SEGUIRANNO LA STRADA di Napster, probabilmente. I resistenti di Pirate Bay, che dalle nostre parti vengono considerati come il caviale rosso che più rosso non si può, vendono a Global Gaming Factory X AB per 7,7 milioni di dollari. E si lanciano nel mercato commerciale, dopo aver provato a mordere anche quello di YouTube.
Proprio come Napster, forse non erano comunisti...
30.6.09
Fuori onda
DITEMI CHE VENTOLA-Straniero è un format. Vi prego. Ditemelo.
29.6.09
Mal di pancia
A ME AVEVA stupito a suo tempo il fatto che tutti la citassero per uno straordinario discorso di cui, però, nessuno nel merito riprendeva niente. Un po' come quelle straordinarie parole di Forrest Gump davanti al Campidoglio che nessuno ha sentito perché per qualche momento si erano guastati i microfoni. Lì per lì avevo addirittura pensato che si trattasse di un gioco, di quelli tipo "se vuoi trovarlo, clicca su questo link", inventandosi il coniglio bianco da inseguire.
Adesso, percepisco dei mal di pancia che aumentano qua e là in rete intorno a Debora Serracchiani.
Money Quote: Non un messia, dunque, ma un padre per le nuove (?) generazioni del PD, che in questo momento Debora simboleggia. Perché i cosiddetti giovani – assicura – «hanno solo bisogno che qualcuno gli dia una mano a crescere», per costruire quello che lei chiama un «partito adulto».
Poveri piccoli. Povero bimbo PD.
Adesso, percepisco dei mal di pancia che aumentano qua e là in rete intorno a Debora Serracchiani.
Money Quote: Non un messia, dunque, ma un padre per le nuove (?) generazioni del PD, che in questo momento Debora simboleggia. Perché i cosiddetti giovani – assicura – «hanno solo bisogno che qualcuno gli dia una mano a crescere», per costruire quello che lei chiama un «partito adulto».
Poveri piccoli. Povero bimbo PD.
Con gentile preghiera di pubblicazione
MI È APPENA arrivato un comunicato da parte di un'azienda leader di soluzioni per la gestione delle differenze inventariali. Io adesso cambio lavoro.
28.6.09
26.6.09
Piccole riflessioni - 1
MI È VENUTO in mente che probabilmente la mia generazione, di quelli cioè nati a cavallo tra gli anni sessanta e settanta, è rappresentata non dall'uso delle nuove tecnologie per noi quasi naturale o dal precariato imposto come sistema o dal disimpegno politico come vocazione. Invece, la mia è la generazione dei papponi: noi siamo i tizi che si muovono bene alle feste e agli aperitivi. quelli che noi procuriamo le donne (donne... beh) per le feste. I rappresentanti migliori, finiti in questi giorni sui quotidiani e i settimanali, sono tutti lì, tra la fine dei trenta e l'inizio dei quaranta. Che bel modo di essere ricordati. Dev'essere colpa del fatto che, intorno ai 15 anni, ci hanno propinato Drive In...
Mamma, mi sono venduta le uova
LA NUOVA POLITICA di Barack Obama per la ricerca sulle staminali, l'inverso delle posizioni di chiusura di George W. Bush, sta pagando. Per la precisione, sta pagando le donne che adesso a New York si possono vendere le uova: se con la crisi hai solo un lavoro precario, puoi sempre arrotondare così.
Money Quote: In an economy like the one we've got on our hands, however, the idea of women harvesting their eggs for a quick buck seems to raise some difficult moral questions. Especially now, I find it plausible that some women could be so desperate for money that they feel they have few other options and could later regret the decision. It also raises the question: are fetuses next?
Ps: sì, lo so. Le ovaie producono ovociti, i gameti femminili. Però non sottilizziamo troppo...
Money Quote: In an economy like the one we've got on our hands, however, the idea of women harvesting their eggs for a quick buck seems to raise some difficult moral questions. Especially now, I find it plausible that some women could be so desperate for money that they feel they have few other options and could later regret the decision. It also raises the question: are fetuses next?
Ps: sì, lo so. Le ovaie producono ovociti, i gameti femminili. Però non sottilizziamo troppo...
25.6.09
Doonesbury
VOCI NELLA NOTTE: il podcast ascoltabile anche via web di Laura Pasotti, Andrea Antonazzo e Francesco Matteuzzi della trasmissione Garage Ermetico. A questo giro, ospiti l'editore di Black Velvet, Omar Martini, che parla del suo primo volume dell'integrale cronologica di Garry B. Trudeau. Più, il vostro giovane autore nella sua veste di critico dei comics. Tanta roba, eh?
24.6.09
Ti ricordi la prima volta che ci siamo visti?
SONO A LONDRA per un paio di giorni e ieri sera, all'arrivo ad Heathrow, l'ho visto per la prima volta. L'Airbus A380 è davvero molto, molto grande. Ed ha anche una sua certa bellezza, devo ammetterlo...
23.6.09
Forse è perché sono daltonico
DA TEMPO SONO convinto che il verde sia perfettamente inutile. Non il colore, ma tutta questa battaglia ambientalista, che è sacrosanta e, al tempo stesso, perfettamente inutile. In parte è un buon business per chi ci si è tuffato dentro, in parte è uno psicodramma collettivo, un lavaggio di coscienze, anzi un allenamento contro i mulini a vento del nostro inconscio. Lo dico perché sono convinto che quel che stiamo facendo per l'ambiente nella migliore e più ingenua delle ipotesi sia solo un palliativo. Per incidere e far sì che l'ambiente recuperi davvero dovremmo cambiare tutti (cinesi compresi) radicalmente stile di vita. E per radicalmente intendo che dovremmo andare tutti a vivere nelle fattorie, smaltendo le automobili, spegnendo l'aria condizionata, chiudendo le fabbriche, e smettendo di avere figli per almeno quarant'anni.
La cosa ovviamente non succederà. Anche perché ci si deve confrontare con sondaggi come questo:
Money Quote: A new national survey released today, one of four annual surveys conducted by The Shelton Group, finds most Americans are trying to buy more green products, but not at the expense of convenience or comfort. And most Americans wouldn’t give up their iPod, microwave oven, air conditioning, cell phone or computer, even if they thought it harmed the environment.
The survey, which polled 1,006 consumers across the country, found 60 percent of Americans are looking for greener products. However, given a choice between their comfort, convenience or the environment, 38 percent of respondents said they'd choose their convenience, 35 percent said they'd choose comfort and 26 percent said they'd choose the environment, the survey found.
La cosa ovviamente non succederà. Anche perché ci si deve confrontare con sondaggi come questo:
Money Quote: A new national survey released today, one of four annual surveys conducted by The Shelton Group, finds most Americans are trying to buy more green products, but not at the expense of convenience or comfort. And most Americans wouldn’t give up their iPod, microwave oven, air conditioning, cell phone or computer, even if they thought it harmed the environment.
The survey, which polled 1,006 consumers across the country, found 60 percent of Americans are looking for greener products. However, given a choice between their comfort, convenience or the environment, 38 percent of respondents said they'd choose their convenience, 35 percent said they'd choose comfort and 26 percent said they'd choose the environment, the survey found.
22.6.09
Cattiva reputazione
ESCE IL NUOVO modello di Toyota Prius, che la sezione business del Washington Post un po' entusiasticamente definisce "un'icona ecologica". Eccessivo ma soprattutto, impreciso. Tanto che arriva una risentita e documentata lettera al direttore (le peggiori) che puntualizza: altro che verde, la Prius è un'auto che inquina parecchio. Tutta colpa delle batterie al nickel metal-idrato: una Prius costa 2,87 dollari a miglio per tutta la durata della sua vita, un H3 Hummer 2,07. E a fine vita bisogna pure smaltire le batterie...
Money Quote: The June 9 Business article "Toyota Wants New Prius to Be America's Next Top Model" called the Prius an "eco-icon" and said that it has allowed Americans to "advertise their eco-correctness." A Toyota spokesman was quoted as saying that many Prius buyers want to "make an environmental statement."
The Prius's reputation as a "green" car is completely undeserved. The culprit is its nickel metal hydride battery.
The nickel is mined in Sudbury, Ontario, and smelted nearby, doing damage to the local environment. The smelted nickel is shipped to Wales, where it is refined. Then it is sent to China to be made into nickel foam. Then it goes to Japan, where it is made into a battery. Then it goes into cars, some of which are shipped to the United States and some of which go to Europe. All of that seaborne transport consumes a lot of fossil fuel.
CNW Marketing rates cars on the combined energy needed "to plan, build, sell, drive and dispose of a vehicle from initial concept to scrappage." A Prius costs $2.87 per lifetime mile. By comparison, an H3 Hummer costs $2.07 per lifetime mile. Then there will be the problem of disposing of the used batteries.
This is not a "green" car; it is a "brown" one.
JAMES CLIVIE GOODWIN
Fairfax
Money Quote: The June 9 Business article "Toyota Wants New Prius to Be America's Next Top Model" called the Prius an "eco-icon" and said that it has allowed Americans to "advertise their eco-correctness." A Toyota spokesman was quoted as saying that many Prius buyers want to "make an environmental statement."
The Prius's reputation as a "green" car is completely undeserved. The culprit is its nickel metal hydride battery.
The nickel is mined in Sudbury, Ontario, and smelted nearby, doing damage to the local environment. The smelted nickel is shipped to Wales, where it is refined. Then it is sent to China to be made into nickel foam. Then it goes to Japan, where it is made into a battery. Then it goes into cars, some of which are shipped to the United States and some of which go to Europe. All of that seaborne transport consumes a lot of fossil fuel.
CNW Marketing rates cars on the combined energy needed "to plan, build, sell, drive and dispose of a vehicle from initial concept to scrappage." A Prius costs $2.87 per lifetime mile. By comparison, an H3 Hummer costs $2.07 per lifetime mile. Then there will be the problem of disposing of the used batteries.
This is not a "green" car; it is a "brown" one.
JAMES CLIVIE GOODWIN
Fairfax
My MacBook
IL MIO MACBOOK ha 13 pollici e non è "pro", ma mi piace un casino lo stesso. Come illustrato in questo filmatino...
21.6.09
Oops... Sorry, that was kind of a long introduction
20.6.09
I've got cars to move, people
BARACK OBAMA SI concede un altra serata brillante durante il 65mo Radio and Television Correspondents Association Dinner con un discorso che sembra scritto da Tina Fey. Questo aspetto del nuovo presidente degli Usa comincia ad essere degno di nota e andrebbe analizzato, non solo se ci si occupa di sociologia della comunicazione.
Ah, per quelli che si vogliono sfiziare: andate a sentire il finale della seconda parte, quando Obama ridiventa serio (minuto 5:47) e ringrazia la stampa per il suo lavoro, che è report the news as it happens and the history as its made. Stessa posizione verso la stampa (professionale e volontaria) e la sua utilità che esprime sovente (anche di recente) il nostro presidente del consiglio. No?
Ah, per quelli che si vogliono sfiziare: andate a sentire il finale della seconda parte, quando Obama ridiventa serio (minuto 5:47) e ringrazia la stampa per il suo lavoro, che è report the news as it happens and the history as its made. Stessa posizione verso la stampa (professionale e volontaria) e la sua utilità che esprime sovente (anche di recente) il nostro presidente del consiglio. No?
19.6.09
Ignobili accuse
CHE COSA VERGOGNOSA: come si faranno a pubblicare tali falsità? E in Gran Bretagna, poi. Sul Times, infine! Mah! Tutta colpa di Murdoch, secondo me...
Money Quote: A showgirl who claims that she and other women were paid to attend Silvio Berlusconi’s private parties said yesterday that she had pictures showing her with the Italian Prime Minister in his bedroom.
Patrizia D’Addario, a former model and escort girl, said that she had given prosecutors audio tapes but also had secretly recorded video footage of her encounters in the Prime Minister’s Rome residence.
Ms D’Addario, 42, who was yesterday described by a senior government figure as a high-class prostitute, said that the footage showed her standing in front of a mirror. A bedroom with a framed photograph of Veronica Lario, Mr Berlusconi’s estranged wife, was in view. She said she had made the recordings “so that nobody could deny I had been there”.
Money Quote: A showgirl who claims that she and other women were paid to attend Silvio Berlusconi’s private parties said yesterday that she had pictures showing her with the Italian Prime Minister in his bedroom.
Patrizia D’Addario, a former model and escort girl, said that she had given prosecutors audio tapes but also had secretly recorded video footage of her encounters in the Prime Minister’s Rome residence.
Ms D’Addario, 42, who was yesterday described by a senior government figure as a high-class prostitute, said that the footage showed her standing in front of a mirror. A bedroom with a framed photograph of Veronica Lario, Mr Berlusconi’s estranged wife, was in view. She said she had made the recordings “so that nobody could deny I had been there”.
In due parole...
