UN'OMBRA, LEGGERO E trasparente. Christopher Isherwood è stato un narratore fuggente, come fuggente fu buona parte della sua vita. Eppure lucido, intenso, sommessamente rivoluzionario. La violetta del Prater è un divertimento che in pochi attimi riesce a pennellare un'epoca. La Gran Bretagna all'alba dello scoppio della Seconda guerra mondiale, la più vana e futile delle attività: il cinema.
Proprio sul cinema, e su come si fa un film, Isherwood lascia scivolare in maniera aggraziata parole che rimangono. La sua carrellata di personaggi regge alla prova del tempo, lo studio dell'animo umano è fresco e mai banale. Una conferma che la nostra contemporaneità è spesso solo modernità arrivata in ritardo.
Money Quote: Un film è una macchina infernale; una volta accesa e messa in moto gira con una dinamica inarrestabile. Non può fermarsi. Non può chiedere scusa. Non può ritrattare più nulla. Non può attendere che si comprenda. Non può spiegarsi.
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1 commento:
salve, sto publicando un post sul mio blog sulla violetta e mi sono imbattuto nel tuo. condivido quanto dici e ti saluto
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