NON NEL SENSO esistenziale del termine (tutti siamo di passaggio, su questa Terra), ma perché sono letteralmente tornato l'altro ieri da Madrid (dove pioveva) e dopodomani vado a Orlando, dove a quanto pare non piove. Per lavoro, of course. Anche se sogghigno guardando l'email di un tipo dagli Usa che mi dice "capisco che in questi giorni voi italiani abbiate dei giorni di vacanza per una vostra festività" [che poi sarebbe il 25 aprile, più che una vacanza, uno dei pochissimi giorni legittimati ad essere "giorno della memoria", almeno per chi crede ancora in quello straccio malconcio che è la nostra Costituzione e non ignora la storia o non è in malafede]. Ma, insomma.
Adesso, invece, si apre ufficialmente la stagione dei miei carpiati e salti mortali all'indietro e in avanti con doppio avvitamento. Finito di giocare con i bambini antipatici, è il momento di sfoderare la colonna sonora più giusta e passare oltre, al prossimo capitolo. Quello dove mi diverto. E siccome sono un tipo un po' "demode", che non è uno standard di tecnologia mobile giapponese come qualcuno pensa ma uno stato dell'anima di noi piccoli dentro, è il momento di farsi un regalo. Stanotte è il mio "Pink Floyd Day". Si comincia con la nuova colonna sonora di questo Posto: The Final Cut. E come urlava Roger Waters, fuck all that we've got to get on with these...
27.4.07
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3 commenti:
Gran disco!
mmmhhh... non vorrei sbagliarmi ma qual brano è cantato da Gilmour... :-)
Da entrambi, Riccardo:
Not Now John (Waters) Vocals by Gilmour and Waters
ma quella è la voce di Waters...
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