STAVO CHIACCHIERANDO SERENAMENTE via mail con un mio amico. Le solite cose: lavoro, famiglia, figli, politica, Berlusconi, opposizione, elezioni, etc. Quelle piccole cose che messe tutte insieme chiamiamo vita, insomma. E lui a un tratto mi fulmina con questo:
...resta un punto di fondo (quello per cui per inciso due domeniche fa stavo per dare il voto ai radicali): noi viviamo in un paese in cui porca troia non si può fare niente che sia anche solo lontanamente progressista sui temi sociali ed etici perchè sembriamo una teocrazia islamica, tutti i politici parlano di famiglia e di dio, e poi invece vanno a troie e si strafanno di coca.... poi ci fanno stare attaccati 20 anni a un tubo oppure ci vogliono tre (3) anni per divorziare, oppure devi buttare i semi nel cesso, oppure se convivi non puoi passarti la pensione.
Ma andate affanculo
...resta un punto di fondo (quello per cui per inciso due domeniche fa stavo per dare il voto ai radicali): noi viviamo in un paese in cui porca troia non si può fare niente che sia anche solo lontanamente progressista sui temi sociali ed etici perchè sembriamo una teocrazia islamica, tutti i politici parlano di famiglia e di dio, e poi invece vanno a troie e si strafanno di coca.... poi ci fanno stare attaccati 20 anni a un tubo oppure ci vogliono tre (3) anni per divorziare, oppure devi buttare i semi nel cesso, oppure se convivi non puoi passarti la pensione.
Ma andate affanculo
18.6.09
Fusi Orari
SE SIETE IN cerca dell'ora esatta nel vostro o in qualsiasi altro fuso orario, basta che sappiate a quale città fare riferimento e potete chiederlo a Google.
"Florence time"
"Florence time"
17.6.09
#iranelection
I CONSIGLI PER la cyber-protesta via Twitter in Iran
16.6.09
Piccinino piccinò
PECCATO, PERCHÈ PER una breve stagione sembrava giornalismo vero, cazzuto, d'inchiesta. Addirittura, era stato uno dei protagonisti con Alexander Stille di un documentario-denuncia della Pbs americana sull'Italia del Berlusconi 2 e di chi resisteva allo sfascio. Invece, ci pare che sia solo uno piccinino piccinò, che lo fa di mestiere e a fini di lucro.
Money quote: Bugiardo e falso, Travaglio attribuisce a Daria Bignardi il taglio dell’intervista, che sa essere stata una scelta del direttore di RaiDue, ovvero del suo stesso direttore di Anno Zero, che Travaglio non ha il fegato nemmeno di citare. Bugiardo falso e stupido, Travaglio ritiene che Daria Bignardi abbia trovato una “scusa” per tagliare un’intervista che aveva scelto di fare lei stessa. Bugiardo e falso e vile, Travaglio si inventa che Daria Bignardi abbia “giurato” che l’intervista sarebbe stata trasmessa nell’ultima puntata: e anche in questo dirotta dove gli è più facile le accuse che ha paura di fare ad Antonio Marano, anche perché Marano lo prenderebbe a ceffoni visto che simile promessa non l’ha mai fatta nemmeno lui.
Money quote: Bugiardo e falso, Travaglio attribuisce a Daria Bignardi il taglio dell’intervista, che sa essere stata una scelta del direttore di RaiDue, ovvero del suo stesso direttore di Anno Zero, che Travaglio non ha il fegato nemmeno di citare. Bugiardo falso e stupido, Travaglio ritiene che Daria Bignardi abbia trovato una “scusa” per tagliare un’intervista che aveva scelto di fare lei stessa. Bugiardo e falso e vile, Travaglio si inventa che Daria Bignardi abbia “giurato” che l’intervista sarebbe stata trasmessa nell’ultima puntata: e anche in questo dirotta dove gli è più facile le accuse che ha paura di fare ad Antonio Marano, anche perché Marano lo prenderebbe a ceffoni visto che simile promessa non l’ha mai fatta nemmeno lui.
15.6.09
Però li voglio vedere a Ferragosto...
SONO GIOVANI, SONO bravi e secondo me insieme si divertono anche un casino. Pre-requisito quest'ultimo per un'ora più che piacevole con Kondor, il Condor con la cappa, la trasmissione radiofonica estiva condotta dalla brava Cinzia Spanò e dal mitico Gianluca Neri, su testi degli stessi con la deliziosa Ilaria Mazzarotta. Su Radio 2, tutti i giorni dal lunedì e venerdì, da oggi fino al 4 settembre, quando torna il Condor "originale". Io non me li perderei...
14.6.09
Where in the World is Carmen Sandiego?
IL MONDO SI divide tra leader e follower, tra chi detta il passo e chi segue la marcia. Il Guardian evidentemente ritiene di essere nella prima metà, e mette online una straordinaria "google-mappa" aggiornata in tempo più o meno reale di dove si trovino i suoi inviati e corrispondenti, con tanto di foto dei vari giornalisti e il link all'ultimo pezzo che hanno scritto.
Propongo che venga fatta anche da noi una cosa del genere, iniziando con i dipendenti delle testate giornalistiche Rai (quella regionale è la più grande in Italia, con più di mille professionisti a contratto). Mi interesserebbe sia la collocazione geografica che l'ultimo servizio a cui hanno lavorato (possibilmente con la data)...
Grazie a Luca
Propongo che venga fatta anche da noi una cosa del genere, iniziando con i dipendenti delle testate giornalistiche Rai (quella regionale è la più grande in Italia, con più di mille professionisti a contratto). Mi interesserebbe sia la collocazione geografica che l'ultimo servizio a cui hanno lavorato (possibilmente con la data)...
Grazie a Luca
13.6.09
Digital "addition"
UNA CONSIDERAZIONE PRELIMINARE: l'esistenza di connessioni Internet Wi-Fi abbondanti e gratuite negli Usa è una leggenda metropolitana, paragonabile alle credenze sugli unicorni, i vampiri e i fin troppo reclamizzati hot-spot di Telecom Italia dalle nostre parti ("Sono 10mila, sono ovunque!").
Ebbene, se vi trovate a passare da Filadelfia durante il fine settimana, può convenire prendere il treno e arrivare all'aeroporto, perché sabato e domenica il Wi-Fi di AT&T è gratuito per tutti. Durante la settimana, invece, pagano tutti tranne che gli studenti, che comunque è già qualcosa...
(Ps: indovinate dove sono e come ho fatto a mettere online questo post...)
(Pps: piccoline ma belle le mini-mostre e la galleria di poster dei film girati in città... mica pochi, tra l'altro!)
Ebbene, se vi trovate a passare da Filadelfia durante il fine settimana, può convenire prendere il treno e arrivare all'aeroporto, perché sabato e domenica il Wi-Fi di AT&T è gratuito per tutti. Durante la settimana, invece, pagano tutti tranne che gli studenti, che comunque è già qualcosa...
