
Molto gradevole: rapido e misurato, a tratti anche sperimentale. L'originale in inglese doveva essere arricchito da sfumature linguistiche a cavallo tra la lingua parlata dai pachistani educati, gli americani e tutti gli altri che nella traduzione si perde. La parabola di Chavez, soldato dell'impero che riscopre la sua identità nella marca che si sta ribellando e viene rimessa al passo,è forte e fa riflettere. I tempi che viviamo sono di grande transizione, con equilibri e identità ancora tutte da costruire. Lettura molto piacevole.
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