7.7.05

Se ci è arrivato lui...

WILLIAM GIBSON, UNO scrittore di fantascienza che amo molto, dedica il suo pezzo su Wired di questo mese alla innovazione e al remix nell'era digitale. Scrive (mia la traduzione) tra le altre cose:

La nostra cultura non si preoccupa più di utilizzare parole come "appropriazione" o "prestito" per indicare queste attività. Il pubblico di oggi non è letteralmente più composto da ascoltatori: sta invece partecipando. "Audience", infatti, oggi è un termine desueto tanto quanto "registrazione", l'uno arcaicamente passivo e l'altro arcaicamente materiale. La registrazione, non il remix, è l'anomalia di oggigiorno. Il remix è l'autentica essenza del mondo digitale di oggi".

Se se ne è accorto anche lui che l'audience non è più passiva...

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