LO SPACCACUORI, COME era stato titolato in Italia, è un film della genìa del comico alla Ben Stiller. C'è a chi piace, a chi no (e a me non tanto) ma è interessante lo stesso perché aiuta a mettere a tema un paio di cose.
La prima è che l'umorismo funziona anche e soprattutto con sonore aggiustature: la sceneggiatura originale era di Neil Simon e risale al 1972. Il film con Stiller è il rifacimento un po' involgarito, un po' reso più adatto ai tempi (di Simon rimane la misura molto teatrale nel creare un ensamble di personaggi, né troppi né troppo pochi, tutti con parti misurate con il bilancino) e soprattutto un po' ancora fedele al testo originale. Oggi cioè non si farebbero più film comici dove si chiude in maniera agrodolce.
Seconda cosa: Stiller ha creato una vera e propria macchina da guerra. Passano attraverso la sua "etichetta" un mondo di attori, film, promozioni. A partire dal vero padre, Jerry Stiller, anche lui comico di buon livello, dalle ragazze-copertina Malin Åkerman e Michelle Monaghan,
Terza e ultima: cresce lo spessore economico del Frat Pack: il gruppo di attori con umorismo un po' demenziale da fraternity del college: Ben Stiller, Jack Black, Will Ferrell, Vince Vaughn, Owen Wilson, Luke Wilson e Steve Carell. Termine coniato da Usa Today nel 2004, unisce un gruppo che ha orbitato in parte attorno al SNL e sarebbe interessante misurare il fatturato complessivo di tutti quanti, a cui si aggiungono in parte anche alcuni registi "di maniera".
Il film è godibile e, a parte pochi eccessi, costruito più che bene. Stiller è una macchina, le immagini di San Francisco e del Messico incantevoli. I nostri Vacanze sono l'equivalente di una comica televisiva coi mascheroni del SNL, in confronto...
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento