28.9.08

Hank is back

PER CHI NE sentiva la mancanza, stasera negli Usa riparte Californication. Seconda stagione, questa volta a New York (a quello che è dato di sapere). Siccome quando esce da noi sarà praticamente mattina, c'è da aspettare fino a domani sera per vederlo con calma anche da queste parti...

Un assaggino:



Ps: pare, dal cerotto che s'intravede sul braccio, che se non altro il personaggio di David Duchovny stia provando a smettere di fumare...

Garry B. Trudeau

DOONESBURY PROCEDE, COME sempre la domanica

26.9.08

Inutile commentare: è più divertente stare a guardare

LE MONADI, LE butti fuori dalla porta e loro rientrano dalla finestra. O qualcosa del genere. Torna l'ipotesi Lufthansa (in alternativa ad Air France per la nuova Alitalia-Cai - anche se di Toto adesso non parla più nessuno), con Lega e Formigoni che la sostengono perché "garantisce di più" il futuro di Malpensa. In più, si ventila l'entrata di Sea (gestore Linate e Malpensa) nel capitale di Alitalia-Cai. Wow. Non ci si annoia mai in questa vicenda...

Surmodernité

STASERA NE ACCENNAVO dopo cena a Luca: ho vissuto per otto anni in dei non-luoghi; aeroporti, stazioni ferroviarie, centri congressi, hotel, ristoranti, centri commerciali. Prevalentemente negli Usa ma anche tra Francia, Spagna, Gran Bretagna e Germania.

Lo dicevo indicando la sede del Sole-24 Ore, e osservando che adesso, andando tutti i giorni al lavoro in quel posto, non è poi tanto diverso da una costante passeggiata nei consueti non-luoghi a giro per il mondo. Luca osservava invece che il complesso di edifici progettati dall'architetto ligure non è un non-luogo, perché ci si riconoscono segni e tracce di Renzo Piano, cosa che lo rende luogo, lo materializza.

È vero, profondamente vero. Però è anche vero che tutti i non-luoghi che ho visitato sono ciascuno a modo suo anche speciali e caratteristici. Che portano cioè i segni particolari di culture e tribalità congelate all'interno di un concetto superiore. Ovverosia il concetto che nel non-luogo l'individuo perda la sua unicità, si spersonalizzi e diventi qualcosa di diverso. Qualcosa da gestire e controllare.

Ops, non mi fraintendete: mi riferisco alla struttura architettonica del complesso di edifici, non a quella sociale del luogo di lavoro. Malfidati e maliziosi che non siete altro...

25.9.08

Alitalia - the French job

UN UNICO COMMENTO: a quanto pare, le miglia sono salve! Yuppie.

23.9.08

Alitalia - possibili sbocchi - 7

FORSE ADDOMESTICHEREMO TUTTI i coccodrilli dell'Orinoco? Andremo a nozze con i figli della Repubblica bolivariana del Venezuela? Perché tra i possibili candidati all'intervento in extremis spuntano gli emissari di Chavez (ma dai!) e persino gli svizzerotti di Ama. In realtà, i venezuelani sono quelli di Aserca Airlines (Aero Servicios Carabobo), una roba che in confronto la scalata di Alitalia da parte di Air One pareva un affare tra giganti; Aserca: 20 aerei (vetusti Dc-9-31) e tre Boeing 757. La compagnia è di proprietà di un signore e un suo amico: Migdalia García (95%) e Simeón García (5%). Le prospettive? Francamente ridicole, vogliono solo accaparrarsi aerei ed estintori non ancora scaduti di Alitalia. Ma promettono di riaprire il collegamento con la comunità perduta degli italiani in Venezuela, forse emozionando il solo Mirko Tremaglia, perché gli altri da quelle parti volano già tutti Lufthansa.

Idem per gli svizzeri di Ama (in realtà AMA, cioè Asset Management Advisor, è una società finanziaria svizzera nata nel 2006 per gestire patrimoni in settori nautico e aeronautico, un po' lontana dall'idea di salvatrice della Patria), interessati all'acquisto o al noleggio di una trentina di aerei. Un po' poco per salvare la compagnia di bandiera italiana: sembrano piuttosto le prime offerte della svendita di fine gestione di cui al punto 1.

Alitalia - possibili sbocchi - 6

ARRIVA IL PRINCIPE azzurro (o bianco, come preferite) che salva la compagnia. Si tratta, nell'ordine, delle Ferrovie dello Stato (possibile ma ridicolo e a rischio Antitrust), del Ministero del Tesoro o chi per lui (ma Tremonti non vuole e arriverebbe la mega-multa europea), di Aeroflot (socio-dormiente che ci mette i soldi, ma i russi adesso questi soldi non ce li hanno neanche in fotografia), gli emiri del Medio Oriente (che hanno fondi sovrani e compagnie aeree in abbondanza, ma sono troppo vicini geograficamente e poi dell'Italia non è che gliene freghi più di tanto: il business del turismo e degli affari che viaggiano è in Oriente, non qui), i capitalisti cinesi o dei paesi del Sud-Est asiatico (soldi in abbondanza, ma che gliene frega di venire a impelagarsi in Italia?). Insomma, per adesso mi fermo qui; perché, a meno di non fare la questua davanti alle scuole medie per mettere insieme un quantitativo di soldi immenso in un momento in cui, oltre al costo del carburante, sta anche crescendo il costo del denaro causa credit-crunch e fallimenti bancari a manetta, io da passeggero per Alitalia comincio a vederla davvero nera...

Alitalia - possibili sbocchi - 5

ARRIVA AIR FRANCE-KLM e ci troviamo a mangiare rane fritte con la crema acida sul Milano-Roma un po' a tutte le ore. Il che sarebbe anche un bel paradosso, visto come è andata la negoziazione con i franco-olandesi prima dell'estate. Perché in effetti Air France era il candidato ideale: ha la liquidità e il know-how non solo di un gruppo aeronautico globale ma anche per come si fanno le fusioni tra grandi compagnie aeree. Senza dimenticare che i francesi hanno scolpito nel loro Dna il rapporto con la burocrazia statale: capiscono le problematiche e sono abituati da secoli a venirci a patti. Era insomma un ostacolo psicologico in meno. All'epoca. Ma oggi?

Intanto non va dimenticato che gli olandesi, che erano in rosso marcio a causa della supermulta pagata proprio ad Alitalia - unico anno recente in nero della nostra compagnia -, sono bravi soldatini che di solito fanno quel che gli viene detto. Noialtri manco in fotografia e se chiedono per favore, e i francesi questo lo sanno benissimo.

Oltretutto, stiamo sulle palle in maniera viscerale agli olandesi, che non ne possono più di vedere torme di italiani nei coffee shop di Amsterdam mentre gli amministratori delegati di Alitalia del passato li pigliavano per le mele. E i manager francesi secondo me nutrono sentimenti analoghi per l'Italia: ce lo vedete Spinetta che torna a Roma felice dopo che l'ultima volta ha fatto la figura del pirla? (Passare un paio di mesi in trattativa per il numero uno di Air France-Klm e poi chiudere con un pugno di mosche, nei grandi consigli di amministrazione è, comunque la si rigiri, una bella figura di cavolo. Una figura che non vuoi neanche prendere in ipotesi di ripetere, perché poi ti licenziano).

Se quelli di Air France-Klm non si sono bevuti il cervello - o se Alitalia questa volta non gliela regaliamo davvero - secondo me questi non si fanno neanche vedere. Oui...

Alitalia - possibili sbocchi - 4

ARRIVA LUFTHANSA E tutti mangeremo i crauti alle sei di mattina, sempre su quel benedetto Milano-Roma. Sembra attualmente l'ipotesi più probabile, se solo guardiamo alla compagnia tedesca e ce ne freghiamo di alcuni piccoli particolari. Ad esempio: Lufthansa sta per saltare alla gola di Austrian Airlines, Olympic o Sas e le sue controllate: Sas ha il 20% di British Midland Airways, il 47% di airBaltic e possiede Blue1 (finlandese), Wideroe (norvegese) e Spanair (spagnola). Insomma, Sas è un bel bocconcino e anche se per comprarla occorre mettere d'accordo 37 sindacati interni diversi e i governi di Danimarca, Norvegia e Svezia, apre scenari strategici un po' in tutta Europa, Gran Bretagna compresa, e non solo. Soprattutto, nonostante tutto, Sas non è ostica neanche la metà di Alitalia, la compagnia in cui prima paghi un paio di miliardi di euro e poi forse ti danno la compagnia (con la vertenza non risolta di Volare, non ce lo dimentichiamo, e il problema di Air One, che nessuno la vuole a parte Colaninno, ci avete fatto caso?).

