25.1.08
1 down, 99 to go
ADESSO CHE È finita ufficialmente la stagione politica di Prodi (perché Prodi non penserà mica di continuare a fare politica e magari ricandidarsi di nuovo, eh?), ne rimangono pochi altri: Veltroni, D'Alema e - temo - ancora Rutelli nel centrosinistra, Berlusconi, Fini e Casini nel centrodestra. Più altri comprimari. Ecco, considerando che a breve per uno che vince ce ne sarà uno che perde, potremmo rapidamente ridurre la lista di altri due o quattro nomi. Se abbiamo fortuna, in meno di cinque anni sono fuori tutti e sei. E un paio di altre coppie di ambiziosi del sottobosco (Moratti e Formigoni, per dirne due?). Non so perché, ma non mi pare sia stata una "brutta settimana". Tranne che per quei sei più due che citavo prima: fossi loro sì che mi preoccuperei...
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3 commenti:
che è un modo come un altro per dire che non si vede la luce in fondo al tunnel.. (da ambo le parti)
OFF TOPICS
ho finito adesso di leggere il tuo libro e una sola parola: BRAVO!!
Su Prodi hai ragione, credo che tornerà a casa. Per il resto, chi perde, in Italia, non scompare ma appena può ritorna. Degli altri 5, soprattutto dei 4 piú giovani, sentiremo parlare a lungo, almeno 20 anni.
A me sembra una settimana orribile!
Un deputato che sputa al proprio collega di partito. Un altro che festeggia stappando una bottiglia di champagne e mangia della mortadella. E una fiera del trash tra cori e insulti. Ieri mi sono domandato: “Sto vedendo degli incidenti tra ultra dopo una partita di calcio? o dei deputati che stanno votando per il destino di un governo?” Non parlo di destino di un paese perché credo che questi signori prendono in considerazione soltanto il destino delle loro tasche. E se sono questi gli elementi che dovrebbero rappresentarmi mi sento davvero offeso, anzi insultato. Ogni cittadino dotato di buon senso, al di la delle sue appartenenze politiche, dovrebbe sentirsi offeso. Mi viene da sorridere quando si parla di “crisi” in riferimento alla caduta di un governo o perché non si ha i numeri per una maggioranza alla camera o/e al senato. La crisi certo c’è, ma nella statura, moralità e responsabilità della attuale classe politica, siamo arrivati in un punto che il vecchio puzza, c’è un insopportabile odore di putrefazione. E finché non ci sarà un vero e proprio ricambio generazionale, la parola scelta, alternativa saranno soltanto delle parole e nient’altro.
Marco Patruno
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