18.12.03

Una sera poco prima di Natale

OGGI SONO ANDATO a pranzo con un'amica, nella cintura industriale di Milano. Sar� perch� sono stato di recente a Tokio oppure perch� lei ha studiato giapponese a Venezia, eppure la tratta sopraelevata della metropolitana (in superficie) che striscia tra i condomini e i capannoni anonimi mi ricordava un po' i panorami nipponici.

Poi, girata in Cadorna per i regali. Come al soli, hanno prevalso i miei: di contro all'autostrada del Sole (di Menduni, Mulino, la serie sull'identit� degli italiani diretta da Galli delle Loggia) per mio pap�, per fargli ripercorrere con la mente il tragitto e la storia di quel pezzo di Italia in movimento che gli appartiene, ho acquistato per mia mamma La ragazza con l'orecchino di perla di Tracy Chevalier (romanzo Neri Pozza), che sono sicuro apprezzer�. Intanto me lo leggo io...

Su questo, un diluvio di cd per me, alla faccia di chi dice che le sordide multinazionali del disco non ci guadagnino pi�: da Eric Clapton (Money and Cigarettes) a The Nightfly di Donald Fagen, in compagnia di Alive in America degli Steely Dan (cio� lui pi� il suo amichetto), oltre a Van Halen omonimo (che temo di avere gi� a Firenze, e tra pochi giorni lo scoprir�) e a Made in Japan dei Deep Purple (mitico l'inno nazionale Usa, altro che quella mammoletta di Jimi Hendrix) e - infine - The real Lisztomania di Rick Wakeman. Ce n'� almeno fino all'anno nuovo...

Poi, pi� tardi, sono andato a prendere un t� con il mio buon conoscente e collega Em�l, che nel tempo di trincarci tre cocktail per aperitivo � diventato il mio buon amico olter che collega Em�l. Che bello: Milano fredda e invernale, poco natalizia e tutto il resto, � diventata amichevole e sorridente. Oltre che un po' ubriachetta: siamo tornati sul suo scooterone (io senza casco e con un discreto freddo) dopo aver parlato dei massimi e dei minimi sistemi e aver occhieggiato la fauna femminile del locale. Lui quasi 37 e io quasi 34. Disadattati felici del proprio lavoro al di sotto della soglia della povert�. Tanta musica e tanto alcool, alla faccia di chi ci vuole bene e di chi ci vuole male.

Fatelo anche voi: scegliete con il cuore e restate coerenti fino a quando ve la sentite, sempre con il cuore, alle vostre scelte. Divertendovi: mai fermarsi a piangere o deprimersi, non ne vale la pena. Buon Natale. Di cuore.

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