4.2.17

Editori brava gente (per non parlare dei distributori)

ANTONIO TOMBOLINI, L’IMPRENDITORE dietro Simplicissimus editore digitale “puro”, è uno che ama dire quel che pensa. In questo caso, spiega perché il mercato librario è in crisi, perché i distributori si comprano per quattro soldi le case editrici (con nomi e cognomi) e perché in tutta questa faccenda l’ebook non c’entra niente. Anzi.

Lettura robusta (l’uomo non ama la sintesi) ma scorrevole. Si farà ancora meno amici di prima.

Money quote: “Ovviamente il distributore non mi paga subito (figuriamoci, paga a 120-210gg). Sono un editore per bene, e voglio pagare chi ha lavorato per me. L’autore no, perché prenderà le royalties sul venduto, ma gli altri li devo pagare subito: al tipografo devo dare i suoi 2.000€, all’impaginatore (che con la crisi mi fa un buon prezzo) i suoi 300€, il grafico altrettanti, il correttore di bozze. Ah, ci sono anche i 600€ di affitto, altrettanti di bollette, e… URKA! Dove li prendo i soldi? Aspetta, lo so: ho fatto proprio adesso una fattura di ben 12.000€, vado in banca e mi faccio anticipare l’importo, poi quando il distributore mi paga la fattura li restituisco alla banca. “OK, non c’è problema, metti una firma qua, mi dice il direttore della banca, sì, è la fideiussione, una formalità obbligatoria, ovviamente”.”

http://antoniotombolini.simplicissimus.it/2017/02/il-circolo-vizioso-delleditoria-libraria.html

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