SECONDO ME, MA direi che la mia previsione non parte da zero, nel prossimo futuro (12-24 mesi) assisteremo a un cambiamento profondo ed esplicito del modo in cui le persone interagiscono con i computer. Partendo dalla presentazione della scorsa settimana di Mac Os X Tiger e di quella (in prospettiva) di Microsoft Longhorn, il successore di Windows XP, devo dire che due cose mi vengono in mente. E la cosa non puo' che farmi piacere...
Dunque: la ricerca. Adesso pare che in molti si concentrino su questo aspetto del computer e della sua relazione con le persone. Non solo la cosa e' logica perche' da tempo e' evidente che il numero di documenti e file da analizzare sono aumentati soprattutto per il costante aumento dell'importanza del computer nella vita quotidiana che non per la maggior dimensione dei dischi (puttanata quest'ultima), ma soprattutto perche' il tema dell'organizzazione della conoscenza e' diventato centrale. La metafora della scrivania, con cartelle, documenti e ammenicoli vari ormai non soddisfa piu'. Troppo rigida. Serve un sistema piu' morbido, piu' flessibile per archiviare, organizzare e ritrovare i dati.
L'interfaccia e' anche logora dal punto di vista squisitamente visivo. La maggiore innovazione di Apple negli ultimi anni e' stata un sistema chiamato Expose', in grado di far cambiare "forma" alle finestre per riorganizzarle con il tocco di un pulsante o il movimento concordato e particolare del mouse. Bello. Adesso emergono altre proposte di stravolgimento della metafora dei quali ho gia' scritto. In particolare, Sun ha sviluppato per Java Desktop una versione in grado di far muovere gli oggetti e le finestre in un simil ambiente tridimensionale. Bello. Si chiama Looking Glass e vale la pena farci caso per il futuro.
Infine, una terza osservazione. Credo che questi cambiamenti possano arrivare tutti in una volta, anziche' in scaglioni. E credo che potrebbero mettere "fuori standard" il dekstop di alcuni sistemi rispetto ad altri. Anche le sottostanti tecnologie stanno diventando sempre piu' complesse e differenti le une dalle altre. In questo senso, il ruolo della rete sta riversando solo adesso il cambiamento in questo ambito. Si tratta di un mutamento profondo di paradigma, che vede il personal computer diventare una sorta di "personal multiutente networking computer", qualcosa insomma in grado di fare cose completamente differenti dal pc in modo naturale. Anche il pc covenzionale ci riuscirebbe, ma lo fa in modo forzato. Pero' la rete e' una cosa differente da un ambiente chiuso. E questo cambiamento sta per mostrare quanto possa essere grande il divario.
7.7.04
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1 commento:
ciao antonio, scopro oggi il tuo interessantissimo blog, complimenti!
quello che dici in questo post lo sto già un pò sperimentando sulla mia pelle da quando ho installato sul mio Mac l'applicazione Quicksilver che anticipa un pò queste rivoluzioni future. Il mio modo di interagire con l'OS è davvero cambiato, ora tutto sembra spostarsi verso un modello più naturale per obiettivi, cioè singole azioni da svolgere su elementi già indicizzati con ricerca incrementale
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