E' PROPRIO questo il materiale scelto per i due nuovi portatili di Apple. Nessuno se li aspettava, costano neanche troppo e soprattutto sono belli da morire. Uno � un Titanium agli stereoidi (monitor da 17 pollici) anche se con il "vecchio" processore G4 da 1 Ghz. L'altro � una specie di iBook, piccolo ma incazzato, con Cpu G4 da 867 Mhz. Ma il segnale importante � un altro.
Con queste due macchinette Apple ha anche chiarito un concetto: "noi tra poco faremo pi� portatili che non fissi. Vedrete che poi la stessa cosa succeder� anche a voialtri".
E' cos� importante? Direi proprio di s�. "Sdoganare" i portatili, macchine che hanno il sapore sfigato del rappresentante di commercio, e renderli oggetti attraenti per le giovini generazioni vuol dire ridefinire l'esperienza informatica. Portarsi dietro tutto il proprio mondo digitale e virtuale nello zainetto con un peso di due chili � un passo deciso verso il sogno dell'informatica che avevano avuto i nostri padri. Se non sbaglio (dovrei chiedere lumi a Francesca) sarebbe il manipolatore di conoscenza personale concettualizzato negli anni settanta.
Il futuro? Secondo Apple � di alluminio nomade.
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