Possibilità che Lufthansa si compri Alitalia o partecipi con allegria al suo salvataggio? Secondo me è più facile che aspetti di comprarsi a prezzo da garage sale gli slot della nostra compagnia di bandiera in giro per l'Italia.

(Ok, pausa pranzo e poi finisco)

Alitalia - possibili sbocchi - 3

ARRIVA BRITISH AIRWAYS e sul Milano-Roma prenderemo tutti il té delle 5. La più improbabile fra le ipotesi in campo. British sta digerendo il doppio matrimonio: quello con Iberia totale-globale e quello più a distanza con American Airlines. La compagnia di bandiera britannica, oltretutto, ha già costruito la sua strategia per quanto riguarda il volo sull'Atlantico (con OpenSkies e l'acquisizione della francese L'Avion). Con Iberia c'è complementarietà per le tappe internazionali (America Latina e pezzi d'Africa) e la Spagna è - come dimostrano Ryanair ed easyJet - una meta in piena competizione con l'Italia per il turismo e il nuovo business. L'acquisizione più improbabile, secondo me i britannici neanche rispondono quando Fantozzi telefona.

Alitalia - possibili sbocchi - 2

ARRIVANO I PILOTI, buttano sul piatto il loro Tfr e la compagnia riparte con una gestione mista, parte con soci investitori e parte da cooperativa. Bell'idea, peraltro molto innovativa: i dipendenti che diventano soci. Solo, un po' improbabile: se veramente hanno sperato di mandare a monte l'opzione autarchica di Colaninno & C. con il retropensiero di poter poi ottenere l'azienda in liquidazione, scrivono un capitolo nuovo nella psicopatologia dei sindacati nostrani. Peggio di loro, solo i nostri imprenditori senza macchia né paura. Il dubbio: se uno è un tecnico ad altissima specializzazione e competenza nel pilotare un aereo di linea, ha anche la competenza per sviluppare un piano industriale per Alitalia?

Alitalia - possibili sbocchi - 1

LA VICENDA ALITALIA assume contorni quasi surreali. Quali sono le ipotesi in campo? La prima, quella per così dire legislativa (è scritta nelle norme per la gestione straordinaria), prevede che l'amministratore (Fantozzi) cominci a liquidare i beni dell'azienda avviata sulla strada del fallimento: prima le rotte, poi gli aerei, poi i sottopiatti e gli estintori ancora in garanzia. E poi si chiude tutto. Non mi sembra molto probabile, nonostante l'ultimatum a giovedì e la notizia che si pensa di riportare quatti quatti gli aerei in Italia per evitare che li pignorino all'estero. Ricordo che Fantozzi secondo il Financial Times "ha dichiarato che ci sono soldi solo per due settimane di vita della compagnia. Mr. Fantozzi aveva dichiarato la stessa cosa anche due settimane fa".

(Faccio questa cosa per punti, così non mi si accusi poi di scrivere spataffiate lunghe e complicate)

Nella notte...

SONO APPENA RIPARTITI Boston Legal (stagione cinque) ed Heroes (stagione tre). John Adams viene giù un po' lento, in compenso siamo tutti orfani di Battlestar Galactica. Ma ci consoliamo con Stargate Atlantis.

Ecco, era solo per un aggiornamento.

22.9.08

Presidente numero due

LA NOTIZIA DELLA notte degli Emmy non è che abbiano vinto Mad Men e 30 Rock alla grande, ma il terzo, clamoroso vincitore: lo "sceneggiato" (come lo chiameremmo noi) in sette puntate sulla vita del secondo presidente americano, John Adams. Che questa settimana ho tutta l'intenzione di guardarmi e poi eventualmente vi dico.

Aggiungo che ho visto neanche una settimana fa i due National Treasure (quelli con Nicholas Cage e la super-bionda tedesca, Diane Kruger, già Elena di Troy) e che il Risorgimento americano (che lì si chiama ovviamente in un altro modo, faccio per fare la provocazione) vende sempre, mentre da noi, a parte Spadolini, Craxi, Pertini e a tratti Ciampi, non se lo fila nessuno...

