28.5.11

Paura di volare (2011)

IL TEMA NON è semplice: nel settore aeronautico ci sono rischi di sicurezza legati all'integrità funzionale degli aeromobili (si chiama aeronavigabilità) per via di parti di ricambio difettose o contraffatte? Ci sono rischi per l'effettivo livello di preparazione dei piloti? Ci sono rischi per la gestione dei turni di lavoro e riposo (e quindi della fatica) degli equipaggi da parte delle compagnie aeree?

Secondo Nadia Francalacci, giornalista livornese specializzata in inchiestone, sì, ci sono e sono parecchi. Un vero e proprio muro di gomma secondo lei coprirebbe situazioni fortemente pericolose che riguardano l'aeronautica civile italiana. Francalacci non ha peli sulla lingua, come nella tradizione dei libri di ChiareLettere, e con Paura di volare (sottotitolo: "Da indagini e testimonianze ecco chi imbroglia sulla nostra sicurezza")ci va giù dura, facendo ricorso a poche storie ma significative. Il libro ha un titolo che già lo rende un classico nella nuova generazione di giornalismo investigativo-giudiziario-scandalistico capitanato da ChiareLettere e da Marco Travaglio. Si legge molto bene, rapido e scorrevole, rimane solo il dubbio sia frutto di un eccesso di allarmismo e che le cose siano un po' più complesse di come le racconta la giornalista.

Il libro, molto recente (248 pagine per 15 euro), ha comunque toccato un nervo scoperto e pare cha avrà delle conseguenze anche sul piano giudiziario. Interessante che sia nato questo settore di inchieste stile Panorama o Espresso degli anni Settanta: una sorta di spaghetti-inchiesta giudiziaria che sta costituendo un genere un po' abburracciugato ma a quanto pare efficace. Per gli appassionati di faldoni giudiziari e atti (numerose le fotocopie di atti e lettere inserite nel libro).

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