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Il pensiero è un po' inquietante. E se la mia fiducia e la mia amicizia - senza contare altri sentimenti più intimi e profondi - andassero automaticamente verso archetipi già incontrati, magari in televisione o all'asilo? Se i miei amici di oggi, le donne, i colleghi che stimo di più, fossero tutti una reazione, un arco dell'istinto che lega la lucertola accucciata alla base del mio cervello alla mia coscienza e alla mia visione del mondo?
Mendoza questo non lo dice, né spiega se è per questo come faccia con un po' di protesi e di rivestimenti in materiale composito a guadagnarsi l'immortalità, temendo solo la tristezza anziché le malattie, le armi e la violenza. La creatura letteraria è veramente felice, comunque, e nasce dal lavoro di Kage Baker, un ciclo di cinque romanzi più alcuni racconti pubblicati in Italia da Urania di Mondadori.
Questo è quel che mi piace di più quando tuffo il naso dentro i miei romanzi di genere: mi fanno sognare e pensare al tempo stesso. Poi dicono perché uno non campa di sola saggistica o non guarda mai la tivù...
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