SONO A SAN Francisco, in pausa: sono arrivato ieri con un volo di British Airways, ho passato una giornata (scomoda) in città, e adesso sono tornato all'aeroporto di SFO per aspettare gli altri giornalisti e andare tutti assieme a San Jose dove, domani, Apple presenterà...
Ecco, che cosa presenterà Apple? I rumors, le indiscrezioni, le voci di corridoio hanno spiegato tutto o quasi tutto: un nuovo iPad mini, forse nuovi iMac, Mac mini, altre diavolerie di questo genere compresa una versione "riadattata" dell'iPad di terza generazione con il nuovo cavetto Lightning. Tutti pensieri belli che piacerebbero agli utenti, certo, ma anche indiscrezioni documentate con tanto di foto dei mock-up raccolte chissà dove nelle fabbriche asiatiche.
A me viene da pensare: è la terza volta che fuggono via le voci sui prodotti di Apple da quando è morto a ottobre del 2011 il buon Steve Jobs: indiscrezioni sul nuovo iPad, suoi nuovi iPhone 5 e adesso sul nuovo iPad mini (e il suo pendant nel mondo dell'editoria digitale, segnatamente quello della scuola).
Beh, se fosse vero - ed è probabile che lo sia - si marcherebbe definitivamente la vera distinzione tra questa epoca e quella di Steve Jobs: ai vecchi tempi tutti questo non sarebbe stato tollerato e sarebbero rotolate teste, sarebbero stati rescissi contratti di fornitura, ci sarebbe state conseguenze insomma. E invece no...
23.10.12
Il paradosso dei rumors
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1 commento:
Magari hanno cambiato la società che gli fa il marketing
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