DELLA MORTE DI Michael Jackson, devo dire, non porto il lutto. Tanto meno mi sono impicciato dei funerali. Ma le foto di Neverland pubblicate da Repubblica mi continuano ad affascinare a giorni di distanza, nonostante la casa sia stata svuotata del mobilio e rimanga solo l'ossatura peraltro non scarna.
Continuo a pensare alle ville in Sardegna dello psiconano, al vulcano che prende fuoco e fa botti a sorpresa, al giro di pulzelle che si abbronzano qua e là, mentre qualche tizio con gli occhiali scuri e il mitra in camicia e pantaloni scuri gira annoiato, magari fumandosi una sigaretta, come nell'estancia di un narcotrafficante qualsiasi.
Boh, dev'essere il caldo che mi risveglia queste analogie.
8.7.09
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