DOONESBURY HA CAMBIATO faccia al suo sito (sempre gestito all'interno di Slate), in modo fastidioso. Ma comunque non cambia l'abitudine domenicale di arrivare sempre qui da me, grazie a Garry B. Trudeau.
Ah, tra l'altro quasi si dimenticava di citarlo, qui. Ma il suddetto Doonesbury ha compiuto quarant'anni lo scorso 26 ottobre. Per l'occasione pare sia stato pubblicato anche un bel libro che consiglio: una retrospettiva essenziale ma completa, come si dice in questi casi. Poi quando lo prendo e lo leggo, vi dico...
31.10.10
Il display pieghevole
CI VORRANNO ANCORA un po' di anni, ma i display dei nostri apparecchi futuri saranno fatti così, con tutta probabilità.
Quando lo schermo si piegherà, cosa potrà succedere?
Quando lo schermo si piegherà, cosa potrà succedere?
25.10.10
RuleTheAir
VERIZON SI LANCIA in una campagna di comunicazione il cui obiettivo è l'emotività. La strada per costruire il messaggio è potente, però. Giudicate voi.
24.10.10
This isn't Greece
COME OGNI DOMENICA torna Garry B. Trudeau con Doonesbury
(Se cliccate, diventa grande e si leggono meglio gli speech balloons)
(Se cliccate, diventa grande e si leggono meglio gli speech balloons)
21.10.10
Segmentazione
IERI SONO ARRIVATE un po' di novità significative nel posizionamento di Apple e delle sue tecnologie. A sorpresa, un articolo di qualche settimana fa rimane sostanzialmente attuale, pur non avendo fatto alcuna previsione ma semplicemente capendo il trend più generale.
Money Quote: Want the best build quality device that Apple makes? Get the iPhone 4. How do we know this? While the iPod Touch has recently received iPhone 4 pixie dust, in the form of a camera, HD video recording and a retina screen, the build quality is a step below the iPhone 4, which feels like a jewel box forged by a craftsman.
To be sure, the iPod Touch is beautiful and solid, but its screen is slightly diminished in effect, and the camera is intentionally hobbled. In other words, while Steve Jobs himself may refer to the iPod Touch as the "iPhone without the phone," in truth, the functional segmentation keeps it a step below the iPhone.
Now, this is completely logical when you consider how much more expensive the iPhone is. Pricing (and margins) that are hidden from the customer via carrier subsidies.
That is also why recent analyst data that suggests that the iPad is "cannibalizing" low-end MacBook sales -- versus simply swallowing the low-end Windows PC and netbook segments for lunch -- is dubious at best. If you own an iPad and a Mac, you know two things:
The iPad targets a set of "jobs" that are not dependent upon keyboards and mice, but there are plenty of jobs for which a tablet is an unsatisfying replacement for a traditional computer;
Apple doesn't make low-end MacBooks, or similarly hobbled devices, for which an iPad would represent a practical alternative.
But then again, as I've stated before, Apple is a rare bird, pursuing non-linear, high-orchestration, high-leverage strategies. Exactly the type of complex storyline that is easily dismissed by simple-minded analysts, investors, competitors, media and the like.
Keep that in mind the next time you come across a story citing "Apple" and "inevitable" in the same context.
Money Quote: Want the best build quality device that Apple makes? Get the iPhone 4. How do we know this? While the iPod Touch has recently received iPhone 4 pixie dust, in the form of a camera, HD video recording and a retina screen, the build quality is a step below the iPhone 4, which feels like a jewel box forged by a craftsman.
To be sure, the iPod Touch is beautiful and solid, but its screen is slightly diminished in effect, and the camera is intentionally hobbled. In other words, while Steve Jobs himself may refer to the iPod Touch as the "iPhone without the phone," in truth, the functional segmentation keeps it a step below the iPhone.
Now, this is completely logical when you consider how much more expensive the iPhone is. Pricing (and margins) that are hidden from the customer via carrier subsidies.
That is also why recent analyst data that suggests that the iPad is "cannibalizing" low-end MacBook sales -- versus simply swallowing the low-end Windows PC and netbook segments for lunch -- is dubious at best. If you own an iPad and a Mac, you know two things:
The iPad targets a set of "jobs" that are not dependent upon keyboards and mice, but there are plenty of jobs for which a tablet is an unsatisfying replacement for a traditional computer;
Apple doesn't make low-end MacBooks, or similarly hobbled devices, for which an iPad would represent a practical alternative.
