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Come si intuisce anche dalla copertina del numero appena uscito di Vanity Fair italiano, è lei il simbolo del presente, non il biondazzo che si avvia per di più a diventare padre. Qui c'è tutto un mondo di insensibili che non capiscono il dramma di una giovane attrice e invece si beano nelle illusioni del palestrato di gomma, l'uomo oggetto per eccellenza (Brad Pitt, insomma).
Ah, sul medesimo numero di Vanity Fair, quello che parla qui dovrebbe aver scritto cose piacevoli come è consuetudine faccia e presto - altra consuetudine - le potrete leggere qua. Questo Posto, che lavora nell'ombra, ha solo preso una posizione: la prima in dodici anni, peraltro.
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