DA QUALCHE GIORNO il mondo è a conoscenza di una piccola rivoluzione (se mi permettete l'immodestia), cioè il progetto di apertura di Nòva24 ai ragazzi affamati di rete che vogliono contribuire al giornale. Il progetto si chiama Open-Nòva e pure io che non c'entro niente (ci lavoro, a Nòva24, ma non sono quello che ha avuto l'idea né sono incaricato di giudicare i pezzi da pubblicare sul giornale) sono un po' scosso. Fosse successo quando avevo 18 anni, forse la mia storia professionale sarebbe stata diversa!
Ora, siccome in parecchi, sia sul blog di Nòva24 che a giro per la rete si sono impuntati su questa storia del limite di età (a cui risponde assai bene Luca de Biase, peraltro) e nonostante il fatto che io stesso sia giornalista professionista, scriva per Il Sole 24 Ore, il Corriere della Sera, la Rai (beh, lì parlo, più che scrivere), Macity ed altre varie ed eventuali, una cosa mi sento di sottoscriverla -- senza dimenticare che tutti gli altri canali per arrivare alla carta stampata e non ci sono sempre (soprattutto con Nòva24): lo vogliamo aprire uno spazio solo per chi ancora non ha 26 anni? Non lo dice il me di adesso, ma quello di 18 anni che vi garantisco ha faticato parecchio per vedersi pubblicato il primo articolo (e pure gratis, mannaggia!).
C'è un tempo per essere giovani, e far valere le potenzialità della propria gioventù, e uno per essere adulti e far valere le qualità della propria maturità. E ci sono anche dei modi diversi perché ciò succeda, grazie al cielo...
Non vorrete mica diventare co-responsabili di un'altra generazione di sfigatielli, come i nostri padri e nonni, vero?
13.3.06
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2 commenti:
A 28 anni non puoi partecipare ad open-Nòva e non appartieni nemmeno alla generazione di sfigatielli: quale dei due insiemi allarghiamo?!?
Sfigatielli.
Io avrei messo il limite a 21 o al massimo a 24...
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