di Antonio Dini
MILANO - "L'asteroide? � solo normale amministrazione". Per Andrea Milani Comparetti, professore dell'Universit� di Pisa tra i pochi al mondo specializzati in asteroidi, il rischio che 2003QQ47 - un bolide da due miliardi e mezzo di tonnellate lungo pi� di un chilometro - possa colpire la Terra praticamente non c'�. Di pi�: non � una notizia. Ieri pomeriggio le agenzie di stampa internazionali hanno lanciato l'allarme: "Un gigantesco asteroide si sta dirigendo verso la Terra e la colpir� il 21 marzo del 2014". Fonte: gli astronomi Usa e il programma di monitoraggio spaziale britannico. La potenzialit� dell'impatto sarebbero devastanti, sufficienti a classificare il Nea (Near earth object), cio� l'asteroide 2003QQ47, come un oggetto in grado di distruggere il pianeta.
"In realt� - spiega Milani Comparetti, docente di Fisica matematica - sono stati scoperti pi� di 600 oggetti come questo all'interno del sistema solare, circa la met� di quelli che pare esistano". Quasi ogni settimana ce n'� uno nuovo: viene osservato, calcolata la rotta e definito con sempre maggior precisione il rischio. E alla fine viene depennato dalla lista di quelli pericolosi per il nostro pianeta. "Allo stato attuale - continua il professore - 2003QQ47 � meno pericoloso di quelli ancora ignoti". La probabilit� che colpisca la Terra, dunque, sarebbe anche pi� bassa di quell'una su 909mila indicata dagli scienziati inglesi.
Il lavoro di Milani Comparetti � proprio questo: raccogliere i dati delle osservazioni astronomiche e definire, in base a un modello matematico che � stato elaborato per la prima volta a Pisa, il rischio di impatto con il nostro pianeta. "Nel 1998, dopo un allarme di rischio-impatto, la comunit� scientifica si � resa conto che non sapevamo come calcolare in anticipo questo rischio - dice -. Nel '99 insieme a Giovanni Valsecchi del Cnr di Roma e a un giovane borsista americano, Steve Chesley, abbiamo aperto il primo sito mondiale con la lista degli oggetti e il relativo livello di rischio aggiornato via via sulla base delle successive osservazioni".
Anche se il rischio di impatto di un asteroide di grosse dimensioni con la Terra esiste, � molto basso. Il nostro pianeta � gi� stato colpito - e secondo una teoria per questo si sarebbero estinti i dinosauri - e lo sar�, forse, di nuovo. E il lavoro degli scienziati consiste anche nel trasformare ipotesi in certezze scientifiche, che sinora non si sono mai concretizzate.
"L'asteroide - dice Milani Comparetti - � stato scoperto gi� da parecchi giorni, e il livello di rischio si sta via via abbassando". � l'ignoto la vera minaccia: se li identifichiamo e prevediamo la loro rotta per un arco di tempo ragionevole, circa 80 anni, usciamo dalle ipotesi e possiamo stabilire che cosa pu� succedere. In questo momento l'�quipe del professor Milani Comparetti sta monitorando 30 asteroidi e tra qualche settimana, dice, verranno cancellati dalla lista del rischio.
Oggi la reputazione di eccellenza di Pisa, il cui sito � http://newton.dm.unipi.it/neodys, � insidiata solo dal centro di calcolo del californiano Jet propulsion laboratory della Nasa. Nel 2002 � partito anche l� un progetto simile proprio grazie all'esperienza di Steve Chesley che, finito lo stage in Toscana, l'anno scorso � andato a lavorare proprio alla Nasa.
A.Di.
4.10.03
Allarme-asteroide, sfiorer� la Terra nel marzo 2014 -- (03-09-2003)
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