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Fernando Ariel Garcìa e Hernan Ostuni raccontano la storia dell'Eternauta, la storia di HGO e la storia dell'Argentina del secondo dopoguerra. Sono tutte e tre profondamente legate: HGO è stato uno dei più importanti e fragili attivisti, l'Eternauta un simbolo per più di una generazione e non solo in Argentina, il dramma del popolo sudamericano qualcosa che abbiamo completamente rimosso dalle nostre coscienze, se mai ne abbiamo avuto una qualche sensazione.
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La storia dell'Eternauta, le sue memorie, si sovrappongono a quelle dell'imperialismo, a quelle di una concezione del mondo che ha fatto dell'Argentina dei colonnelli un esempio non lontano da altre modalità di affermazione del potere economico. Il libro è ricco, completo, militante. Scritto anni fa, Memorie dell'Eternauta ha segnato un'epoca: poi è diventato materia di studio, ma ancora si è aggiornato e la 001Edizioni lo pubblica pochi mesi fa in italiano a 18 euro. I contatti dell'Eternauta con l'Italia sono tanti: a partire dall'omonima testata, dal rapporto con Linus ed Oreste del Buono, dalla tradizione del fumetto italiano e di quello latinoamericano delle historietas, con Hugo Pratt a fare, per un periodo, da ponte fra i due mondi.
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Il fumetto come via popolare per il racconto, la denuncia, la resistenza. Come quel muro adesso ripitturato, che si intravede dai vagoni della metropolitana sotto il ponte General Paz: fino al 2002 c'era un murales, con l'Eternauta, Juan Salvo (da noi diventa Juan Galvez, che cammina verso di noi, la scritta "Resiste", il tratto evocativo e potente del primo e migliore disegnatore, Francisco Solano Lopez.
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La storia dell'Eternauta-fumetto è dura, spietata, a tratti profetica. Con il campo di concentramento nello stadio, le vie deserte nella calma della devastatazione portata dagli alieni, gli uomini trasformati in soldati-robot, così come i Mano, quelli che sembrano essere per un momento i capi dell'invasione, che si scopre essere essi stessi tenuti sotto controllo dagli Ellos con l'innesto di una ghiandola della paura, pronta a ucciderli se si ribellano.
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La forza pazzesca del bianco e nero di Francisco Solano Lopez che racconta il quotidiano improvvisamente stravolto da una catastrofe all'apparenza naturale, poi mortale, poi aliena, comunque silenziosa. Simboli della vita di tutti i giorni che si trasformano in contenitori dell'orrore, stravolti e mutati di senso. I miei ricordi: l'ho letto da piccolo, piccolissimo, eppure affascinato dalla visione di quel sogno quasi nordamericano di una classe media, delle villette terra-tetto di una Buenos Aires in cui si potesse ancora sperare di vivere una vita tranquilla, con degli hobby e del tempo libero, una pensione serena, un viale ordinato con delle villette pulite, all'improvviso cancellato prima simbolicamente dal fumetto e poi tragicamente dalla realtà della storia. L'Eternauta ha intuito il terribile destino dell'Argentina, è stato profetico. È cominciato tutto sessant'anni fa, non è ancora finito. In qualche modo, continua anche da noi.
Ecco, questo si può mettere in un libro che racconta la storia di un fumetto.
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