27.3.10

Le Concert (2009)

UN FILMONE, NON ho altro modo per dirlo. Di solito i film francesi ti comunicano ansia, mentre sei in coda per entrare dentro il cinema: ti immagini scene di desolazione, solitudine e tristezza, in una Parigi vuota e bombardata da stati d'animo ansiosi. Invece, nonostante un avvio abbastanza lento, che ti fa temere il peggio (soprattutto perché nell'edizione italiana gli attori russi parlano fra loro come se fossero i sovietici di Don Camillo), il film di Radu Mihaileanu procede sparato in un crescendo di risate.

Oddio, non è che sia esattamente il film-rivelazione sulla vita degli ebrei ai tempi di Breznev (anzi, quelli che sono davvero ebrei nel film hanno una parte decisamente stereotipata, come la maggior parte delle altre etnie) e si allontana parecchio dal precedente Train de vie. Notevole l'interpretazione della violinista, la giovane Mélanie Laurent, e belle alcune finezze, tra le quali quella di trovare il modo di farci sentire tutto il Concerto per Violino e Orchestra di Tchaikovsky. Consideratelo un film da vedere.

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