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Orbene, miei prodi, l'illuminazione notturna è questa. Riguarda sempre il punto centrale di questa ondata di nuova serialità, cioè il fatto che sia realizzata a base di storie condite di elementi narrativi intensi e fortemente legati tra loro. In parole povere: romanzi a puntate con temi anche di attualità. E se l'intensità della storia, oltre che certe regie di tutto rilievo, catturano il pubblico, in qualche maniera nel medio-lungo periodo lo respingono.
Chi segue la storia, infatti, a un certo punto perde un paio di puntate e rimane tagliato fuori, perché è come se ti togliessero duecento pagine di un librone che stai leggendo: ti spiazza e non capisci più bene cosa succede. Idem per chi scopre la serie tardi, mettiamo alla seconda o terza stagione. Certo, potrebbe andarsi a comprare i Dvd (o scaricare tutto) e rimettersi in pari. Ma non scherziamo: mica è un lavoro. E quindi nonostante l'ottima partenza, pian piano queste serie tendono a escludere anziché includere nuovo pubblico. E svuotano letteralmente la loro audience, senza attrarne di nuova. Potrebbe essere una buona spiegazione? Perché il problema c'è, anche se magari si tratta solo di un cambiamento nella moda e nei gusti degli spettatori (e nelle tare di Nielsen, che pare faccia acqua tanto quanto Auditel).
2 commenti:
Non è che perdendo due puntate sia come aver saltato due capitoli,tutto sommato chi segue un serial si arrangia, registra,legge i riassunti , si fa mettere in pari dall'amico, il problema secondo me è che dopo un po' il romanzo ha da finire, bella o brutta vuoi quella piccola parola,"fine", "the end",punto a capo, ed hai voglia di cominciare semplicemente un altro romanzo..o di prenderti una vacanza..
Trovo l'illuminazione molto illuminante. E il commento di paola maria ne e' conferma. Infatti lei parla di "chi segue un serial"... In fondo, una specie di lavoro. I grandi numeri sono fatti invece da chi di lavorare anche davanti alla tv proprio non ha voglia. Mentre concordo con lei sulla necessita' esistenziale di quella parolina: "fine". Dall'altra parte ci sono altri formati seriali (NYPD, ER, CSI, etc...) che grazie a una struttura differente non richiedono alcun lavoro, comunicano gli stessi messaggi "utili" sull'attualita' e, mi pare, non hanno problemi di audience.
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