26.9.10

24.9.10

Il fantastico mondo di Google

SE LE MAPPE di Google fossero reali, che aspetto avrebbero? C'è chi ha provato a immaginarselo.

16.9.10

Vladivostok Hit (2009)

LEGGERO, RAPIDO, POTENTE. Stephen Gunn, alias l'italianissimo Stefano Di Marino, già autore della serie di romanzi thriller di spionaggio del Professionista e prolifico scrittore di genere, non si smentisce con questa piccola chicca, ben costruita e con un ritmo incalzante.

In questo romanzo pubblicato da Segretissimo di Mondadori a febbraio del 2009 la protagonista è la killer professionista Antonia Lake, con un contratto per un bersaglio (hit) nella città del Primorsky Krai, la provincia marittima della Russia. Le sorprese non mancheranno, in un crescendo continuo punteggiato dai virtuosismi dello stile sincopato dell'autore.

Antonia compare da tempo nei romanzi della serie del Professionista e di Vlad, i due principali cicli portati avanti da Gunn. In questo modo finalmente ha un suo romanzo, che fa da ponte fra le due serie ma che soprattutto mette sotto l'occhio di bue la letale assassina.

Stephen Gunn sta diventando una leggenda della letteratura popolare più di genere e pulp, al livello di professionisti francesi come De Villiers e Sanantonio/Dard. Da tenere d'occhio.

14.9.10

How Microsoft PowerPivot will disrupt Business Intelligence

IN PRATICA: L'ECCESSO di dati in azienda sta diventando sempre meno controllabile, nonostante gli sforzi per ingabbiarli e irreggimentarli all'interno di costosi (e spesso mal fatti) sistemi di Business Intelligence. La principale causa è l'autonomia informatica dei manager. Ricordiamoci che i microcomputer e poi i personal computer sono nati proprio in azienda perché facevano da sistema di empowerment per manager MBA e per segretarie svelte di mano grazie alla prima killer application del Pc: il foglio di calcolo.

La madre di tutti i sistemi per spaccare l'unità delle informazioni e produrre dati aleatori ed arbitrari è la posta elettronica, che fa condividere e archiviare le informazioni. Ma il vero colpevole è il contenitore stesso, cioè il foglio di calcolo, oggi sinonimo di Microsoft Excel.

Adesso Excel farà il salto cosmico perché le tabelle Pivot con Office 10 diventeranno PowerPivot. Non sarà neanche necessario avere un server SQL dietro: in locale su Pc sarà possibile fare rivoluzioni catastrofiche di calcoli. E la verità digitale diventerà infinita, non frattale ma inaffidabile al massimo. La fine del mondo aziendale per come lo conoscevamo, con buona pace dei controller...

12.9.10

Legend management.

DOONESBURY DI GARRY B. Trudeau, come ogni domenica, nell'era di Facebook.

8.9.10

Amare/odiare il'Pad

COME AVANGUARDIE INTELLETTUALI a tutti i costi, vedo alcuni di noi usare solo l'iPad, anziché computer portatili, fissi o telefonini. Non è più una questione di praticità o di usabilità, di bisogni o di opportunità. Nel grande schema delle cose, non sono queste sovrastrutture a determinare l'accettazione di una nuova tecnologia. Adesso che è passaro qualche mese, ho capito che amare od odiare l'iPad è una cosa più viscerale e profonda.

Potremmo chiamarlo il dilemma di Pretty Woman (1990). Come diceva Richard Gere nella parte di Edward Lewis a una clamorosa Julia Roberts fasciata di rosso nella parte Vivian Ward: «La prima volta che vanno all’Opera, le persone hanno una reazione molto intensa. La amano o la odiano. Se la amano, la amano per sempre. Se non la amano, possono imparare ad apprezzarla, ma non diventerà mai parte della loro anima». Siamo potenzialmente tutti come Julia Roberts di fronte all’Opera: ameremo con passione fino alle lacrime il nostro nuovo iPad, oppure lo odieremo, imparando poi ad apprezzarlo intellettualmente ma senza realmente vivere quelle emozioni selvagge e primordiali che la tavoletta è capace di suscitare in alcuni di noi?

Sono tornato da Londra da pochi giorni (BA) e adesso vado in Portogallo, a Faro (TP). Non mi porto il computer, bensì iPad, come ho già fatto. Sto di nuovo cercando di capire se mi piace veramente l'Opera.

7.9.10

Quel leader democratico che nel luglio 2001 andava a Forte San Giuliano, GE

FILIPPO FACCI SU Gianfranco Fini e tutta la questione con Silvio Berlusconi.

1: Anche il fatto che la Farnesina paia perlopiù una succursale del ministero del Commercio estero, ancora, sembra quasi un’evidenza, così come è un fatto innegabile che il nostro Paese intrecci degli affari con paladini dei diritti civili come Gheddafi e Putin e Lukashenko. Ma di tutte queste cose, per quanto doloroso, non importa a nessuno.

2:Una persona, cioè, potrebbe anche rigettare il cesarismo berlusconiano e condividere per filo e per segno le velleità «democratiche» di Fini: ma chi ha detto che sappia o voglia davvero realizzare ciò che dice? Il punto non è solo che Fini è stato appresso a Berlusconi per 16 anni, aspirando palesemente a sostituirlo e però senza successo. Il punto è che Fini e i finiani si appellano a un paese più evoluto di come la politica berlusconiana lo rappresenta: e si candidano a farsene ambasciatori non è chiaro tuttavia da quale pulpito.

3: Da qui il più semplice dei timori: che le idee possano essere soltanto la scenografia di una banale, banalissima lotta di potere. E nient’altro.

Devo dire la verità: a me, se non piace l'Italia di Berlusconi, quella di Fini mi fa davvero venir voglia di cambiare Paese.

5.9.10

Can't be late!

È DOMENICA E quindi arriva il momento di Doonesbury, di Garry B. Trudeau.

3.9.10

Promises Promises (2010)

IN CASO PASSIATE da New York, la sera fate un salto a Broadway per vedere la nuova edizione del musical basato sul film The Apartment (1960) di Bill Wilder, con musiche di Burt Bacharach e adattamento teatrale nel 1968 di Neil Simon. Gli interpreti dell'edizione odierna sono la mitica Kristin Chenoweth (con un curriculum chilometrico) e uno dei attori preferiti di sempre: Sean Hayes, alias Jack di Will&Grace.



Occhio perché sia Hayes che Chenoweth lasceranno la produzione il 26 dicembre 2010. E cantano mica male:questa "I'll Never Fall in Love Again" è stata una hit per Dionne Warwick alla fine degli anni Sessanta.

Emmy? Don't forget Tony...

Glee stars Matthew Morrison & Lea Michele perform All I Need is the Girl and Don't Rain on my Parade respectively, at the 2010 Tony Awards. Bonus Sean Hayes Spiderman joke at end.

Un venticello fresco fresco dall'Oriente

IL TIFONE KOMPASU sta facendo gran confusione in Giappone. Il servizio meteorologico nipponico sta seguendo le tracce di Kompasu, che viaggia con venti da 216 chilometri all'ora nel suo centro, in direzione di Okinawa. Il primo risultato è che sono stati cancellati circa 216 voli negli ultimi due giorni, lasciando a terra quasi 15mila viaggiatori provenienti o diretti agli aeroporti del Sud del Giappone. Nei prossimi giorni il Kompasu comincerà a interessare anche la Corea del Sud.