NEI DETTAGLI SI VEDONO le grandi cose (alla faccia della Gestalt e alla faccia di Francesco De Gregori che diceva che "non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore"). Per coloro i quali hanno la iattura di utilizzare TIM come operatore mobile, dal 15 giugno arriva Tim Prime Go, la replica (hanno aggiunto un “go”) del programma che il Garante aveva già cassato qualche mese fa.
In pratica, viene aggiunto obbligatoriamente a una serie di profili ricaricabili base TIM (che non è dato sapere facilmente quali siano nonostante ricerche approfondite sul sito) una funzionalità che costa 49 centesimi a settimana. Con questa cifra si ottengono vantaggi (per me) inutili: biglietti 2×1 per andare al cinema (con mille eccezioni); gratis tutti i contenuti premium dell’APP Serie A TIM (non seguo il calcio); si potrà scegliere, inoltre, un numero TIM a cui mandare sms e chiamate illimitate (sono l’unico in famiglia ad avere TIM).
La cosa divertente è che per togliere la funzionalità imposta arbitrariamente bisogna cambiare profilo tariffario base oppure addirittura cessare l’utenza, con relativa cancellazione del numero telefonico. Per verificare (e disabilitare il balzello) bisogna entrare in quel girone infernale che è 409162 o peggio ancora il 119, prima tappa alla quale seguono anni di analisi da uno bravo oppure un viaggio sulla Luna con Orlando a recuperare il proprio senno.
E questa è la nuova TIM di Flavio Cattaneo, che sta recuperando brillantemente gli sfasci fatti da Marco Patuano? Certo, come no.
Segnalo per l’occasione un sobrio e vagamente allusivo (“l’uomo della Provvidenza”, con la P maiuscola casomai si fraintendesse per un eufemismo) pezzo di key4biz, che celebra il nuovo Re e la bellezza dei suoi vestiti
Money Quote: “Cattaneo è senza dubbio l’uomo giusto, anzi l’uomo della Provvidenza. Ha il piglio e l’esperienza di chi può realizzare ciò che gli azionisti chiedono per il rilancio della società. È arrivato a ridosso dello scadere del tempo massimo, per riprendere in mano i dossier, rimettere ordine nei conti, definire le priorità di investimenti e decidere le ottimizzazioni di spesa.”.
20.5.16
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