Money Quote: Meanwhile, HBO's seven-part story of the nation's second president, "John Adams," finished the evening with 13 Emmys, the most ever by a miniseries, surpassing the previous record of 11 set in 2004 by HBO's adaptation of the Pulitzer Prize-winning play "Angels in America."

T5

ADESSO PARE CHE le cose al Terminal 5 di Heathrow stiano andando decisamente meglio (segue il comunicato stampa del gestore dell'aeroporto: non è una agenzia).

Londra, 22 settembre 2008 – A sei mesi dall’apertura ufficiale, il Terminal 5 dell’aeroporto di Londra Heathrow, la nuova ed esclusiva sede di British Airways, dimostra appieno le sue potenzialità e registra performance in linea con gli standard prefissati dalla compagnia.

A fronte di una media attuale di circa 65 mila passeggeri al giorno, le statistiche di funzionamento del T5 nei mesi estivi, registrate tramite l’esperienza quotidiana e concreta dei passeggeri, testimoniano un grado di efficienza davvero elevata.

I dati medi relativi alla settimana dal 8 al 12 settembre 2008, ad esempio, confermano che la qualità dei servizi offerti dal terminal è sempre più in linea con le aspettative dei passeggeri:

- check in: 8.6 minuti
- controlli di sicurezza: 5.4 minuti
- tempo di arrivo del primo bagaglio: 16 minuti
- voli decollati in orario: 79%
- voli atterrati in orario: 76%

21.9.08

Doonesbury

DATO CHE È domenica, arriva come al solito anche il lavoro di Garry B. Trudeau

Link

STO FACENDO UN po' di pulizie domenicali, quindi chiudo pagine di Safari che erano aperte da settimane. Per non farle diventare del tutto lacrime nella pioggia, qui sotto alcuni dei link più significativi

Dietro ogni grande uomo, c'è una grande donna. Riflessioni sulle First Lady americane.

Un modo per essere sempre organizzati in maniera "social" è questo More Organized

HoffSpace, la community di David Hasselhoff, quello di Supercar per capirci.

Il sito del cripto-maniaco She Got Legs, quello che quando vede la foto di una donna con le gambe (!) non capisce più niente.

Soviet Unterzoegersdorf, cioè l'ultimo pezzo di socialismo reale ma anche fittizio, creato in Austria da un gruppo di performer

Another World, quello sì che era un gioco...

Qualcuno mi regala il Corsaro Nero in Dvd?

Due libri che non leggerò, entrambi di Kij Johnson: The Fox Woman e Fudoki (non si può leggere tutto, nella vita).

Il blog di Jerry Seeger, che poi è quello che ha fatto un bel programma per scrittori su Macosx: Jer's Novel Writer (perché lo strumento conta). Io preferisco Scrivener

David Wellington scrive buona fantascienza (che viene pubblicata in Italia da Urania), e prima di tutto la distribuisce gratuitamente sul suo sito. Fogliettone digitale.

Millenium, la trilogia in quasi quattro parti, meriterebbe parecchie altre informazioni. Comunque, stanno facendo i tre film in parallelo, stile Signore degli Anelli o Ritorno al futuro. L'autore, Stieg Larsson, è morto nel 2004 prima di portare i tre romanzi completati di una ipotetica serie di 10 (il quarto è in bozze ma le liti tra la compagnia di sempre esclusa dalla successione e fratello e padre del defunto bloccano tutto). Il primo l'ho finito oggi ed è davvero notevole. Luca mi/si chiedeva se il product placement nei libri possa essere pagato (perché c'è chi usa i Mac e chi la Bmw). Io mi chiedo sempre quanto descrivere il computer di un personaggio parli del personaggio stesso, come le sue scarpe o le sue sigarette. Il libro, fortunatamente, tocca l'argomento informatico in maniera abbastanza tangente, e risulta quindi felicemente leggibile da tutti, anche quelli non invasati come me. Per i film, invece, che stanno girando da gennaio 2008 e che usciranno nel 2009, la scelta del protagonista maschile, di quello femminile e della comprimaria mi sembra abbastanza azzeccata (anche se è sempre dura vedere il volto delle tue fantasie: non coincide mai).

