NEGLI STATI UNITI il giro d'affari giornaliero per il trasporto aereo è nell'ordine dei 3,4 miliardi di dollari. Nel mondo l'industria aerea pesa per circa l'8% del Pil planetario. Un business "capital intensive", come si dice. E che cerca di diventare sempre più verde.
Rispetto ad oggi, le compagnie aeree statunitensi (ho dati diretti solo per quelle) sono dal punto di vista del consumo di carburante più efficienti del 70% rispetto a 30 anni fa, di più del 35% rispetto al solo 2001. Tutto ottenuto prevalentemente con l'acquisto di velivoli più nuovi. Il "merito" è economico ed è stato dell'11 settembre e poi dell'esplosione del prezzo del carburante, più recentemente. Tuttavia, il prezzo del biglietto aereo è più o meno lo stesso dagli anni Ottanta (per gli Europei invece è calato drammaticamente grazie alla successiva esplosione delle low cost, che negli Usa erano arrivate negli anni Settanta con Southwest).
Le attuali emissioni degli aerei di linea sono calcolate intorno al 2% dell'inquinamento mondiale, ma serve un po' di accortezza. Perché gli aerei iniettano direttamente nella troposfera i gas di scarico e il vapore acqueo (quello che forma le caratteristiche contrail). Gli effetti sono conosciuti in maniera molto relativa. In totale, l'impatto delle emissioni secondo gli esperti dovrebbe essere aumentato "spannometricamente" di due volte e mezzo: circa il 5% di tutto l'inquinamento planetario.
Però, nonostante gli sforzi, ci sono fattori di crescita dell'impatto ambientale degli aerei. Lo sviluppo nei paesi emergenti: solo la Cina sta realizzando 40 nuovi grandi aeroporti, India e Brasile acquistano aerei per far spostare le nuove classi medie che, anche se in percentuale ancora limitate, aumentano di milioni di individui ogni anno. Anche gli Usa prevedono che da qui al 2025 il numero di persone che prenderanno l'aereo in quel paese raddoppierà. In Europa triplicherà (anche per effetto dell'allargamento dell'Unione ad est).
Studi (tra loro in contraddizione) sostengono che per riuscire a ridurre l'impatto complessivo del settore, nonostante i miglioramenti di efficienza dei velivoli e dei motori, bisognerebbe comunque azzerare l'inquinamento dei settori complementari: manufatturiero aeronautico e logistica a terra. Improbabile.
Uno dei sistemi più efficaci per ridurre di un 10-15% l'impatto ambientale degli aerei di linea si otterrebbe con una maggiore efficienza dei sistemi che gestiscono il traffico aereo, smistando in maniera più coerente i voli sia nelle alte quote che negli approcci sugli aeroporti. In Europa una soluzione potrebbe iniziare con la sospirata unificazione tecnica dello spazio aereo, adesso parzialmente diviso tra differenti nazioni. In Asia, con la nascita di un meccanismo analogo, che fa da "tappo" anche al fiorire delle compagnie low cost tra paesi diversi.
2.1.09
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2 commenti:
Caro Antonio, forse li conosci gia', ti invio link di questa organizzazione europea che sta lavorando anche su questo argomento.
Saluti,
Enrico
http://www.eurocontrol.int/corporate/public/standard_page/biz_environment.html
blogmaster, dove sono doonesbury?
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