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La versione ufficiale, su cui Fbi e polizia stanno indagando, è che i due piloti "si fossero messi a discutere animatamente di problemi di lavoro" e abbiano "perso contatto con il tempo che passava" oltre a non aver sentito la radio. L'ipotesi più sensata, che viene ventilata da più parti, è che in realtà si siano addormentati entrambi. La storia dell'affaticamento cronico in cui verserebbero i piloti delle compagnie aeree soprattutto se impegnati su tratte regionali degli Usa è alquanto interessante e fa un po' paura. In America rispunta così l'ipotesi del pisolino sulla cloche. Una pratica alquanto interessante, che dalle nostre parti non sarebbe del tutto sconosciuta.
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Da un certo punto di vista dev'essere stato interessante essere su quell'aereo come passeggeri. O meglio ancora, come personale di cabina. Conosci a memoria la rotta, capisci dopo venti minuti al massimo di ritardo che qualcosa non torna perché l'aereo non sta scendendo, entra il nervosismo, forse un po' di micro-panico, chi può dirlo? A qualcuno saranno passate per la mente immagini di se stesso e di altri passeggeri mentre "caricano" la porta blindata del cockpit con il carrellino delle bibite, cercando di strappare il volantino dalle mani del kamikaze islamico prima che si pianti perpendicolarmente nel suolo a 800 chilometri l'ora? (Se solo una fusoliera riuscisse a sopportare lo stress meccanico di una simile manovra).
I passeggeri devono aver vissuto momenti interessanti...
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