Torniamo a Star Trek, perché è una meraviglia. È un genuino film d'azione, ma di quella grande, super-cinematografica. Per questo va visto in una sala appositamente attrezzata (e non pensate nemmeno a scaricarlo per vederlo sullo schermino dell'iPod in treno, perché non ci siamo proprio). La prima parte scorre quasi normale, fino a una accelerazione, intorno alla metà del film, in cui ti scopri a pensare: "Ma se riuscivate a farlo così, un film di Star Trek, che diavolo avete fatto le altre dieci volte? Avete sempre cazzeggiato?". La memoria della serie originale anni sessanta, con pochi effetti speciali a disposizione, e il fatto che non ci sia mai stato un "registone" di quelli alla Cameron, alla Howard e alla Zemeckis aveva fatto pensare a tutti che un buon film di Star Trek fosse quello in cui l'astronave al massimo orbita attorno a un pianeta, spara con i faser e la gente tentenna sul ponte di comando tenendosi a destra e sinistra, mentre si stacca qualche pannello con una volata di scintille. Invece, no.
Però Abrams non ha partorito una pellicola monodimensionale, tutta azione e niente trama. I piani di lettura sono invece molteplici, come si conviene ai film contemporanei; causa la frammentazione del pubblico e la coesistenza di pubblici anche generazionalmente diversi: il fanatico di ST che vuole vedere riprodotto lo sportellino dei faser e il maniaco dell'effetto speciale che gode solo contando i poligoni di cui è fatta l'astronave, o il bambino di sei anni con ancora qualche traccia di innocenza nello sguardo (ma francamente ne dubito).
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Anche Uhura è da uhurlo (ehm...), mentre il resto della gang di STOS è all'altezza e funziona anche James T. Kirk: grande incassatore di mazzate come l'originale, stesso talento per riemergere dai casini in cui si ficca da solo, ha solo lo sguardo un po' meno romantico e al tempo stesso un po' meno spietato dell'originale. Chris Pine sembra, insomma, più Roger Moore che non Pierce Brosnan o Daniel Craig, rispetto all'originale di Sean Connery. Ma ci piace assai.
Due anni fa Star Trek ha celebrato i suoi primi 40 anni e non fatemi stare qui a fare un pippone sul ruolo che ha avuto questa serie e tutto il suo universo nell'immaginario degli abitanti del pianeta Terra. Io sono trekkista e non starwarsaro, e forse per questo mi piace Battlestar Galactica e mi piacciono un paio di altre cosucce sulle quali torneremo a parlare in futuro. Però, ve lo dico, questo è uno di quei momenti che poi si raccontano ai nipoti, quindi cercate di non sprecarlo: "Nonno, mi racconti ancora di quella sera che sei andato all'Arcadia a vedere il film?" "Davvero avete preso pop-corn e coca-cola e poi vi siete seduti in una sala piena di gente a vedere un film bidimensionale?". "Nonno, nonno, ma quanto sei vecchio?".
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