WingsPalette è uno straordinario sito amatoriale, incasinato da morire, dove si dipingono in digitale le livree degli aerei civili e militari. Accarezzo l'idea di fare anche io la stessa cosa (non il sito: le livree...). Il tutorial in russo...

Mame è sempre Mame e apre scenari internazionali sul retrogaming.

Densha de Go! è sempre Densha de Go. Però c'è anche BVE e il mio amato Densha de Wii...

L'idiota della valigetta con il Gps dentro spedita con DHL e il disegno più grande del mondo

Tutorial per il disegno vettoriale, che poi uno magari scarica il software, compra la tavoletta e se li fa davvero (o si ferma prima di farli ma dopo aver comprato la tavoletta).

Betty Grable e Don Ameche (altri tempi): Five thousand dollars and a Martini



Ancora Betty Grable, Shimmys Like Her Sister Kate



Sul New Yorker, un saggio sulla architettura olimpica cinese

La madre di parecchie schede: Naomi. La concorrenza.

Riflessioni su come si innova nel settore dell'aeronautica commerciale, il tizio che scrive libri su come si fanno i diagrammi, anche sul retro di un tovagliolino del bar.

L'annoso problema: come craccare l'Apple Tv (e perché? Funziona benissimo anche così com'è). Engadget però la pensa diversamente. E c'è chi lo fa a pagamento. E questi pare siano meglio.

Non c'è un mitivo particolare, se non che si chiama Pelago, come l'omonima località della mia gioventù...

E per adesso, questo è quanto...

19.9.08

Gli esami, nella vita, non finiscono mai

MI INFORMA LA stagista di redazione che da questo mese le sessioni dell'esame di Stato per diventare giornalisti professionisti (quello che si fa all'Ergife, nella sala dei concorsi) si terranno con una importante novità tecnologica. Si usa il computer portatile anziché la macchina per scrivere. Oltretutto, bisogna portarglielo un paio di giorni prima, a quanto pare, così viene "sterilizzato" da qualsiasi contenuto che non ci deve essere. Altri sostengono che ti diano una chiavetta Usb con un programmino che ci clicchi sopra, lui prende il controllo della macchina e praticamente fai l'esame in una "stanza virtuale" senza poter usare tutti i bigini e le altre diavolerie che i commissari temono si possano installare a priori.

A me, a parte una certa sensazione di sconcerto per il grado di alfabetizzazione informatica dell'Ordine (vorrei vedere che fanno se uno gli porta un Mac o un Pc con Linux), viene in mente che questa è la prima divisione generazionale tra i giornalisti: prima il gruppone che dagli anni Cinquanta fa l'esame con la macchina per scrivere e poi il nuovo gruppetto (per ora) che fa l'esame sul portatilino. E poi dicono che la professione non si rinnova...

18.9.08

La vita dopo il fallimento

LA SITUAZIONE IN realtà è questa: mentre si consuma lo psicodramma di Alitalia, ci sono altre cose che accadono. E non mi riferisco alla consegna avvenuta oggi di un A380 a Singapore Airlines e un altro domani a Qantas. Il punto è che ci sono altre due compagnie europee nelle peste e c'è un terzo esempio di com'è la vita dopo il fallimento.

La prima compagnia aerea è Austrian Airlines, vettore austriaco controllato dalla holding delle partecipazioni statali di Vienna, la Österreichische Industrieholding AG, che ne possiede il 39,8% (il 48% è quotato in Borsa, il 10,2% è in mano a vari investitori e il 2% ai dipendenti). Ebbene, Austrian oggi ha fatto un bel capitombolo in Borsa, tutte speculazioni causate dalla crisi finanziaria americana, perché in realtà ha 2,1 miliardi di euro di debiti alla fine del secondo trimestre 2008 e il suo valore capitalizzato è sceso a 484 milioni di euro. Sia Air France-Klm che Lufthansa sono interessati a comprare la quota dello Stato austriaco nell'azienda e, quindi, inglobare Austrian Airlines e le controllate Tyrolean Airways (Austrian Arrows) e Lauda Air.