(Ps: indovinate dove sono e come ho fatto a mettere online questo post...)
(Pps: piccoline ma belle le mini-mostre e la galleria di poster dei film girati in città... mica pochi, tra l'altro!)
Meet, Eat and Tweet
IN INDIA UN ministro ha scoperto Twitter, e gli Usa sono invidiosi perché i loro politici ancora non ci sono arrivati...
Money Tweets:
Have given 13 interviews in 3 languages and 2 more TV shows pending. A little overwhelmed by the media scum.
3:31 PM May 19th from TwitterBerry
Scrum. I meant, scrum.
3:32 PM May 19th from TwitterBerry
@renuka book will be published in 2010. A collection of my tweets. Tentative title: "Meet, Eat and Tweet: Using Twitter to Keep the Public Tharoorly Uninformed."
9:35 PM Jun 5th from TwitterBerry
Money Tweets:
Have given 13 interviews in 3 languages and 2 more TV shows pending. A little overwhelmed by the media scum.
3:31 PM May 19th from TwitterBerry
Scrum. I meant, scrum.
3:32 PM May 19th from TwitterBerry
@renuka book will be published in 2010. A collection of my tweets. Tentative title: "Meet, Eat and Tweet: Using Twitter to Keep the Public Tharoorly Uninformed."
9:35 PM Jun 5th from TwitterBerry
12.6.09
The Big Switch
QUI NEGLI USA, senza che si facciano tante storie, oggi (venerdì) c'è lo switch al digitale terrestre. Forse perché il presidente della locale unione di stati non è anche proprietario di Cbs, Fox e Nbc.
Tre milioni di americani non sono ancora pronti allo switch, ma Obama non farà un altro rinvio (a suo tempo aveva rinviato perché erano finiti i coupon statali da 40 dollari per comprare i decoder). Le trasmissioni analogiche, come fari nella notte, rimarranno solo sotto forma di monoscopio con una scritta che segnala agli abitanti delle montagne più remote e agli alieni di pianeti lontani che devono dotarsi di decoder se vogliono vedere ancora la tivù.
Ah, siccome il digitale terrestre non è tutto uguale, ovviamente lo standard scelto da queste parti non è compatibile al 100% con quello pulcioso nostrano, a quanto pare nato solo per favorire alcuni produttori locali di decoder e la vendita di card prepagate. Ma con il resto del pianeta sì, però...
Tre milioni di americani non sono ancora pronti allo switch, ma Obama non farà un altro rinvio (a suo tempo aveva rinviato perché erano finiti i coupon statali da 40 dollari per comprare i decoder). Le trasmissioni analogiche, come fari nella notte, rimarranno solo sotto forma di monoscopio con una scritta che segnala agli abitanti delle montagne più remote e agli alieni di pianeti lontani che devono dotarsi di decoder se vogliono vedere ancora la tivù.
Ah, siccome il digitale terrestre non è tutto uguale, ovviamente lo standard scelto da queste parti non è compatibile al 100% con quello pulcioso nostrano, a quanto pare nato solo per favorire alcuni produttori locali di decoder e la vendita di card prepagate. Ma con il resto del pianeta sì, però...
11.6.09
A Pilgrimage in Mission District
Dove si parla di: Mission District, 826 Valencia, McSweeney, The Believer, commessi barbuti e giocherelloni, negozi di pirati, la città di Milano, la potente rete delle reti, biglietti aerei, David Eggers, Gap, Old Navy e ragazzini di meno di 12 anni
IERI HO INCONTRATO David Eggers. Dall'hotel in centro sono andato a piedi fino a Valencia Street, che traversa come una staffilata il cuore di Mission district, uno dei più bei quartieri di San Francisco subito proprio poco prima di Castro, e mi sono fatto un giro dentro il suo negozio di pirati al civico 826, mentre nel retrobottega andavano avanti incontri di serio lavoro creativo dei giovani scrittori in erba e dei redattori volontari che incidentalmente scrivono anche per McSweeney e The Believer. Poi, mi sono messo a giocare con il giovane commesso barbuto e giocherellone. Ed è molto giocherellone, perché nel negozio dei pirati di 826 Valencia ci sono buon umore e sorrisi per tutti, non come dalle nostre parti dove si passa il tempo a ringhiare ai nemici e dire cattiverie su di loro con gli amici.
Gli ho spiegato, mentre stavo per pagare una mazzetta di numeri arretrati di The Believer, che sono italiano, venuto apposta da Milano per venerare il mensile. Il tutto nella speranza di raccattare uno sconto, anche misero. E lui ha subito spiegato che era appena andato via senza nessuno sconto un altro tizio che era venuto proprio da Milano. Al che ho ribattuto che in Italia la loro fantastica rivista letteraria di cui sono appassionato cultore non si trova neanche a pagarla tanto oro quanto pesa. E meno male, ho rimuginato fra me e me. Lui allora mi ha chiesto come facessi a sapere della sua esistenza, visto che si tratta di un bene non solo prezioso ma addirittura sconosciuto. Al che gli ho risposto che anche in certe zone d'Italia arriva con segnale abbastanza forte e chiaro quella cosa nuova che chiamano "la potente rete delle reti". Lui a quel punto si è messo a ridere ed ha aggiunto che potevo sempre abbonarmi, per il futuro, anziché venire in aereo tutti i mesi a comprare il numero nuovo, anche se le visite fanno sempre simpatia e buon umore. Io ho concordato che il vero problema non erano tanto gli otto dollari della rivista e gli eventuali sconti, quanto i mille del volo intercontinentale: magari poteva mettere una buona parola lui per uno sconto sul biglietto aereo. Siamo scoppiati di nuovo a ridere tutti e due, e ho capito che sarebbe potuta nascere una bella amicizia, con il commesso barbuto e giocherellone. Ma niente sconto, però.
Proprio allora, già pronto per una spettacolare anticlimax, è comparso dal retrobottega-creativo, vestito con pantaloni Dockers e camicia a maniche corte vintage, il buon David Eggers, che si è guardato intorno e ha detto con voce rilassata "vado un attimo fuori a fare delle commissioni, torno tra un'ora"; e così ha fatto, uscendo come un lampo dal negozio dei pirati, mentre in tre o quattro si fiondavano per riferirgli messaggi di gente che è passata, gente che ha telefonato, che ha scritto email o che stava per arrivare.
