Beh, Sax secondo me ha azzeccato un tema interessante con il libro che sto leggendo. Si intitola “The Revenge of Analog: Real Things and Why They Matter” in inglese e l’ho preso in digitale su Kindle.
La sua teoria, partendo dalla musica su vinile ma passando anche per la fotografia su pellicola e cose del genere (la pellicola da appassionato mi coinvolge) è che ci sia un ritorno alla materialità e permanenza dell’analogico, contrapposti all’immaterialità e impermanenza del digitale. Sono d’accordo sino a un certo punto (oltretutto, come sempre con la saggistica/giornalistica americana, poteva tranquillamente fare un libro da 150 pagine anziché 300 e non si perdeva niente) ma è molto interessante.
Money quote: ““Sax’s message is that digital technology has certainly made life easier, but the analog technologies of old can make life more rich and substantial. This book has a calming effect, telling readers, one analog page at a time, that tangible goods, in all their reassuring solidity, are back and are not going anywhere.””
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