La seconda è Olympic Airways, il carrozzone volante greco diventato nel 2005 Olympic Airlines e adesso, come annunciato ieri l'altro da Atene, prossimo ad essere chiuso e a ripartire nel 2009 sotto un nuovo brand e con una nuova ragione sociale. In pratica, Atene vuole vendere la compagnia in tre tronconi: aerei (la compagnia vera e propria), manutenzione e cargo. Scioperi da un paio di giorni, perché salteranno alcune migliaia di dipendenti, soprattutto quelli delle società satellite (il carrozzone greco è veramente tale), mentre il Governo assicura che almeno 5mila verranno recuperati assumendoli dentro agenzie governative (le poste, la nettezza urbana di Atene e via dicendo). Nessuno si è ancora fatto avanti per comprare niente, anche perché Olympic dovrà restituire 850 milioni di euro in aiuti statali che Bruxelles ha giudicato del tutto illegittimi. La fenice che rinascerà dalle ceneri di Olympic Airways-Olympic Airline si chiamerà Pantheon (forse). Antonio Tajani, commissario Ue ai trasporti, garantisce la procedura con una commissione indipendente nominata ad hoc per verificare che tutto rispetti le regole.

La terza. Tajani cita come esempio di "come si fanno le cose per bene" Sabena, la compagnia di stato belga che è stata trasformata nel 2002 in Brussels Airlines (tra le principali cause del fallimento, i rapporti con Swissair, a sua volta fallita e con varie pendenze legali ancora in essere, compresi un paio di mandati di cattura del 2007). La nuova compagnia belga è nata fondendosi anche con Virgin Express (una delle Virgin di sir Richard Branson, quello di Virgin Atlantic) e mettendo insieme 52 aerei e un centinaio di rotte. In realtà, la nuova compagnia non è mai decollata veramente, è servita piuttosto a mettere ordine nei cieli di Bruxelles e a preparare la discesa in campo di Lufthansa, annunciata lo scorso 15 settembre, che se la papperà per 250 milioni di euro (il 45% e l'opzione di comprare il restante 55% entro il 2011), entrando anche in Star Alliance.

Questa è la vita dopo il fallimento. Perlomeno nei cieli d'Europa, perché negli Usa funziona davvero tutto in un'altra maniera.

Alle porte coi sassi

PARE CHE LA vicenda Alitalia sia finita: Cai (l'azienda che doveva rilevare il malloppo di valore) si è ritirata tra le grida "buffoni buffoni", e adesso non dovrebbe rimanere altra alternativa che il fallimento definitivo.

L'unica cosa che mi viene in mente è che, fra i tanti paradossi, eravamo arrivati persino a pensare che l'offerta Cai fosse ragionevole e che i sindacati dei piloti fatti da gente responsabile. Potenza della disperazione...

Ancora su DFW

IL NEW YORKER ricorda David Foster Wallace così:

In his fiction, he aimed at capturing the authentic rhythms of speech and thought, even when doing so meant breaking the rules of writing (rules that Wallace, an obsessive reader of dictionaries and guides to grammar, was extremely familiar with). He loathed by-the-book copyediting, and on his manuscripts he sometimes added the note “**N.B.: ALL NONSTANDARD SYNTAX IS INTENTIONAL.**”

17.9.08

Mercatino delle pulci digitali

C'E' CHI METTE in vendita i ricordi sintetici di una adolescenza passata in sala giochi...

Money Quote: Vendo ROMSET COMPLETO (Roms+CHDs) del Mame .126. In pratica avete tutta la storia degli arcade da conservare e da giocare. E’ difficile trovarlo ma soprattutto scaricare tutta questa roba (sono 80GB di dati!). In questo modo avete tutto già pronto in men che non si dica.

The Art of Arrival

A ME QUESTA nuova campagna di comunicazione di All Nippon Airways (ANA), piace molto. Qui ci sono anche altri video.

16.9.08

Uno sfortunato concorso di problemi diversi

PATRICK SMITH, CHE con la sua rubrica su Salon Ask the Pilot (e il libro tradotto in Italia da Fusi Orari di Internazionale, dove Smith scrive), ha sempre sostenuto che gli incidenti aerei sono solitamente frutto di una serie sfortunata di eventi concorrenti. Pare che l'idea sia confermata per quanto riguarda il volo di Spanair.

MADRID, Sept 16 (Reuters) - A failure in the cockpit alert system contributed to the crash of a Spanair jet at Madrid airport last month which killed 154 people, El Pais newspaper reported on Tuesday, citing preliminary investigation results.