Il resto, compreso i trucchi più segreti dei pirati, il forte odore di legno lustrato dai mozzi, gli scheletri ballerini, le bottigliette piene di liquidi inimmaginabili e irraccontabili, un ragazzino di nove anni con gli occhi sgranati e felici (non ho figli, ma se ne avessi con meno di 12 anni li porterei tutti là, magari anche per lasciarglieli), e alcune altre cose che preferisco non accennare neanche, me lo tengo tutte per me.
Avevo infatti pensato: adesso vado, conosco David Eggers, gli piazzo una intervista-pippone delle mie, perché tanto a un giornalista straniero in trasferta non gli si dice mai di no (se non altro perché poi leva fisiologicamente il disturbo), mi faccio rispiegare cose che già so annoiandomi e poi faccio la figura dell'ignorante ignorando bellamente cose che uno prima di una intervista dovrebbe prepararsi e sapere sulla persona che sta per intervistare; e poi, questa benedetta intervista, la piazzo a qualche periodico intellettualoide, così ci guadagno pure dei soldi: quanto basta a ripagarmi delle visite a Gap e Old Navy che ho fatto stamani.
Poi ho guardato il ragazzino saltare tutto emozionato accanto alla madre prima di aprire una botola sul pavimento con chissà quale misteriosa trappola dei pirati ad attenderlo, e ho pensato: ma The Believer e 826 Valencia mi interessano per lavoro o mi piacciono? Siccome ogni viaggio e ogni incontro sono fondamentalmente un viaggio e un incontro con se stessi, dato che non vado a vendermi nessuna intervista penso che capirete da soli qual è la risposta alla domanda. Eppoi, Eggers è uno con la faccia simpatica di chi sorride perché si sta divertendo...
IERI HO INCONTRATO David Eggers. Dall'hotel in centro sono andato a piedi fino a Valencia Street, che traversa come una staffilata il cuore di Mission district, uno dei più bei quartieri di San Francisco subito proprio poco prima di Castro, e mi sono fatto un giro dentro il suo negozio di pirati al civico 826, mentre nel retrobottega andavano avanti incontri di serio lavoro creativo dei giovani scrittori in erba e dei redattori volontari che incidentalmente scrivono anche per McSweeney e The Believer. Poi, mi sono messo a giocare con il giovane commesso barbuto e giocherellone. Ed è molto giocherellone, perché nel negozio dei pirati di 826 Valencia ci sono buon umore e sorrisi per tutti, non come dalle nostre parti dove si passa il tempo a ringhiare ai nemici e dire cattiverie su di loro con gli amici.
Gli ho spiegato, mentre stavo per pagare una mazzetta di numeri arretrati di The Believer, che sono italiano, venuto apposta da Milano per venerare il mensile. Il tutto nella speranza di raccattare uno sconto, anche misero. E lui ha subito spiegato che era appena andato via senza nessuno sconto un altro tizio che era venuto proprio da Milano. Al che ho ribattuto che in Italia la loro fantastica rivista letteraria di cui sono appassionato cultore non si trova neanche a pagarla tanto oro quanto pesa. E meno male, ho rimuginato fra me e me. Lui allora mi ha chiesto come facessi a sapere della sua esistenza, visto che si tratta di un bene non solo prezioso ma addirittura sconosciuto. Al che gli ho risposto che anche in certe zone d'Italia arriva con segnale abbastanza forte e chiaro quella cosa nuova che chiamano "la potente rete delle reti". Lui a quel punto si è messo a ridere ed ha aggiunto che potevo sempre abbonarmi, per il futuro, anziché venire in aereo tutti i mesi a comprare il numero nuovo, anche se le visite fanno sempre simpatia e buon umore. Io ho concordato che il vero problema non erano tanto gli otto dollari della rivista e gli eventuali sconti, quanto i mille del volo intercontinentale: magari poteva mettere una buona parola lui per uno sconto sul biglietto aereo. Siamo scoppiati di nuovo a ridere tutti e due, e ho capito che sarebbe potuta nascere una bella amicizia, con il commesso barbuto e giocherellone. Ma niente sconto, però.
Proprio allora, già pronto per una spettacolare anticlimax, è comparso dal retrobottega-creativo, vestito con pantaloni Dockers e camicia a maniche corte vintage, il buon David Eggers, che si è guardato intorno e ha detto con voce rilassata "vado un attimo fuori a fare delle commissioni, torno tra un'ora"; e così ha fatto, uscendo come un lampo dal negozio dei pirati, mentre in tre o quattro si fiondavano per riferirgli messaggi di gente che è passata, gente che ha telefonato, che ha scritto email o che stava per arrivare.
Il resto, compreso i trucchi più segreti dei pirati, il forte odore di legno lustrato dai mozzi, gli scheletri ballerini, le bottigliette piene di liquidi inimmaginabili e irraccontabili, un ragazzino di nove anni con gli occhi sgranati e felici (non ho figli, ma se ne avessi con meno di 12 anni li porterei tutti là, magari anche per lasciarglieli), e alcune altre cose che preferisco non accennare neanche, me lo tengo tutte per me.
Avevo infatti pensato: adesso vado, conosco David Eggers, gli piazzo una intervista-pippone delle mie, perché tanto a un giornalista straniero in trasferta non gli si dice mai di no (se non altro perché poi leva fisiologicamente il disturbo), mi faccio rispiegare cose che già so annoiandomi e poi faccio la figura dell'ignorante ignorando bellamente cose che uno prima di una intervista dovrebbe prepararsi e sapere sulla persona che sta per intervistare; e poi, questa benedetta intervista, la piazzo a qualche periodico intellettualoide, così ci guadagno pure dei soldi: quanto basta a ripagarmi delle visite a Gap e Old Navy che ho fatto stamani.
Poi ho guardato il ragazzino saltare tutto emozionato accanto alla madre prima di aprire una botola sul pavimento con chissà quale misteriosa trappola dei pirati ad attenderlo, e ho pensato: ma The Believer e 826 Valencia mi interessano per lavoro o mi piacciono? Siccome ogni viaggio e ogni incontro sono fondamentalmente un viaggio e un incontro con se stessi, dato che non vado a vendermi nessuna intervista penso che capirete da soli qual è la risposta alla domanda. Eppoi, Eggers è uno con la faccia simpatica di chi sorride perché si sta divertendo...
We all live in a Green-Land
NEGLI USA A quanto pare la mossa di buttarsi sul verde e sull'ecologico ha senso sia per far sopravvivere il pianeta sia per dare una bella spinta all'economia nazionale. Il numero degli occupati creati da questo settore delle energie pulite sarebbe il doppio rispetto alle economie tradizionali. Ne parla il Guardian sulla base di una ricerca che analizza gli ultimi dieci anni.
