27.5.16

Daido o non Daido

UN PO’ DI tempo fa ho visto una mostra del fotografo giapponese Daido Moriyama alla galleria Sozzani di Milano. Era una mostra di “Moriyama a colori”, come dire l’eccezione che conferma la regola del più noto fotografo in bianco e nero del Giappone.

È rimasto il più famoso e popolare esponente della Provoke Era, il movimento culturale che caratterizza gli anni Sessanta del secondo dopoguerra giapponese (una cosa un po’ diversa dai nostri baby boomers, perché a Berkeley e a Parigi non hanno tirato due bombe atomiche). Moriyama può non piacere e sicuramente rafforza l’idea che molti fotografi e molti giapponesi abbiano bisogno di andare in cura da uno bravo. Però però guardate che questo è uno bravo per davvero.

Un documentario lo racconta


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