DUE RAPIDE COSE: prima stavo ascoltando incantato una tirata del mio direttore contro i blog. Preciso: uno dei miei direttori (ogni Giovane Autore ne ha più d'uno, ovviamente, e li ascolta tutti egualmente incantato). Diceva dei blog, in sostanza: chissenefrega di quello che la gente pensa in casa sua? Siamo alla tumoralità di opinioni, un mondo in cui nessuno più pensa in silenzio, il comunismo delle idee. L'attacco appassionato all'inutilità dei blogger mi ha fatto pensare a quando Sant'Agostino vide nell'orto Sant'Ambrogio chino sul Libro Sacro, in silenzio. Cosa fai?, chiese. Prego, rispose l'altro. Fu sconvolgente, perché all'epoca la lettura interiorizzata non era mai esistita. Oggi siamo al pensiero esteriorizzato: coi blog nessuno più pensa in silenzio. Fu sconvolgente anche questa volta.
Poi, io ora sono schiavo di Phonkmeister (qualunque cosa voglia dire) e dei suoi haiku in outsourcing. Bellissimo: non riesco più a scrivere niente se non frasi incisive sul nulla in meno di 160 battute pensando che potrebbe riprendermi. Anche quando sono 268 battute.
3.7.07
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
Phonkmeister vuol bene a Antonio Dini.
(specie da quando ha rimesso i feed completi, che son conditio sine qua non per esser citato)
Phonkmeister è erede di una grande tradizione di DJ, soltanto che invece di metter dei dischi, Phonkmeister campiona, taglia, incolla, seziona pezzi di pensiero. Phonkmeister è un po' pieno di sé, abbi pazienza, Antonio, Phonkmeister dice di se stesso "Sono un content DJ".
:)
ciau
Posta un commento