Money Quote: The report by the Pew Charitable Trusts provides the first hard evidence of jobs created by the rising demand for environmentally friendly services, and in the new clean energy sectors like wind and solar.
It said such jobs grew at a rate of 9.1% from 1998-2007, easily outstripping job growth in traditional areas of the economy, which was 3.7%.
Money Quote: The report by the Pew Charitable Trusts provides the first hard evidence of jobs created by the rising demand for environmentally friendly services, and in the new clean energy sectors like wind and solar.
It said such jobs grew at a rate of 9.1% from 1998-2007, easily outstripping job growth in traditional areas of the economy, which was 3.7%.
10.6.09
Apple prepara il Kindle killer?
NON SO SE ci avete fatto caso, ma con gli aggiustamenti dei prezzi e prodotti nella linea dei portatili, Apple sta in pratica facendo posto a qualcosa che ancora non c'è, ma che potrebbe arrivare a cavallo dell'estate o subito dopo. Tra gli iPhone e iPod touch da una parte e i MacBook di policarbonato e i MacBook Pro da 13 pollici dall'altra, infatti (senza contare la versione più economica dei MacBook Air), adesso c'è un "buco", che potrebbe essere occupato da un apparecchio con caratteristiche particolari.
Un grosso iPod, dotato di App Store (e quindi "chiuso", cioè non si può installare niente in maniera autonoma), che faccia da tablet-netbook, con schermo tutto touch e prestazioni di batteria a metà fra un iPod e un portatile. Il tutto per avere email e web sempre a portata di mano, con musica e video a manetta. A poco più di 600 dollari. Questa, perlomeno, è l'idea che gira intorno al Moscone Center, tra gli sviluppatori...
Un grosso iPod, dotato di App Store (e quindi "chiuso", cioè non si può installare niente in maniera autonoma), che faccia da tablet-netbook, con schermo tutto touch e prestazioni di batteria a metà fra un iPod e un portatile. Il tutto per avere email e web sempre a portata di mano, con musica e video a manetta. A poco più di 600 dollari. Questa, perlomeno, è l'idea che gira intorno al Moscone Center, tra gli sviluppatori...
9.6.09
Negli Usa è l'era del MiFi
VERIZON CI STA riuscendo: più che con il Pam Pre, con il MiFi, cioè uno scatolino che si collega a Internet via telefonica (come le nostre chiavette Usb) ma poi ridistribuisce la connessione via WiFi nel raggio di qualche metro, con protezione di password e tutto il resto. Ideale per viaggi in auto, ma anche per poterlo usare con il telefono e mille altri apparecchi "embedded" in modalità WiFi (avete presente il concetto di wearable computer?). La recensione del Wall Street Journal è positiva e continuo a incontrare gente, qui a San Francisco, che lo usa (ma a dire il vero SF non fa tanto testo...).
Una nota divertente: con la legislazione attuale sull'uso del WiFi in luoghi pubblici o aperti al pubblico, da noi uno scatolino del genere non sarebbe possibile.
Money Quote: The MiFi brings in the Internet using Verizon's 3G network and creates a Wi-Fi zone that can be reached from up to 50 feet away, even through thick hotel walls. Its connection can be used by up to five devices at once. At one point, I had a Lenovo ThinkPad, Apple MacBook, iPhone, Palm Pre and iPod Touch simultaneously using the Web via the MiFi's connection. Although video playback stuttered under these busy conditions, other tasks did well. And with just three devices using the connection at once, the connection worked normally.
Una nota divertente: con la legislazione attuale sull'uso del WiFi in luoghi pubblici o aperti al pubblico, da noi uno scatolino del genere non sarebbe possibile.
Money Quote: The MiFi brings in the Internet using Verizon's 3G network and creates a Wi-Fi zone that can be reached from up to 50 feet away, even through thick hotel walls. Its connection can be used by up to five devices at once. At one point, I had a Lenovo ThinkPad, Apple MacBook, iPhone, Palm Pre and iPod Touch simultaneously using the Web via the MiFi's connection. Although video playback stuttered under these busy conditions, other tasks did well. And with just three devices using the connection at once, the connection worked normally.
8.6.09
Qual è la notizia?
TUTTI A SCRIVERE che la notizia è "Nuovo iPhone, ma non c'è Steve Jobs"". È vero, però per me la vera notizia è un'altra. Apple dice: siamo forti come non mai, anche senza Steve Jobs.
Hanno presentato di tutto: nuove versioni dei portatili, tecnologie software che bastano fino al 2010, nuovo iPhone, ribassi di prezzi da tutte le parti. Stanno offrendo alla loro legione di sviluppatori il mondo della telefonia mobile su un piatto d'argento. Non hanno mai creato una linea di prodotti compatta e sviluppata come adesso. Cosa potrebbero fare di più? Forse la notizia non è solo "Nuovo iPhone, ma non c'è Steve Jobs"
Hanno presentato di tutto: nuove versioni dei portatili, tecnologie software che bastano fino al 2010, nuovo iPhone, ribassi di prezzi da tutte le parti. Stanno offrendo alla loro legione di sviluppatori il mondo della telefonia mobile su un piatto d'argento. Non hanno mai creato una linea di prodotti compatta e sviluppata come adesso. Cosa potrebbero fare di più? Forse la notizia non è solo "Nuovo iPhone, ma non c'è Steve Jobs"
7.6.09
6.6.09
L'uomo mascherato torna in edicola
NELLE EDICOLE È sbarcato Phantom - L'uomo mascherato. A prezzi davvero popolari: il primo volume pubblicato da Eura Editoriale costa solo 3 euro, il 25 giugno esce il secondo.
Consigliato agli amanti del vecchio eroe creato da Lee Falk, che qui viene ripresentato nella sua veste intermedia (non sono le strip quotidiane di Lee, bensì quelle create da alcuni tra i migliori autori di entrambe le sponde dell'Oceano, in un discreto sforzo mimetico e filologico.
Consigliato agli amanti del vecchio eroe creato da Lee Falk, che qui viene ripresentato nella sua veste intermedia (non sono le strip quotidiane di Lee, bensì quelle create da alcuni tra i migliori autori di entrambe le sponde dell'Oceano, in un discreto sforzo mimetico e filologico.
5.6.09
It's almost time to go to San Francisco
SI AVVICINA LA WWDC, la conferenza mondiale degli sviluppatori di casa Apple. E c'è qualcosa nell'aria... Ve lo ricordate il primo spot per l'iPhone, a gennaio del 2007?
4.6.09
Let it Wii...
