28.11.15

2015-16

UN PO’ DI tempo fa, nella rubrica all’incirca mensile che tengo su Fumettologica, ho scritto di Spazio 1999. Un pezzo che ha suscitato un certo interesse. Segnalo altri due articoli (non miei) da quel sito: L’eredità colossale di Ghost in the Shell (gigantesca opera manga e anime) e i 18 consigli di Moebius per fare fumetto, che andrebbero incorniciati a prescindere da quel che fate.

Cambiando argomento: terrorismo, Francia, guerra all’Isis. Cos’è in realtà? Lo storico Franco Cardini si fa delle domande al riguardo, spiegando che questa volta è molto diverso dalla guerra a Osama Bin Laden. Il Guardian analizza l’utilizzo degli attentati di Parigi come strumento per limitare le libertà dei cittadini e sostanzialmente fare altro piuttosto che non la lotta al terrorismo. E intanto si allarga il problema dei migranti, a partire dalla protesta al confine greco con decine di uomini che si sono “cuciti” letteralmente la bocca. E poi il problema dei rifugiati siriani in America, che un po’ sta scuotendo anche le coscienze di un paese costruito sull’immigrazione.

Altra direzione di pensiero: le 10 librerie e biblioteche nascoste da scoprire a Milano. Il “brutto problema” della nuova Apple Tv e l’ipotetica soluzione (mica bella anche quella). Storie strane, come quelle delle donne fidanzate o compagne di poliziotti undercover che non sapevano niente della copertura dei loro uomini. Il terribile segreto della vita, che non è giusta con noi (ma va?!) e di Internet, che crea dipendenza (e forse la dovremmo considerare alla pari di una sostanza da regolamentare).

Se il posto di lavoro va nel cloud e diventa un servizio erogato via internet, un microscopico (e super economico: 5 dollari) Raspberry Pi Zero, lo strano caso del Sony Hack, imparare a fare codice scrivendolo grazie a un corso online, solita pappardella all’americana suoi segreti per essere un buon capo (sono fissati), il crescente problema dell’interfaccia delle app, che non sono fatte per risolvere i problemi dell’utente ma dello sviluppatore o dell’inserzionista, la vera storia di Clarus il canemucco (per chi venti anni fa non ne avesse sentito parlare), la vita con l’iPad Pro (rivoluzionaria ma un po’ grande in effetti è: altra recensione in inglese qui), vestire con eleganza (per i maschietti) è un’arte antica e quasi scomparsa, la vera storia del logo di Apple (mia vecchia traduzione).

Due cose in bianco e nero: foto dell’aviazione in Italia provenienti dagli anni Venti, e un secolo di censura, con riferimenti alla prima donna nuda mostrata al cinema e altre cose simili.

Ah, ecco: dimenticavo. The Master Algorithm è un libro che racconta di come il “machine learning” (che è una tecnica di business intelligence) stia per rimodellare il nostro mondo, mentre qui scoprirete dov’è buono mettere il datacenter che contiene la nuvola, casomai aveste di questi problemi di scelta delle location.

Qualche consiglio di privacy: sette modi per tenerla sotto controllo su Mac OS X e come rendere incomprensibili i propri movimenti online,

Infine, un po’ di storia del videogame. Per la precisione, Bioshock, che è l’ultima evoluzione di una serie di prodotti nati a metà degli anni Novanta (venti anni fa…) con System Shock 1 e 2, piccoli capolavori cyberpunk.


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