29.10.05

Airlines-within-an-Airline

GOODBYE SONG, HAI finito di volare. Delta, la travagliata compagnia aerea partner preferenziale di Alitalia per il mercato degli Stati Uniti, ha annunciato di voler dismettere Song, la "compagnia aerea dentro la compagnia aera", cioè il suo secondo brand.

Geraeld Grinstein, l'amministratore delegato di Delta e l'uomo che poche settimane fa ha firmato il Chapeter 11, l'amministrazione controllata per la terza compagnia aerea statunitense, ha fatto due conti e ha deciso che gestire due società aveva più svantaggi che vantaggi, soprattutto dal punto di vista economico. Dopo l'esperimento sfortunato di Delta Express, Song avrebbe dovuto essere l'arma del riscatto contro le nuove low-cost, quelle che hanno qualità, prezzi basti e immagine cool: JetBLue ed AirTrain, oltre all'apripista Southwest. Ma i conti non hanno mai quadrato.

Adesso, chiudere Song (che il vecchio Grinstein chiamava "Swan Song" e che originalmente aveva come obiettivo le amene località di vacanza della Florida e di alcune parti della California meridionale) vuol dire liberare i 48 Boeing 757 mono-classe della compagnia economica, pronti per essere riposizionati, con allestimento a due classi di tariffazione, al posto dei buoni vecchi Boeing 767 che finora Delta usava nei voli transcontinentali. Servono, quei fantastici cassoni, per dare ali alle nuove rotte che saranno operative in pochi mesi per 11 nuove destinazioni internazionali appena selezionate da Delta. Entro due anni, inoltre, Delta metterà in linea anche altri 50 aeroplani nuovi di pacca sempre con allestimento a due classi.

Si conclude così una delle ultime avventure di un modello economico per l'aeronautica civile che non ha raccolto grandi successi: le Airlines-within-an-Airline non hanno retto il colpo di venti anni di low-cost e sono state abbandonate da tutti i carrier statunitensi con l'eccezione di Ted, l'aerolinea dentro l'aerolinea di United Airlines. Goodbye, anzi, farewell Song...

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