But then again, as I've stated before, Apple is a rare bird, pursuing non-linear, high-orchestration, high-leverage strategies. Exactly the type of complex storyline that is easily dismissed by simple-minded analysts, investors, competitors, media and the like.
Keep that in mind the next time you come across a story citing "Apple" and "inevitable" in the same context.
Un iPad con due porte Usb e la tastiera fisica
IL FUTURO È un iPad con la tastiera fisica e due porte Usb. Il nuovo MacBook Air appena presentato da Steve Jobs in due modelli, schermo da 11 e da 13 pollici, è esattamente questo: l'evoluzione della specie. Soprattutto quando, questa estate, arriverà Mac OS X 10.7 Lion, dotato di soluzioni mutuate di peso da iOS, il sistema operativo di iPhone e iPad. È l'ibridazione, la ricerca di un nuovo equilibrio e di un nuovo mondo di distribuire e di usare il software.
Invece, il nuovo Mac App Store, cioè l'App store di iPhone e iPad trasferito su Mac, è anche un'altra cosa: la fine della pirateria "morbida" così come la conosciamo, quella che ti basta un codice seriale "galeotto" per trasformare la demo di un software nella sua versione definitiva.
Invece, il nuovo Mac App Store, cioè l'App store di iPhone e iPad trasferito su Mac, è anche un'altra cosa: la fine della pirateria "morbida" così come la conosciamo, quella che ti basta un codice seriale "galeotto" per trasformare la demo di un software nella sua versione definitiva.
Con autunno arriva la voglia di Ukiyo-e
QUANDO SI DICE l'incipit:
Katsushika Hokusai, Japan's best known artist, is ironically Japan's least Japanese artist. And Japan's best known woodblock print, The Great Wave, is very un-Japanese.
Katsushika Hokusai, Japan's best known artist, is ironically Japan's least Japanese artist. And Japan's best known woodblock print, The Great Wave, is very un-Japanese.
20.10.10
Facebook vs Twitter: gemelli diversi
QUANDO È ARRIVATO Twitter, per spiegare di cosa si trattasse si diceva che era come l'aggiornamento di stato di Facebook, ma senza tutto il resto di Facebook. Non è così semplice: in una neanche tanto ipotetica lotta per la supremazia in rete, Twitter e Facebook non potrebbero essere più differenti e autoescludenti. La loro supposta complementarietà (Twitter lo "strillo" dei contenuti pubblicati su Facebook, così come Tumblr è lo strillo di quelli dei blog convenzionali) è in realtà una contrapposizione abbastanza netta.
Andiamo per coppie. Su Facebook gli amici a cui siamo collegati sono tendenzialmente sfigati come noi, su Twitter si "seguono" personalità che sono praticamente delle fonti d'informazione.
Il flusso di Facebook non è continuo, perché tendenzialmente richiama all'interno della singola pagina della persona: vieni a vedere le mie foto, guarda cosa condivido, segui la mia conversazione. Il flusso di Twitter è fatto di monadi: ognuna richiama un atomo di contenuto, sia esso un link stringato, una foto aggregata, un retweet di qualcun altro.
Facebook coordina gruppi di persone, Twitter li informa, emettendo messaggi sporadici.
Infine, Facebook è costruito per "portare dentro" i contenuti e blindarli all'interno del giardino recintato di quel social network, mentre Twitter è costruito come punto di partenza per andare altrove.
Il flusso di Twitter è lo scheletro di un corpo sempre diverso, il flusso di Facebook è un gorgo che finisce nei meandri di un mondo chiuso.
A me piace Twitter: si capisce?
Andiamo per coppie. Su Facebook gli amici a cui siamo collegati sono tendenzialmente sfigati come noi, su Twitter si "seguono" personalità che sono praticamente delle fonti d'informazione.
Il flusso di Facebook non è continuo, perché tendenzialmente richiama all'interno della singola pagina della persona: vieni a vedere le mie foto, guarda cosa condivido, segui la mia conversazione. Il flusso di Twitter è fatto di monadi: ognuna richiama un atomo di contenuto, sia esso un link stringato, una foto aggregata, un retweet di qualcun altro.
Facebook coordina gruppi di persone, Twitter li informa, emettendo messaggi sporadici.
Infine, Facebook è costruito per "portare dentro" i contenuti e blindarli all'interno del giardino recintato di quel social network, mentre Twitter è costruito come punto di partenza per andare altrove.
Il flusso di Twitter è lo scheletro di un corpo sempre diverso, il flusso di Facebook è un gorgo che finisce nei meandri di un mondo chiuso.
A me piace Twitter: si capisce?
Good old happy days
SE N'È ANDATO Tom Bosley, ovvero Howard "Mr. C". Cunningham, il papà di Richie e uno dei membri della famiglia più bella della televisione americana degli anni Settanta-Ottanta, vale a dire Happy Days. Aveva 83 anni. Si sta proprio chiudendo una stagione.
19.10.10
La Vita Nòva (2010)
STA PER SBARCARE su App store di iPad la versione fatta di bit di Nòva24, la sezione del giovedì del Sole 24 Ore dedicata alla cultura digitale. Ho visto - come molti hanno visto - la conversione fatta dei giornali cartacei, quotidiani e periodici, in formato digitale. Quella della Vita Nòva è una scommessa perché la scelta è stata diversa: si è cercato di sfruttare lo specifico digitale (interazione, multimedialità, leggerezza del bit) rispetto al tradizionale della carta. Insomma, non hanno messo un plug-in software in fondo a InDesign per salvare la versione cartacea anche sotto forma di app.
I risultati da giovedì potremo giudicarli tutti (me compreso) scaricandola dall'app store. Vi farò sapere cosa ne penso. Intanto, una piccola anteprima.
I risultati da giovedì potremo giudicarli tutti (me compreso) scaricandola dall'app store. Vi farò sapere cosa ne penso. Intanto, una piccola anteprima.
17.10.10
12.10.10
Lacrime e incanti sotto la pioggia romana
SONO A ROMA fino a domani sera. Nella camera d'albergo, dopo una giornata di lavoro e una cena più che gradevole, guardo un po' di cose sul mio Mac. Era passato parecchio tempo da quando mi ero portato a giro il Mac l'ultima volta: oggi come oggi di solito mi basta l'iPad (che è qui accanto a me anche adesso, peraltro). Questa volta è diverso: mi serviva anche li MacBook, con li quale sto scrivendo. La tastiera, unico strumento che sono in grado di "suonare" forse con qualche talento, mi rende più loquace del solito.
Noto che il MacBook per me è una macchina della memoria, anziché una macchina del presente come l'iPad. È una macchina della memoria perché contiene tonnellate di documenti che si accumulano, migrazione dopo migrazione di computer, da più di dieci anni. Esperienza, "storia" del lavoro e della vita personale, informazioni sulle quali far correre lo spotlight per la mia personale business intelligence su misura (a proposito, giovedì modero un convegno a Bologna sulla BI, mentre qui mi sto occupando, al centro congressi in via Cavour a Roma, di un altro convegno su innovazione, creatività e stampa intesa come tipografia ed editoria, non giornalismo).
Ripercorro i miei archivi, a metà fra il disco rigido del Mac e le nuvole che contengono frammenti della mia identità e soprattutto delle mie relazioni con gli altri, lavoro compreso, e ritrovo cose singolari. Le rileggo incantato. Sono stato il primo giornalista italiano a provare iPhone a gennaio del 2007 e poi iPad a gennaiodi quest'anno. Soprattutto l'ultimo mi ha dato una notevole impressione. Lo scrivevo all'inizio dell'anno, ma pare già una vita fa.
Money Quote: Basta prendere in mano un iPad e iniziare a giocarci per un po' e si capisce che su una cosa Steve Jobs ha avuto ragione: «Non giudicatelo – spiega – prima di averlo provato». Bastano cinque minuti e in effetti l'oggetto alieno diventa familiare in maniera quasi inquietante: sembra di averlo usato da sempre, di averci guardato film, scritto mail, sfogliato fotografie con la punta di un dito e navigato la rete tenendola stretta fra le mani da tutta la vita.
