Dopodiché, entra in scena il dibattito: c'è chi dice che il film è piaciuto, quindi è bello, perché ha avuto buoni incassi, e chi dice che l'ha visto due volte ma non gli è piaciuto, quindi l'equivalenza bellezza=incassi non regge. C'è chi dice che un film è brutto a prescindere dagli incassi, vedi Avatar e Titanic. E c'è chi dice che quelli citati sono film "semplici", ma non brutti.
Prendo dal Post, che ha uno dei pubblici di commentatori più collaborativi ed educati tra i siti di informazione italiana, i commenti che seguono in cui il dibattito si riscalda e cerca di andare in profondità:
Visualizzazioni non corrisponde a bellezza del film
Appunto stiamo parlando di apprezzamento del pubblico, non di bellezza. Se il pubblico lo apprezza il botteghino ne code
Comincia a serpeggiare un dubbio che ha traversato due secoli di riflessione sull'estetica: cos'è un bel film o un brutto film? Il giudizio affidato a siti come Rotten Tomatoes e Metacritic, oppure alle stelline di IMDB, sono rappresentativi? E se sì, di cosa?Alcuni fanno osservazioni più articolate:
I valori di Rotten tomatoes o metacritic non sono la bibbia, né per i valori degli utenti né della critica. Come OGNI classifica i valori riflettono le caratteristiche dei votanti.
In particolare gli utenti votanti sono per la maggior parte degli "uomo fumetto" o fan entusiasti o delusi che votano un film una tantum, mentre la critica sono per la maggior parte giornalisti u.s.a.
E ancora:Vabbè ma un aggregatore critico dice cosa ne pensano i critici. Se i critici scrivono castronerie, non ci può fare niente. Così come un sondaggio fatto dalla Gallup per misurare il gradimento degli Ultimi Jedi non ti dirà se è un buon film, ma solo se è piaciuto al pubblico (IMDB ecc. non sono affidabili nemmeno in questo).
Il problema di RT come aggregatore critico è un altro: che trasforma le recensioni in un giudizio binario (positivo o negativo) sul film. In questo modo sono favoriti film 'carini' di cui nessuno ha motivo per parlare male (metti: Wonder Woman) e non film polarizzanti con recensioni entusiaste e un certo numero di stroncature (metti: Madre! )
Il commento è ficcante, soprattutto nella seconda parte. Cominciano a uscire delle osservazioni ancora più sensate, che mettono in dubbio ad esempio l'idea stessa del voto come voce della verità:
Questo prevede che le persone che danno il loro giudizio su Rotten Tomatoes siano rappresentative del pubblico generale.
All'opposto dello spettro c'è la visione complottista: non tanto per l'osservazione generalmente condivisibile, quanto per la parentetica finale. È la visione secondo la quale, alla fine, è tutto un magna magnaCon quello che spendono in marketing le case di produzione, come può un film di cassetta non piacere alla critica?
(ma quale critica?)
Il dubbio (o certezza) che la critica sia "pagata" è uno dei leit motiv dei commenti anche in ambienti più "moderati" e riflessivi come IlPost.
Un altro aspetto fortemente criticato nei commenti è quello della coerenza interna della scienza di Star Wars (che peraltro è un film esplicitamente non "scientifico", tanto da essere stato paragonato a un film western o fantasy ad ambientazione futuristica). Il problema ovviamente non è relativo alla scienza "vera", ma a quella che si dispiega nelle due trilogie precedenti. Ovvero:
non si giudicano in base ala plausibilità assoluta, ma alla coerenza all'interno della saga, qui evidentemente lacunosa
Il punto critico è il suicidio con il quale viene sconfitta la gigantesca corazzata del Primo Ordine: accelerazione a velocità luce senza salto nell'iperspazio della nave della Ribellione sparata verso il nemico: un attacco kamikaze in piena regola. Scena spettacolare ma che solleva un dubbio: se l'effetto è così detonante e mortale, perché non è mai stato usato prima? Il dubbio diventa una tempesta religiosa, che porta alla luce contraddizioni legate a piani di lettura diversi.
Anche se il dibattito può essere portato avanti anche in altri modi:
Questo film fa schifo e basta, fan o non fan. I critici che l'hanno apprezzato o sono scemi o prezzolati. Un film di oltre due ore in cui non succede assolutamente NIENTE.
Quoto tutto! Io non sono un fan della saga ma mi piace andare al cinema a vederli, ho preferito di gran lunga "Rogue One". La prima ora di questo film è tutta commedia Disney, va bene le battute, ma così è troppo.
Per concludere, però, vale ricordare che si può trovare qualsiasi sintesi di senso e di gusto:Io la saga di Star Wars la inserirei nella categoria "fantasy santascientifico". Già solo per questo mi sembra abbastanza inutile stare lì a dibattere su cosa o come funzionano le cose (già con le bombe che cadono verso l'incrociatore o Leia che tende la mano e rientra nell'astronave si poteva lasciare la sala sennò). Comunque film che mi è piaciuto tanto, non uno ma dieci passi avanti rispetto ad episodio 7.
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