10.1.05

Ipse dixit, qui a San Francisco

IN ITALIA E' quasi l'alba, ma qui a San Francisco è il momento di andare a letto. Ultima boccata d'aria e rapida chiacchierata con il portiere notturno, Michael. Informatissimo sul Macworld, una vera gola profonda dei prodotti di Apple. Ammicca, sorride, scuote la testa, mi racconta dei suoi quattro figli e poi me la butta lì: "Io lo so, me l'ha detto un cliente: martedì Steve Jobs tira fuori il Mac da 499 dollari. Una figata, è quello che ci vuole: finalmente un Mac con la solita qualità per tutti, l'arma finale contro il Pc".

Michael mi ha raccontato anche di Natale, con la gente impazzita per l'iPod che correva avanti e indietro per Market Street a cercare il piccolo lettore digitale di musica. E il mercato nero, l'unica risorsa per portare l'agognato regalo ai figli. E' uno strano mondo, dove i portieri di notte sanno tutto sul Mac, iPod e le strategie di Cupertino. "Lo sai - mi ha detto - che il titolo di Apple in Borsa è cresciuto di tre volte in diciotto mesi? Se avevi comprato dieci dollari di azioni un anno fa, adesso ne avevi trenta". Ipse dixit.

Ps: lui va due volte all'anno in vacanza a Las Vegas. Perché lì le ragazze sono wild...

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