IL FANTASTICO MONDO del P2p (quello dove si scambiano i dati tra tanta gente, alla facciazza del copyright) sta bollendo anche in Italia. Dalle nostre parti si cominciano ad avvertire i primi segnali della strategia che ha portato a un migliaio di cause legali negli Stati Uniti (un numero abbastanza contenuto, stimando la popolazione degli "scambisti" in qualche milione), ovvero la minaccia di danni sproporzionatamente superiori alla percepita "condotta criminale" del soggetto.
Girano infatti anche mail in varie università (notoriamente luogo dove allignano i "giovani scambisti" privi di larga banda a casa) in cui si prega di rimuovere "i materiali audio o video (film, canzoni, ecc.) o software protetti da copyright eventualmente illecitamente presenti sui dischi rigidi".
Segno dei tempi che cambiano. L'evoluzione della storia si fa sempre più appassionante, restate sintonizzati...
9.2.05
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