DEVE ESSERE QUALCOSA che c'è nell'aria da qualche mese, o forse sono solo io. Comunque, sto coltivando ambiziosi progetti. Alcuni già in corso di realizzazione.
Ad esempio: questa che si conclude è la settimana numero 42 dell'anno (!). A gennaio ho deciso che avrei letto in media un libro alla settimana. Oggi, secondo Anobii, sono arrivato a 37. Lieve ritardo da non sottovalutare ma recuperabile. Considerando che ho avuto due settimane incasinate ma adesso sono fresco e mi sto smazzando un po' di libercoli. L'anno scorso, per dire, alla fine ho letto 36 libri in tutto. (Lo so, lo so, sono statistiche del cavolo, e considero libri anche un paio di graphic novel parecchio lunghe, però sono divertenti).
Soprattutto: sto lavorando alla rimessa a posto delle mie carte (documenti di tutti i generi) che è prodromo della messa in ordine delle mie carte digitali. E per carte digitali intendo tutto. Non butto mai via niente, ho fatto varie migrazioni da computer a computer ma rimanendo sempre sulla stessa piattaforma (Mac) da venti anni a questa parte. Le carte digitali sono sparpagliate su decine di Cd, Dvd e HD. L'opportunità che si genera adesso è quella di poter mettere tutto in un posto solo e cominciare a eliminare i doppioni, organizzando in maniera sensata il resto. Per adesso siamo nella fase di "collection" dei dati. Oltretutto, devo ancora "clonare" i dischi dei due vecchi Mac (un LcIII e un desktop G3 233 beige) che ho a Firenze.
L'obiettivo è ambizioso. Adesso che ci sono le nuvole, i dischi in raid e nas (Qnap o Drobo, per intendersi, ma anche tanti altri), i servizi di hosting... Si possono fare cose meravigliose. Archiviare in modo che il contenuto sia sempre raggiungibile, taggare in modo che sia facilmente raggiungibile, organizzare in modo che sia flessibile e fruibile su macchine diverse. Si apre un'era interessante, se si fa un po' di ordine...
Sono in ritardo, l'ammetto. Avrei voluto arrivare all'equilibrio delle carte digitali l'estate passata per poi procedere a smaterializzare più documenti e carte fisiche che posso, creare un regime nuovo in cui anche molte riviste e contenuti vari vengono digitalizzati e archiviati. Pensate a come si alleggerirebbe la mia libreria in casa se potessi far fuori un sesto, un quinto dei libri, quelli più inutili, trasformandoli in libri digitali. E gli archivi di riviste?
Parlando delle quali. Sono un accumulatore seriale di riviste. Ne compro tantissime, prendo anche molte di quelle gratuite che danno sugli aerei e negli aeroporti. Mi piacciono. Nel tempo ho iniziato ad accumularle prima per leggerle, poi per guardarle (grafica, impaginato, soluzioni estetiche) infine per seguirle. Mi dico che è per motivi di lavoro (dopotutto, ne ho progettate e dirette alcune), che è per restare al passo. Fantasie anale-ritensive. Adesso devo rallentare il passo, oppure cercarmi una casa più grande. Ovviamente non è possibile. Buttarle sarebbe un peccato. Cominciamo a digitalizzarne qualcuna e a smettere di accumularle e comprarle.
Posso tagliarne via tantissime di vario genere. Alcune le compro sempre, da anni e sono a scaffale. Quattro in particolare sono in ballo. Wired americano, che compro da una vita, Limes, che compro dal primo numero del 1989, Edge, che compro in maniera quasi sistematica da anni, Monocle, che compro con crescente piacere dal primo numero. La risoluzione per il prossimo anno? Taglio Wired ed Edge. Metto in guardia Limes (se nei mesi successivi non lo seguo più, lo taglio definitivamente) e continuo a comprare con piacere Monocle.
L'anno scorso ho tagliato altre tre o quattro riviste (New Yorker, IL, Flight International e Airliner World, mentre Diario ha chiuso da un paio d'anni). Rimangono i libri e poco altro: prendo da quando sono adolescente tutti i mesi tutti gli Urania che escono in edicola.
Taglio, taglio, taglio. E nonostante tutto, è sempre troppo. Bisogna ridurre all'essenziale. Ce la posso fare. O no?
22.10.11
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