3.11.24

Sir, we're going to be late.

ANCHE LA DOMENICA prima dell'abisso (per adesso solo potenziale, poi vedremo) torna Doonesbury di Garry B. Trudeau. Questa volta le elezioni sono a un passo. Kamala Harris o Donald Trump di nuovo? La probabilità di Trump è fortissima. La speranza sono le donne. Su questo gioca Trudeau, demonizzando il suo avversario prediletto, al quale non riconosce la leggerezza impalpabile del suo ex compagno di studi George W. Bush, ex presidente degli Stati Uniti responsabile della guerra più sbagliata nella storia del suo Paese. 

Il processo di demonizzazione di Trump passa anche attraverso la sua bestialità, che viene messa in scena con uno stravolgimento della sua dignità che è anche uno stravolgimento della sua virilità. Certamente colpisce Trump, ma siamo sicuri che non sia una chiusura definitiva della capacità di vedere il mondo da parte di Trudeau e da parte di un elettorato che non capisce come sia possibile metà degli americani che vota sia fedele a Donald Trump?

Un eventuale secondo mandato du Trump non sarebbe la fine del mondo (a meno che non scateni l'apocalisse nucleare assieme a Putin e alla Cina, ovviamente) tuttavia non sarebbe neanche uno zuccherino. Eppure c'è già chi si preoccupa per il "dopo" della Harris, dicendo sostanzialmente che non è stata colpa sua: aveva capito ma non ha avuto abbastanza tempo. A me sembra già un miracolo che il candidato non sia Joe Biden. Il problema delle donne è che poi perdono, a meno che non diventino veramente la nemesi di Trump (e sia il "partito delle donne" a sconfiggerlo). If only.



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