Noto che il MacBook per me è una macchina della memoria, anziché una macchina del presente come l'iPad. È una macchina della memoria perché contiene tonnellate di documenti che si accumulano, migrazione dopo migrazione di computer, da più di dieci anni. Esperienza, "storia" del lavoro e della vita personale, informazioni sulle quali far correre lo spotlight per la mia personale business intelligence su misura (a proposito, giovedì modero un convegno a Bologna sulla BI, mentre qui mi sto occupando, al centro congressi in via Cavour a Roma, di un altro convegno su innovazione, creatività e stampa intesa come tipografia ed editoria, non giornalismo).
Ripercorro i miei archivi, a metà fra il disco rigido del Mac e le nuvole che contengono frammenti della mia identità e soprattutto delle mie relazioni con gli altri, lavoro compreso, e ritrovo cose singolari. Le rileggo incantato. Sono stato il primo giornalista italiano a provare iPhone a gennaio del 2007 e poi iPad a gennaiodi quest'anno. Soprattutto l'ultimo mi ha dato una notevole impressione. Lo scrivevo all'inizio dell'anno, ma pare già una vita fa.
Money Quote: Basta prendere in mano un iPad e iniziare a giocarci per un po' e si capisce che su una cosa Steve Jobs ha avuto ragione: «Non giudicatelo – spiega – prima di averlo provato». Bastano cinque minuti e in effetti l'oggetto alieno diventa familiare in maniera quasi inquietante: sembra di averlo usato da sempre, di averci guardato film, scritto mail, sfogliato fotografie con la punta di un dito e navigato la rete tenendola stretta fra le mani da tutta la vita.
11.10.10
Unsung heroes
CHE IL COMANDANTE Chesley "Sully" Sullenberger non fosse l'unico eroe dell'ammaraggio d'emergenza nel fiume Hudson, a gennaio del 2009, di un A320, l'avevamo capito. Ci si era dedicato con passione uno dei migliori giornalisti investigativi (nonché ex pilota di linea) William Langewiesche con il suo Fly By Wire. Adesso, viene avanzata un'ulteriore tesi.
Visto che il problema dell'A320 era stato il cedimento di entrambi i motori causa incindente con stormo di oche canadesi, il merito dell'ammaraggio alla fine sarebbe stato anche del terzo motore dell'A320: l'Apu, Auxiliary Power Unit, il piccolo motore a getto contenuto nel cono della coda degli aerei di linea che fornisce energia per i sistemi idraulici ed elettrici - oltre a far funzionare i condizionatori d'aria – quando l'aereo è a terra. L'Apu è infatti stato attivato con grande tempismo, consentendo di avere energia per i sistemi e salvare la giornata…
Visto che il problema dell'A320 era stato il cedimento di entrambi i motori causa incindente con stormo di oche canadesi, il merito dell'ammaraggio alla fine sarebbe stato anche del terzo motore dell'A320: l'Apu, Auxiliary Power Unit, il piccolo motore a getto contenuto nel cono della coda degli aerei di linea che fornisce energia per i sistemi idraulici ed elettrici - oltre a far funzionare i condizionatori d'aria – quando l'aereo è a terra. L'Apu è infatti stato attivato con grande tempismo, consentendo di avere energia per i sistemi e salvare la giornata…
Ma voi, scaricate ancora?
NEGLI USA È arrivata la nuova Apple Tv. Probabilmente sempre un hobby, ha comunque un approccio più sintetico rispetto alla concorrenza: si concentra su un'unica funzione. Passa dal modello di acquisto-download dei film e telefilm (caratteristico della vecchia Apple Tv e di iTunes store su Mac e Pc) a quello del noleggio-streaming.
L'implicito è che sul grande schermo si preferiscano le cose semplici e che il modello di noleggio senza più doversi preoccupare del download e della gestione dei film e telefilm (archiviazione, sincronizzazione, backup) valga la pena. Si perde il possesso a tempo indefinito per uno a termine, ma diminuisce in modo sensibile il prezzo.
La base concettuale di Apple per raggiungere il suo obiettivo è che gli utenti siano abituati a usare lo streaming e non più il download. Perché aumenta la disponibilità di banda, ma anche perché cala la disponibilità di tempo, quindi se non ascoltiamo-guardiamo subito una cosa - appena la "scopriamo" - probabilmente non l'ascolteremo-guarderemo mai più.
Su quest'ultimo punto ragiona Rene Richie. In ogni caso, IMHO, il salto logico dal telefilm al podcast è notevole e probabilmente insanabile.
Money Quote: A year ago I subscribed to tons of podcasts in iTunes and synced them over to my iPhone and original Apple TV. Today I sync almost nothing. I haven’d downloaded a podcast in months.
When I see in RSS or Twitter a new episode of a podcast I listen to or watch is available, I just hit the link and start streaming, and iOS 4’s background music API is solid enough that I seldom have to worry about downloading it. It mostly — though not always — remembers my place when I come back to it the next day or even the next week and just keeps right on streaming.
L'implicito è che sul grande schermo si preferiscano le cose semplici e che il modello di noleggio senza più doversi preoccupare del download e della gestione dei film e telefilm (archiviazione, sincronizzazione, backup) valga la pena. Si perde il possesso a tempo indefinito per uno a termine, ma diminuisce in modo sensibile il prezzo.
La base concettuale di Apple per raggiungere il suo obiettivo è che gli utenti siano abituati a usare lo streaming e non più il download. Perché aumenta la disponibilità di banda, ma anche perché cala la disponibilità di tempo, quindi se non ascoltiamo-guardiamo subito una cosa - appena la "scopriamo" - probabilmente non l'ascolteremo-guarderemo mai più.
Su quest'ultimo punto ragiona Rene Richie. In ogni caso, IMHO, il salto logico dal telefilm al podcast è notevole e probabilmente insanabile.
Money Quote: A year ago I subscribed to tons of podcasts in iTunes and synced them over to my iPhone and original Apple TV. Today I sync almost nothing. I haven’d downloaded a podcast in months.
When I see in RSS or Twitter a new episode of a podcast I listen to or watch is available, I just hit the link and start streaming, and iOS 4’s background music API is solid enough that I seldom have to worry about downloading it. It mostly — though not always — remembers my place when I come back to it the next day or even the next week and just keeps right on streaming.
10.10.10
Pensiero profondo
RICORDATEVI di portarvi il vostro asciugamano, perché oggi è più importante anche dei towel day: è infatti il Douglas Adams Day, in quanto oggi è stata calcolata la risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l'universo e tutto quanto (che era 42).
Money Quote: Douglas Adams fans would know that 42 is the Ultimate Answer to the Ultimate Question of Life, the Universe, and Everything, calculated in 7.5 million years by a supercomputer named Deep Thought.
Today is the 10th day of the 10th month of the year, and if Y2K never happened, this year would be ’10. In binary notation, 101010 is 42 in base 10. Today’s the answer to Life, the Universe, and Everything!
Money Quote: Douglas Adams fans would know that 42 is the Ultimate Answer to the Ultimate Question of Life, the Universe, and Everything, calculated in 7.5 million years by a supercomputer named Deep Thought.
Today is the 10th day of the 10th month of the year, and if Y2K never happened, this year would be ’10. In binary notation, 101010 is 42 in base 10. Today’s the answer to Life, the Universe, and Everything!
Comodi comodi
MA VOI COME la vedreste una seduta come questa per il vostro prossimo volo? Pare che Boeing lo stia offrendo agli acquirenti dei suoi aerei per il corto raggio: si chiama SkyRider e restituisce - in maniera letterale - l'esperienza di volo del futuro.
Potrebbe essere vero, ma potrebbe essere anche uno scherzo o una provocazione. La cosa divertente del settore è che da anni circolano una serie di provocazioni (aerei di linea con un solo pilota o automatici, posti in piedi come sull'autobus etc) che non si capisce se siano pensate da buontemponi, se siano mosse dei soliti imprenditori scaltri e privi di scrupoli comunicativi (Ryanar con Michael O'Leary) o se ci siano dietro ancora altri tipi di interessi. Il tema meriterebbe un approfondimento.
Potrebbe essere vero, ma potrebbe essere anche uno scherzo o una provocazione. La cosa divertente del settore è che da anni circolano una serie di provocazioni (aerei di linea con un solo pilota o automatici, posti in piedi come sull'autobus etc) che non si capisce se siano pensate da buontemponi, se siano mosse dei soliti imprenditori scaltri e privi di scrupoli comunicativi (Ryanar con Michael O'Leary) o se ci siano dietro ancora altri tipi di interessi. Il tema meriterebbe un approfondimento.
Over's where the money is, man.
9.10.10
Aurora sulle strade della California
GIRO IN BICI a Stanford con il casco dotato di telecamera Go-Pro Helmet Hero.
8.10.10
How to (social)
QUELLA VECCHIA VOLPE di Howard Rheingold spiega con un filmato da tre minuti come usa Twitter, la ricerca in rete, Diigo, Delicious, DEVONthink e Scrivener per trovare, definire e organizzare l'informazione che poi diventa conoscenza. Una vera e propria lezione per tutti quelli che si aggirano titubanti fra i social media e non solo.
La spiegazione è registrata usando il nuovo servizio Screenr (che non solo riproduce, ma anche registra quello che facciamo sul video del computer, audio compreso), e c'è da notare che Rehingold queste cose dei social media le insegna a Stanford, mica al dopolavoro ferroviario di Cupertino (dove peraltro mi dicono faccia lezione Lessig).
La spiegazione è registrata usando il nuovo servizio Screenr (che non solo riproduce, ma anche registra quello che facciamo sul video del computer, audio compreso), e c'è da notare che Rehingold queste cose dei social media le insegna a Stanford, mica al dopolavoro ferroviario di Cupertino (dove peraltro mi dicono faccia lezione Lessig).
Up in the sky (again)
FRECCIA ALATA PLUS: ho raggiunto di nuovo lo status ufficialmente da oggi (anche se sui sistemi di Alitalia mancano ancora un po' di miglia di un ritorno da Parigi e di un ritorno da Los Angeles). L'anno scorso avevo chiuso a dicembre inoltrato, quest'anno all'inizio di ottobre, ma poteva anche essere fine settembre, se accreditavano tutto per tempo. Adesso vediamo cosa succede: questo è il primo anno a pieno regime della nuova Alitalia.
Come ti copio il magazine
ILPOST, GIORNALE ONLINE di Luca Sofri, racconta per filo e per segno come si fa con l'iPad ad ingannare il software e scaricarsi a sbafo una serie di magazine e giornali: dal New Yorker a Wired americano, dal Corriere della Sera alla Gazzetta dello Sport. Molto correttamente la redazione ha avvisato anche i diretti interessati. Comunque, tutto spiegato per filo e per segno. Si attendono lumi per quanto riguarda i libri elettronici.
6.10.10
Il problema del voto elettronico
OGGI DI VOTO elettronico si parla molto meno, almeno rispetto a qualche anno fa quando andava parecchio di moda. Male, perché in realtà i lavori per avere dei comizi elettorali digitali non sono interrotti, anche qui in Italia. Il voto elettronico, a differenza di quello cartaceo, espone in maniera enorme le elezioni al rischio di brogli. Lo sosteneva Enrico Deaglio per le elezioni presidenziali americane perse da Al Gore, lo sostiene anche un nutrito manipolo di esperti. Uno di questi- J. Alex Halderman che fa il professore di informatica - si è messo di buzzo buono e in Michigan, in un test aperto per vedere la robustezza dei sistemi il cui uso è previsto per le elezioni nel Distretto di Columbia, ha fatto capire perché votare su un computer non va bene.
Money Quote: As Halderman himself explains at his blog, Freedom to Tinker, "Within 36 hours of the system going live, our team had found and exploited a vulnerability that gave us almost total control of the server software, including the ability to change votes and reveal voters’ secret ballots."
"We collected crucial secret data stored on the server, including the database username and password as well as the public key used to encrypt the ballots," Halderman continues. "We modified all the ballots that had already been cast to contain write-in votes for candidates we selected. ... We also rigged the system to replace future votes in the same way. We installed a back door that let us view any ballots that voters cast after our attack. This modification recorded the votes, in unencrypted form, together with the names of the voters who cast them, violating ballot secrecy."
Money Quote: As Halderman himself explains at his blog, Freedom to Tinker, "Within 36 hours of the system going live, our team had found and exploited a vulnerability that gave us almost total control of the server software, including the ability to change votes and reveal voters’ secret ballots."
"We collected crucial secret data stored on the server, including the database username and password as well as the public key used to encrypt the ballots," Halderman continues. "We modified all the ballots that had already been cast to contain write-in votes for candidates we selected. ... We also rigged the system to replace future votes in the same way. We installed a back door that let us view any ballots that voters cast after our attack. This modification recorded the votes, in unencrypted form, together with the names of the voters who cast them, violating ballot secrecy."
3.10.10
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