30.1.06

Emigrante mancato

SUI MOTIVI PERCHE' uno non chiude baracca e burattini, emigrando negli Stati Uniti, pesano essenzialmente due ragioni. Entrambe lavorative. La prima è la lingua: faccio il giornalista, conosco i miei polli (italiani) e non sono Conrad. Non me lo potrei mai permettere.

Ma anche se fossi Conrad (o comunque riuscissi a scrivere in un inglese decente) c'è sempre l'altro fattore che mi atterrisce, come sa bene il Capo. Anzi, lo scrive indirettamente proprio lui, che in queste ore è negli Usa:

p.s. a proposito, e ancora sulla inclinazione degli americani a dire le cose precise mentre noi Zequila: l’uragano arrivò un lunedì, 27 agosto. Quattro giorni fa, il 26 gennaio, un giornale ha scritto in un articolo “a quasi cinque mesi da quel giorno”

2 commenti:

Smeerch ha detto...

Antonio, scusa forse sono io stupido ma il senso di quella frase scritta dal tuo capo io ancora non l'ho capita. L'ho letta sul suo blog e la leggo qui, ora sul tuo. Quale sarebbe sostanzialmente il problema di fare il giornalista in USA?

Anonimo ha detto...

Gli e' che loro sono precisi e noi no.