12.6.16

Piccolo è meglio

VIVERE IN UN appartamento minuscolo ma super elegante. Il lusso tascabile a New York, dove lo spazio abitativo di Manhattan comincia ad essere poco. Il New York Times recensisce un appartamento di 28 metri quadri, minuscolo e costosissimo, tutto super lusso ma di tipo hipster.

È difficile recensire un appartamento arredato, lo ammetto. Così come è difficile accettare New York come entità sensata in cui spendere la propria vita (o una sua frazione rilevante). Questo articolo del NYT, anche se tecnicamente completo, riesce a rendere snob e antipatico tutto il processo. Peccato perché soprattutto negli Usa le "tiny homes" sono un concetto interessante.

Money quote: "The aesthetic vibe of the apartment is hipster Scandinavian, a state that had been achieved by Jacqueline Schmidt, the director of design at Ollie, a company that has embellished Carmel Place with housewares, furniture and services, from dry cleaning to “unique community engagement opportunities” — in other words, mixers, day trips and other “curated events” geared to well-employed millennials (urban renters, in Ollie’s parlance)."

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' davvero un enorme paradosso. Il movimento delle tiny house, molto diffuso non solo in US ma anche in Canada, Australia, Nuova Zelanda, ecc. ha finalità ecologiche e minimaliste, permette di vivere con poco in armonia con la natura. Qui siamo al lusso ostentato, e a quel punto se uno ha tanti soldi e vuole vivere nel lusso tanto vale che si compri un attico di 800 mq con vista su Central Park...
Marco

Antonio ha detto...

Vero. Ci sarebbero parecchie altre esperienze da raccontare...