È MORTO MICHAEL Cimino, uno dei registi più particolari e discussi del dopoguerra. Ha fatto pochissimi film, due dei quali ho amato molto e che mi hanno molto segnato ("Il cacciatore" e "L'anno del Dragone"), ha fallito in maniera spettacolare e imperdonabile, è scomparso dalla scena pubblica per 25 anni trasformando il suo aspetto in una maniera tale che ha fatto pensare a molti che stesse cambiando addirittura sesso. Tutta la sua vita, per quel che c'è da raccontare, è splendidamente cristallizzata nell'ambra di questa intervista per Vanity Fair del 2010, che segnò la sua uscita dall'isolamento.
Money quote: "The failure of the movie was blamed for the collapse of United Artists, the once venerable studio eventually folded into Metro Goldwyn Mayer. Taking his revenge, United Artists executive Steven Bach wrote an entire book devoted to the topic, Final Cut: Art, Money, and Ego in the Making ofHeaven’s Gate,the Film That Sank United Artists. The title just about sums it up. Cimino, not surprisingly, calls the book a “work of fiction” by a “degenerate who never even came on the set.” (Bach says that he “was on the set a few times"
Michael Cimino's Final Cut | Vanity Fair
5.7.16
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