SEMPRE IN TEMA di libri, quest'estate mi sono spupazzato il bel volume di Federico Rampini (inviato e corrispondente di punta de La Repubblica), Il Secolo cinese. Mica male: pieno sino all'inverosimile di dettagli e capace di rimettere in prospettiva il "fenomeno" Cina, dove lui si è fatto trasferire dopo aver cartografato la Silicon Valley negli anni passati. Peccato che il maggior pregio - ogni capitolo è come un reportage - sia anche il limite del libro: sono i reportage per Repubblica rimaneggiati ma, insomma, sempre quelli lì. Se leggete abitualmente il quotidiano, è una brutta sorpresa...
In tanti lo hanno recensito, io mi permetto di segnalare Luca de Biase qui e qui, perché ne parla con un'ottica funzionale ai suoi discorsi. Nel mio piccolo, nel 2001 quando mi chiesero di scrivere un commento sull'attualità internazionale, mi permisi di scrivere che l'entrata nella Wto della Cina sarebbe stata la notizia da ricordare come più significativa per gli storici del futuro, perché avrebbe segnato l'inizio di un nuovo "secolo cinese". Profetico? Sono sicuro che Rampini non ha letto quanto scrissi, e comunque era cosa sufficientemente banale da non poter essere considerato un ragionamento "esclusivo". Lo dico più che altro per rivendicare una minima sintonia con lo spirito dei tempi...
16.9.05
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento