11.5.10

Un libro come quelli di carta ma senza la carta

VI RICORDATE QUANDO Einstein cercava di spiegare a una signora dabbene cosa fosse la radio?  ("Vedete, il telegrafo a filo è un tipo molto, molto lungo di gatto. Voi tirate la sua coda a New York e la sua testa miagola a Los Angeles. Lo capite questo?  E la radio opera esattamente allo stesso modo: voi mandate i segnali qui, e loro li ricevono là. L'unica differenza è che non c'è alcun gatto").

Ecco, con i libri in formato digitale, detti "ebook", sta succedendo qualcosa di simile. Il mercato adesso si sta muovendo perché le grandi case editrici italiane (e poi quelle piccole) stanno facendo le loro classiche dichiarazioni "pre-Salone di Torino" tutte centrate sul digitale. È anche nato il mega-consorzio Edigita, con Feltrinelli, Messaggerie e RCS. Ne parlano tutti, ma sostanzialmente nessuno vi spiega di che diavolo stiamo parlando.

Chi sta cercando di fare da tempo un po' di ordine in questo mare magnum è Giuseppe Granieri. A g.g. in verità capita nuovamente di essere là a studiare e intendersi da parecchio tempo di cose che all'improvviso tutti quanti vogliono ascoltare e - con estro tutto italiano - spiegarle subito dopo a tutti gli altri. Invece, ecco l'ultimo post in ordine di tempo sull'argomento di g.g. (dove bontà sua rimanda anche a una cosa che avevo scritto qui).

Sottoscrivo pienamente, in particolare una sua osservazione ("Da questa transizione è probabile che i grandi gruppi abbiano solo da perderci") e aggiungo che la transizione avrà un momento di cesura, in cui la faglia si sta per staccare con un colpo secco. In questo momento abbiamo i piedi che la attraversano, uno di qua e l'altro di là. I presupposti perché ci sia un bel capitombolo, secondo me ci sono tutti.

Luca, intanto, citava un paio di giorni fa un pezzo di Daniel Lyons su Newsweek che è molto interessante, perché procede al tentativo di ridimensionamento  delle aspirazioni e sogni degli editori legati a singole tecnologie e apparecchi loro malgrado salvifici. In questo caso, l'iPad. Niente male. Non so se sia "vera" la direzione di Lyons, ma gli anticorpi del sistema funzionano quando mantengono un certo grado di attenzione e spingono alla riflessione. Non quando cantano tutti nel locale coro...

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