The alert system failed to warn pilots that wing flaps had not extended correctly as the McDonell Douglas jet accelerated along the runway on Aug. 20, the report said, according to El Pais, which said the plane also had overheating in a temperature gauge.

Ps: tra l'altro, da leggere la rubrica di Smith di questa settimana, sul primo ufficiale donna e Sikh.

14.9.08

È Garry B. Trudeau

QUINDI, COME OGNI domenica, è il momento di Doonesbury, che questa settimana si preoccupa del dopo-Bush e dei possibili problemi di Cheney e compagnia danzante...

David Foster Wallace

È STATO UNO choc, lo ammetto. Ma DFW è morto. Si è impiccato venerdì nella sua casa: lo ha trovato la moglie rientrando verso le 21.30. Non so cosa dire: il talento per la scrittura e la creatività di questo scrittore di 46 anni, che è passato più volte anche tra le righe di questo Posto, era a mio avviso immenso. Temo lo fosse anche il suo lato oscuro, però. Che - se le cronache sono corrette - venerdì l'ha inghiottito.

11.9.08

11 settembre

INSOMMA, POI UNO preso dalla foga della quotidianità non ci fa più tanto caso. Perché ci sono altri problemi, congiunturali o meno. Perché c'è la crisi, il riscaldamento globale, il problema di Alitalia, l'elezione del nuovo Re del mondo. Ma insomma, se avete cinque minuti, pensateci: oggi è uno dei pochi giorni della vostra vita in cui sapete cosa stavate facendo sette anni fa. E in cui lo sanno anche tutti gli altri.

I quattro voli.
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Qui le foto.

10.9.08

La teoria del complotto

DICE CHE LA storia che la magrezza di Steve Jobs sia perché sta per tirare le cuoia sia tutta una montatura, orchestrata da un fondo d'investimento che voleva speculare sul titolo dell'azienda. E a dirlo, è proprio Steve Jobs...

Money Quote: In effetti, anche se è vero che i primi dubbi sulla salute di Jobs sono sorti poco dopo la WWDC quando in molti avevano notato il fatto che il Ceo appariva estremamente magro, il proliferare delle indiscrezioni si era scatenato a fine luglio, quando il New York Post aveva riportato le opinioni "preoccupate" di alcuni anonimi operatori di Wall Street che sostenevano di avere informazioni su uno stato di salute per nulla buono, lasciando intendere che il tumore al pancreas per il quale Jobs era stato operato anni fa, aveva fatto la sua sgradita ricomparsa. Nonostante il Post non sia un esempio di giornalismo britannico vecchio stampo né sia noto per avere come punto prioritario la solidità delle proprie fonti, sorprendentemente la notizia era stata ripresa, senza alcun approfondimento o precisazione, da Reuters. Immediatamente dall'agenzia la notizia era rimbalzata sui giornali internazionali che, anche questi in gran parte senza approfondire la materia si erano buttati sul boccone appetitoso che galleggiava sul mare delle notizie di iPhone, il tutto con risultati che, dal punto di vista giornalistico, risultavano non si sa se più imbarazzanti o sconsolanti.

Nessuno, ad esempio, ha ripreso l'opinione di medici molto affermati che ipotizzavano come il dimagrimento potesse essere la conseguenza cronica dell'operazione di asportazione del tumore al pancreas per la quale era stata eseguita la cosiddetta "procedura di Whipple" che, appunto, porta ad una riduzione di peso e ad improvvisi dimagrimenti, questo senza che ci siano rischi di vita.

7.9.08

5.9.08

Il più grande battitore di tutti i tempi

LA STORIA DI Sir Donald Bradman, l'australiano che ha ottenuto il più importante risultato di tutti gli sport basati su una o più palle (analizzandoli comparativamente, of course). Su Wikipedia.

Money Quote: Among Nelson Mandela's first words when he was released from Robben Island after 27 years were: "Is Don Bradman still alive?"

2.9.08

Mr. Voiceovers adieu

SE AVETE MAI visto un trailer americano di un film, allora avete anche sentito la sua profonda e impostata voce. Da adesso però non la sentirete più: Don LaFontaine si è spento a 68 anni. Lascia una eredità di 5mila trailer e 350mila doppiaggi a spot pubblicitari.