ARRIVANO I BEATLES su Rock Band. Gran festa a Los Angels per la presentazione del gioco. Qui la storia e qui sotto il reportage video. Il gioco arriva a settembre per Xbox 360, Ps3 e Wii.
Il gioco si chiama The Beatles Rockband, da prendere con la chitarra apposita...
Il gioco si chiama The Beatles Rockband, da prendere con la chitarra apposita...
3.6.09
Non parlarmi, non ti sento
ERA UN PO' di tempo che non incappavo in un bello scontro di civiltà costruito attorno alla totale mancanza di ironia e al fraintendimento più grossolano. Qui la strip incriminata.
Money Quote: New York, NY, June 1, 2009 ... The Anti-Defamation League (ADL) today released the text of a letter to cartoonist Garry Trudeau concerning his Doonesbury strip of May 31, 2009:
Dear Mr. Trudeau:
We agree with the numerous people who are contacting us that Sunday's Doonesbury misquotes the Bible, maligns Judaism, and promotes a Christian heresy, all within eight panels. It reinforces age-old stereotypes about Judaism that have been the cause of much suffering and pain over the centuries, and which have been rejected by a variety of Christian denominations over the last decades.
Jesus' concern in the Gospels is with money-changers, not money-lenders. The money-changers converted the coins of the Roman Empire into the currency accepted by the Jerusalem Temple, as money-changers today convert dollars into Euros. To speak of money-lenders harkens back the stereotype of Shylock, when Jews were forced by Christians to engage in usury.
Christian teaching is clear: the God of the Old Testament is the same God as the God of the New Testament. Doonesbury's Reverend Sloan is guilty of promoting anti-Jewish stereotypes and biblical illiteracy. He owes both Jews and Christians an apology.
The Anti-Defamation League, founded in 1913, is the world's leading organization fighting anti-Semitism through programs and services that counteract hatred, prejudice and bigotry.
Grazie a Matteo per la segnalazione
Money Quote: New York, NY, June 1, 2009 ... The Anti-Defamation League (ADL) today released the text of a letter to cartoonist Garry Trudeau concerning his Doonesbury strip of May 31, 2009:
Dear Mr. Trudeau:
We agree with the numerous people who are contacting us that Sunday's Doonesbury misquotes the Bible, maligns Judaism, and promotes a Christian heresy, all within eight panels. It reinforces age-old stereotypes about Judaism that have been the cause of much suffering and pain over the centuries, and which have been rejected by a variety of Christian denominations over the last decades.
Jesus' concern in the Gospels is with money-changers, not money-lenders. The money-changers converted the coins of the Roman Empire into the currency accepted by the Jerusalem Temple, as money-changers today convert dollars into Euros. To speak of money-lenders harkens back the stereotype of Shylock, when Jews were forced by Christians to engage in usury.
Christian teaching is clear: the God of the Old Testament is the same God as the God of the New Testament. Doonesbury's Reverend Sloan is guilty of promoting anti-Jewish stereotypes and biblical illiteracy. He owes both Jews and Christians an apology.
The Anti-Defamation League, founded in 1913, is the world's leading organization fighting anti-Semitism through programs and services that counteract hatred, prejudice and bigotry.
Grazie a Matteo per la segnalazione
2.6.09
Un mazzo di fiori tra le onde (aggiornato)
QUANDO GUARDI UN A330-200, la cosa che ti colpisce di più è il timone di coda. È molto grande, quasi sproporzionato, ma gradevole. Rende l'aereo divertente nelle sue proporzioni: la versione 200 è di quasi cinque metri più corta della 300 da cui deriva, e l'equilibrio fra ali con i due motori e la fusoliera è più fuggente e leggero di quella del fratello maggiore, A340, con quattro motori.
Poche settimane fa, la scusa di un volo da Amsterdam verso Seattle con uno dei numerosi A330-200 della Northwestern Airlines, mi aveva spinto a rivedere la storia di questo aereo. Giovane, deve ancora dare il meglio in termini di impatto sul mercato, anche se non ha certo "liquefatto" la concorrenza di Boeing e dei suoi 757 e 767.
Ieri ho passato il pomeriggio a seguire gli avvenimenti sulla repentina scomparsa dell'A330 di Air France, quello che passerà alla storia come "il volo AF 447", per il Sole 24 Ore e a cercare di nuovo dati e informazioni su questo tipo di aereo e sul modello smaterializzatosi in pieno Atlantico: il numero seicento della serie, immatricolato da Air France nel 2005 come F-GZCP.
Non ho mai avuto un attimo di tempo per fermarmi e ripensare agli A330 che ho incontrato e su cui ho volato negli anni. Le sensazioni sono state tante, diverse, contraddittorie. Mi è rimasta in particolare la voglia e il bisogno di una preghiera per i 228 che erano a bordo e adesso sono persi.
Scrive Air France: 216 passagers sont à bord : 126 hommes, 82 femmes, 7 enfants et un bébé. L’équipage est composé de 12 navigants : 3 navigants techniques et 9 navigants commerciaux.
NYTimes
Mattia mi segnala che Patrick Smith (Ask the Pilot, Salon), spiega ai profani alcuni concetti di base su questo tipo di incidente. E Slate su come si fanno le ricerche nell'oceano.
Quote: One final note on the lack of survivors ...
If the airplane hit the water after partially breaking up, or when it was in any way out of control, the chances for survival would have been nil. A ditching (water landing) seems unlikely, but that too would have presented little chance for a successful outcome. The exploits of Capt. Sully, perhaps the luckiest pilot in the world, left us spoiled. This was not the calmly flowing Hudson River in daylight. It was the storm-whipped open ocean, in darkness.
FlightGlobal fa il punto delle ricerche, dei ritrovamenti e del fatto che le norme internazionali lascino alla Francia (la bandiera del vettore caduto) la responsabilità di dirigere le ricerche. Molto chiara e ben fatta la cartina.
El Pais come al solito è incontenibile: la versione online ha delle infografiche a metà tra Focus e Wired più che un quotidiano. (Cliccando diventa leggibile).
Poche settimane fa, la scusa di un volo da Amsterdam verso Seattle con uno dei numerosi A330-200 della Northwestern Airlines, mi aveva spinto a rivedere la storia di questo aereo. Giovane, deve ancora dare il meglio in termini di impatto sul mercato, anche se non ha certo "liquefatto" la concorrenza di Boeing e dei suoi 757 e 767.
Ieri ho passato il pomeriggio a seguire gli avvenimenti sulla repentina scomparsa dell'A330 di Air France, quello che passerà alla storia come "il volo AF 447", per il Sole 24 Ore e a cercare di nuovo dati e informazioni su questo tipo di aereo e sul modello smaterializzatosi in pieno Atlantico: il numero seicento della serie, immatricolato da Air France nel 2005 come F-GZCP.
