2.9.11

Cose che ho imparato tra ieri e oggi sul mio orologio (e gli altri)

CI SONO ACQUISTI di impulso e acquisti meditati. Però, nel fare un acquisto d'impulso, si rischia di non saperne abbastanza. Invece con un acquisto troppo meditato, si perdono numerose opportunità perché si rischia il loop e poi non si compra più niente, oppure le aspettative diventano irragionevoli.

Comprando l'orologio ho seguito la strada dell'impulso (il mio non funzionava più e ne ho preso un'altro su due piedi). La cosa ha vantaggi, svantaggi e varie esternalità. In breve, alcuni punti:

- volevo i fusi orari (Casio li chiama World Time) e ce li ho, però non avevo capito che volevo anche la funzione "dual time" per vedere il secondo fuso orario assieme al primo. Quella non ce l'ho: era però presente su uno dei precedenti modelli (DW-5600C, fabbricato dal 1987 al 1996) che però mancava di varie altre cose, tra cui il radiocontrollo, il micro pannello solare (il mio è senza batteria) e la fichissima funzione Illuminator (EL Backlight) automatica. Qui una comparazione di tutti i 5600.

- il gentile orologiaio sosteneva che il mio nuovo Casio fosse capace di regolare l'ora sintonizzandosi con il segnale degli orologi atomici (funzione radiocontrollo) in Europa, Usa, Giappone e Cina. Peccato che non sia vero: il mio "ascolta" su cinque bande, mentre quelli che si regolano anche in Cina ne devono avere sei. Una cosa nuova che non sapevo.

- l'effetto dell'incidente nucleare di Fukushima, causato dal combinato di terremoto e tsunami, ha avuto una conseguenza della quale non si parla: ha messo offline una delle due torri radio: quella situata sul monte Ohtakadoya, a 16-17 chilometri dal ground zero della centrale. Evacuata lo scorso 11 marzo, è ancora considerata in una zona pericolosa per la radioattività. La torre ha smesso di trasmettere il suo segnale sui 40 kilohertz a causa del terremoto e i tecnici non possono andare a farla ripartire. Quindi, il Giappone adesso ha a disposizione solo la torre di Kyushu, nel sud dell'Arcipelago.

- l'orologio che ho comprato non mi dovrebbe incriminare e far tenere a Guantanamo Bay, come il Casio F91W, il modello più economico e più venduto dal 1991, considerato dall'intelligence americana chiaro indicatore di appartenenza ad Al-Quaida: qui la lista dei detenuti che possiedono anche l'orologio incriminato (nei campi di addestramento in Afghanistan insegnano a usarlo per fare i timer delle bombe, poi forse ne regalano uno quando si finisce il corso, come ricordo, chissà, oppure come attestato con utilità anche pratica). E pensare che io sapevo che i kamikaze sauditi usavano gli orologi dell'Officina Panerai perché erano quelli della Marina italiana, usati dal Gruppo Gamma della X Flottiglia Mas. Si vede che i sauditi sono più benestanti degli altri, chissà chissà.

- se non ti manda a Guantanamo, magari ti manda nello spazio: il mio è uno degli orologi qualificati dalla Nasa per le missioni spaziali. Qualsiasi cosa voglia dire.

- esistono anche altri orologi che si potevano comprare. Non solo di Casio. Ci sono quelli di Mondaine, che sono semplici e fanno gli orologi ispirati al (loro stesso) design di quelli delle stazioni ferroviarie svizzere. Ci sono quelli di Muji, che cercano di seguire quella strada. Ci sono quelli vintage degli anni Ottanta, che adesso non si trovano più. A me però piacerebbe questo sempre di Casio: il mitico W-520U (a proposito, se ne avete uno nel cassetto e volete venderlo, fatemi un fischio!).

- esistono anche altri orologi che forse è meglio non comprare: mi riferisco a questo straordinario Nixie Watch di Cathode Corner a tubo catodico, "spiegato" nel video qui sotto da Steve Wozniak (qui la spiega elettrotecnica). Divertente, bella idea, costa meno di 400 dollari ma dubito che lo vedrete mai al mio polso. Anche perché - quasi dimenticavo di dirvelo - io non porto mai l'orologio.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Fai bene a dire che non porti oro-logio; quello che tu descrivi è un tutto-logio.

Massimo

mrm ha detto...

frak