CERCAVO TRA LE foto che ho scattato a San Francisco nei giorni scorsi una che mi piacesse e che valesse la pena per questo Posto. Difficile. Non perché siano tante e tutte belle (soprattutto per il bello, il discorso è soggettivo), ma perché diventa sempre più difficile scegliere. C'è questo sommergente mare di informazioni che travalica qualsiasi limite e regola. Mi viene in mente per due motivi: il primo è il posto in cui sono stato. Se c'è una patria di quello che viene chiamato Rinascimento 2.0 (cioè l'effetto che la rete e il web 2.0 con tanta banda e strumenti collaborativi per tutti stanno producendo) è San Francisco. Però, San Francisco è anche una città soleggiata e dai colori incantevoli. Perché proprio là è nata la cultura informatica come la conosciamo noi oggi (anziché una nuova variazione di quella del surf, tanto per dire) è un discreto mistero. Però, i due aspetti convivono e sceglierne uno rispetto a un altro per nostra illustrazione è davvero difficile.
L'altro motivo, è la profondità dell'informazione attraverso la rete. San Francisco viene reinventata quotidianamente, insieme a migliaia di altri luoghi e di altri saperi, attraverso pagine web, illustrazioni digitali, blog, wiki. Eppure, calcarne il terreno è tutta un'altra cosa. Il senso viene prodotto nel mondo, in modo analogico, e la rappresentazione digitale ne è solo una superficiale idea. Non lo so, perché tanto di quel che so oggi se ci penso bene arriva proprio dalla rete, ma ho la sensazione che Internet non basti e che - anzi - un po' distorca. Però son riflessioni buttate lì un po' a caso: bisogna che ci pensi un po' di più. Prendo il Ritz-Carlton, l'albergo dov'ero parcheggiato, e il suo albero, sperando che l'illusione di questa inquadratura sia sufficiente a suggestionare qualche lettore di questo Posto.
5.6.06
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