La festa, che affonda le sue radici nella notte oscura del primo cattolicesimo e fa riferimento non a uno ma a ben tre santi (peraltro poi cassata nel 1969 come festa ufficiale della Chiesa cattolica perché di questi santi non ce n'è uno che sia sicuramente esistito), oggigiorno è assai popolare perché un signore proprietario di una cartoleria negli Stati Uniti iniziò a produrre cartoline di auguri in massa.
Rodolfo Valentino, l'attore del cinema muto statunitense di origine italiana, fu un altro a trarne beneficio, poggiando parte della sua allure di oggetto dell'amore femminile anche sul cognome. In molte hanno augurato "buon onomastico" a Rodolfo proprio quel giorno, negli anni Venti. Originariamente l'attore pugliese si chiamava Rodolfo Alfonso Raffaello Piero Filiberto Guglielmi di Valentina d'Antoguolla.
Il più "grande" dei maestri Gnostici fu Valentinius. Introdusse nel secondo secolo dopo Cristo due nuovi sacramenti: la redenzione e la camera degli sposi. Il legame ufficialmente con i tre santi cristiani non c'è, ma da alcuni viene supposto.
In Giappone, oltre a San Valentino (che i nipponici amano con passione), c'è anche una seconda festa, il Giorno Bianco che cade il 14 marzo. Il 14 febbraio le donne, soprattutto quelle impiegate, sono "moralmente obbligate" a regalare cioccolata a tutti i loro colleghi maschi. Il 14 marzo viene restituito il favore da parte dei colleghi maschi, regalando (di solito solo alle fidanzate, però) qualcosa di bianco. Tendenzialmente biancheria intima.
Molte donne considerano San Valentino come il reciproco della Festa della Donna dell'otto marzo. Ma anche le origini della Giornata Internazionale della Donna sono alquanto oscure: istituita da Rosa Luxemburg come Giornata Internazionale di Lotta, oppure scelta dalla Conferenza Internazionale delle Donne Socialiste del 29 agosto 1910 a Copenhagen per ricordare lo sciopero delle lavoratrici tessili di New York del 1848 al quale parteciparno 30 mila donne. Oppure, infine, istituita dall'Assemblea Generale dell'Onu (evidentemente dopo il 1945) per ricordare le 129 operaie, soprattutto italiane di origini ebraiche, morte nell'incendio di Cotton a New York l'otto marzo del 1908.
14.2.05
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