19.4.11

Lucidi e obiettivi criteri per valutare una elezione

IN QUESTI GIORNI gira la notizia che il sindaco di Milano, Letizia Moratti, non gliela farà alle elezioni di giugno. Non passerà neanche il primo turno, si dice. Le mancherebbero i voti di Udc e Fli, oltre ad avere "in casa" l'incidente di un candidato nella sua lista che ha partecipato alla creazione ed esposizione dei vergognosi manifesti elettorali che paragonano i procuratori della Repubblica di Milano alle Brigate Rosse.

Per me, la Moratti invece ce la fa. Me lo dice l'istinto. L'unica cosa che mi fa realmente dubitare è quella scaltra tipa della mia amica, che ha sempre ragione lei e che adesso lavora nel comitato elettorale del Pisapia. Lei aveva ragione su Barack Obama quando io remavo contro, adesso mi sa che avrà ragione di nuovo lei. Non a caso gira in Mercedes.

Ps: ah, riguardo al mio istinto. Se ci incontriamo al supermercato, in aeroporto, alla posta, vi consiglio di non seguirmi nella scelta della coda da fare... Modestamente, sono diventato quasi una leggenda per la mia capacità di scegliere sempre la peggiore.

1 commento:

Anonimo ha detto...

A proposito di code: a me invece fa venire il nervoso la coda "a ventaglio" tipica italiota, con la circonferenza rivolta verso lo "sportello" .

Poi "i casi umani" anche per pagare un bollettino postale. Infiniti dibattiti tra sportellista e pagatore che la mia pochezza non arriva comprendere....

Per me è: "Io dare a te soldi, tu dare a me ricevuta". Finito....Mah,

Buona Pasqua,
Massimo