Non ho mai avuto un attimo di tempo per fermarmi e ripensare agli A330 che ho incontrato e su cui ho volato negli anni. Le sensazioni sono state tante, diverse, contraddittorie. Mi è rimasta in particolare la voglia e il bisogno di una preghiera per i 228 che erano a bordo e adesso sono persi.
Scrive Air France: 216 passagers sont à bord : 126 hommes, 82 femmes, 7 enfants et un bébé. L’équipage est composé de 12 navigants : 3 navigants techniques et 9 navigants commerciaux.
NYTimes
Mattia mi segnala che Patrick Smith (Ask the Pilot, Salon), spiega ai profani alcuni concetti di base su questo tipo di incidente. E Slate su come si fanno le ricerche nell'oceano.
Quote: One final note on the lack of survivors ...
If the airplane hit the water after partially breaking up, or when it was in any way out of control, the chances for survival would have been nil. A ditching (water landing) seems unlikely, but that too would have presented little chance for a successful outcome. The exploits of Capt. Sully, perhaps the luckiest pilot in the world, left us spoiled. This was not the calmly flowing Hudson River in daylight. It was the storm-whipped open ocean, in darkness.
FlightGlobal fa il punto delle ricerche, dei ritrovamenti e del fatto che le norme internazionali lascino alla Francia (la bandiera del vettore caduto) la responsabilità di dirigere le ricerche. Molto chiara e ben fatta la cartina.
El Pais come al solito è incontenibile: la versione online ha delle infografiche a metà tra Focus e Wired più che un quotidiano. (Cliccando diventa leggibile).
1.6.09
Glee e Bla bla bla: che giubilo!
GLEE HA DUE significati in inglese: è una voce arcaica per dire "giubilo" oppure è il "Glee club", cioè una forma di canto a tre o più voci maschili, nata originariamente nei circoli per gentlemen britannici (ma poi si sono aggiunte le parti da soprano cantate prima da giovinetti e infine da donne). Soprattutto, adesso Glee è la nuova, attesa serie televisiva di Fox.
Il network conservatore americano ha rotto una tradizione, la pax armata dei network televisivi, e ha lanciato il pilota da 42 minuti pochi giorni fa, anziché a settembre (quando partirà invece la serie regolare). Attenzione, scaricabile nel consueto circuito torrentesco, ma ne esistono due versioni: anche quella da 55 minuti "directors cut", che è parecchio migliore. Consiglio di cercare quest'ultima.
L'idea di Glee è semplice: si canta in un liceo, cercando di trovare e ispirare il talento dei giovani protagonisti. Perché Glee, nonostante appartenga alle produzioni "nobili" e "autoriali" della televisione (ci sono gli autori di Nip/Tuck), è una musical comedy ambientata in un liceo di provincia. Insomma, sulla carta un clone di Hannah Montana...
Qui sotto la sintesi video dell'episodio pilota. La segnalo perché mi pare una serie deliziosamente banale e profonda al tempo stesso. Adoro il suo giocare sospesa a metà fra gli archetipi del liceo americano e improvvisi strappi "realisti" e tridimensionali dei piatti personaggi.
Devo la scoperta di Glee al blog della migliore rivista di televisione realizzata in Italia: Link. La migliore perché ci scrivo anche io, ovviamente.
Link è qualcosa di unico e di molto, molto particolare. Almeno, finché dura. Io vi consiglio, tra pochi giorni (una settimana o poco più) di andare in libreria a cercare il prossimo numero di LINK MONO (grafico) dal titolo Bla Bla Bla. Stra-or-di-na-rio. Davvero. Parola.
Cercatelo, ma solo se vi piace la televisione...
Il network conservatore americano ha rotto una tradizione, la pax armata dei network televisivi, e ha lanciato il pilota da 42 minuti pochi giorni fa, anziché a settembre (quando partirà invece la serie regolare). Attenzione, scaricabile nel consueto circuito torrentesco, ma ne esistono due versioni: anche quella da 55 minuti "directors cut", che è parecchio migliore. Consiglio di cercare quest'ultima.
L'idea di Glee è semplice: si canta in un liceo, cercando di trovare e ispirare il talento dei giovani protagonisti. Perché Glee, nonostante appartenga alle produzioni "nobili" e "autoriali" della televisione (ci sono gli autori di Nip/Tuck), è una musical comedy ambientata in un liceo di provincia. Insomma, sulla carta un clone di Hannah Montana...
Qui sotto la sintesi video dell'episodio pilota. La segnalo perché mi pare una serie deliziosamente banale e profonda al tempo stesso. Adoro il suo giocare sospesa a metà fra gli archetipi del liceo americano e improvvisi strappi "realisti" e tridimensionali dei piatti personaggi.
Devo la scoperta di Glee al blog della migliore rivista di televisione realizzata in Italia: Link. La migliore perché ci scrivo anche io, ovviamente.
Link è qualcosa di unico e di molto, molto particolare. Almeno, finché dura. Io vi consiglio, tra pochi giorni (una settimana o poco più) di andare in libreria a cercare il prossimo numero di LINK MONO (grafico) dal titolo Bla Bla Bla. Stra-or-di-na-rio. Davvero. Parola.
Cercatelo, ma solo se vi piace la televisione...
Everyone Loves Gerald and Alexandra
FARE IL GIORNALISTA in Italia non è la stessa cosa.
Money Quote: It was Aug. 23, 2005 - the day of Hurricane Katrina. Gerald Miller, now 52, and Alexandra Watkins, 45, were on their way home from their respective vacations when they met in the Honolulu airport lounge. "She changed the energy in the room when she walked in," says Gerald, of his first impression of Alexandra. "She was magical."
Alexandra was traveling to heal a busted heart, Gerald to escape the rigors of his work with violent criminals at the Center on Juvenile Criminal Justice. Before boarding, Alexandra handed Gerald her card and asked if he might call sometime. She had just settled comfortably into first class when her phone buzzed.
Money Quote: It was Aug. 23, 2005 - the day of Hurricane Katrina. Gerald Miller, now 52, and Alexandra Watkins, 45, were on their way home from their respective vacations when they met in the Honolulu airport lounge. "She changed the energy in the room when she walked in," says Gerald, of his first impression of Alexandra. "She was magical."
Alexandra was traveling to heal a busted heart, Gerald to escape the rigors of his work with violent criminals at the Center on Juvenile Criminal Justice. Before boarding, Alexandra handed Gerald her card and asked if he might call sometime. She had just settled comfortably into first class when her phone buzzed.
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