11.11.24

Sistemi nascosti (Hidden Systems)

TRADURRE VUOL DIRE dare una voce alternativa a un'altra persona. Mediare le sue idee da una lingua all'altra. Dire quasi la stessa cosa in un altro modo. Per meglio dire: tradurre per me è diverso da leggere o da studiare: vuol dire riscrivere, una parola alla volta, cercando il senso e l'intenzione dell'autore. È abitare il suo lavoro.

Quando il libro ne vale la pena, è un'opportunità unica. Questa estate sono stato decisamente fortunato e ho potuto tradurre un libro fenomenale: Hidden Systems, la graphic novel di Dan Nott. In italiano si chiama Sistemi nascosti ed è appena stato pubblicato da Quinto Quarto, un editore indipendente italiano del quale, guardando il catalogo, posso solo dire una cosa: è fichissimo.



Sistemi nascosti fa molto bene il suo lavoro: spiega con calma e da un punto di vista privilegiato (l'America, madre di quasi tutte le innovazioni e molte delle contraddizioni del Novecento) i tre sistemi fondamentali alla base della nostra società: l'acqua, l'elettricità e internet. Su Mostly Weekly di questa settimana associo il libro alla tragedia che è successa in Spagna, perché con il cambiamento climatico c'è una questione di conoscenza alla base di tutto. 

Abbiamo troppi stimoli, troppe informazioni (inutili) e poche possibilità per approfondire e capire realmente le cose. Questo libro per me è stata l'occasione di fermarmi e, una tavola alla volta, una vignetta dopo l'altra, mettere insieme i fili di un mondo nel quale abito anche professionalmente ma dal quale continuo a essere stupito quotidianamente. 

Spero moltissimo che Dan Nott possa venire in Italia: sarebbe fantastico poterlo intervistare e fargli raccontare la sua storia e la storia del suo libro. Nell'attesa, leggerlo vale come passare un esame fondamentale.

Nessun commento: