CI VORRANNO UN paio d'annetti prima di vedere l'ultima serie del telefilm trasmesso in Italia da La7. Fino a quel momento, per i pi� curiosi, � sempre possibile usare Internet per sapere come sono andate a finire le vicende di Carrie e delle sue tre amiche in uno dei telefilm pi� singolari della stagione a cavallo tra il XX e il XXI secolo, in una New York passata indenne (?) attraverso l'11 settembre e tanti altri grandi e piccoli cambiamenti.
Se volete sapere cosa scrive l'Associated Press, guardate anche qui sotto. Conservo l'inglese per permettervi di avere quel mezzo secondo di tempo in pi� per cambiare idea e andare altrove, senza sciuparvi la sorpresa. Non vi dico neanche che Mr. Big si chiama John...
;-)
"Sex and the City" has ended -- and Carrie ends up with Mr. Big.
Sex columnist Carrie Bradshaw picked Mr. Big over her artist boyfriend with whom she's moved to Paris.
Pressing issues for the other characters also wrapped-up.
After a disappointing meeting with a pregnant woman, Charlotte and Harry found out they had been chosen to adopt a Chinese girl.
Miranda's mother-in-law moved in with her and Steve in Brooklyn after she suffered a stroke. The episode had Miranda show a softer side as she cared for the ailing woman.
Samantha, who has spent the past season battling cancer, professed her love to boyfriend, Smith.
In the final moments of the show, Carrie met up with her girlfriends at the diner where they had spent so much time talking and Mr. Big's true identity was revealed. His name is John.
This may not be the last time we see the four New Yorkers. The cast and top executives are in discussions with HBO about a movie.
Adesso che la serie � finita, si pu� rivelare quale era la casa di New York utilizzata per girare le scene di interni con Carrie. Un segreto tra giornalisti che adesso pu� essere rivelato anche ai comuni mortali. Tu lo sapevi, Christian Rocca?
23.2.04
22.2.04
Una scelta morale e non etica
MIO CARO ANTONIO,
Anche se non ci conosciamo personalmente, credo che sia opportuno scriverti per invitare te e i tuoi manzoniani lettori a riflettere su un punto secondo me importante: si stanno avvicinando le elezioni europee e amministrative. Manca poco, ormai, ma ho deciso che non voglio votare. Il motivo della mia decisione deriva da una scelta morale e non etica, cio� attinente la mia persona e non il costume delle genti di questo paese. Mi rendo conto che l'astensione sia stata fino a pochi anni fa addirittura segnalata presso le questure nella scheda personale degli individui e quindi non una cosa buona. Per� questa volta secondo me � opportuna pi� che mai. La considerazione di fondo deriva dal fatto che non vi � la necessit� di votare in questo contesto. La campagna elettorale � orientata su un asse di valori che non condivido: Prodi non si candida ma la lista � costruita avendo in mente lui. La cos a� ulteriormente confermata dalla piccola lista Occhetto-Di Pietro e dal ruolo che altri partiti come Rifondazione comunista hanno. Dall'altra parte, Berlusconi si candida (oppure no) comunque le elezioni sono un test per il suo governo sul quale non mi sembra opportuno esprimere una opinione. Qual � il risultato? Che sono in verifica da tempo immemorabile per spuntare gli interessi che hanno pi� a cuore: televisioni, candidati, posti di governo etc. Tutti quanti. Perch� allora dovrei preoccuparmi dell'Europa che si allarga, dell'euro, della politica estera europea soprattutto in Iraq e cose di questo genere? Oppure perch� mi dovrei preoccupare di quella che dovrebbe essere l'amministrazione della mia comunit�? Nessuno ci pensa, pensano tutti al governo, anche la lega, che voleva delegare e invece � pi� centralista che mai. Abbasso lo statalismo, abbasso il centralismo. Io guardo la Domenica Sportiva e il Processo del Luned� anzich� la scheda elettorale.
m.f.
Anche se non ci conosciamo personalmente, credo che sia opportuno scriverti per invitare te e i tuoi manzoniani lettori a riflettere su un punto secondo me importante: si stanno avvicinando le elezioni europee e amministrative. Manca poco, ormai, ma ho deciso che non voglio votare. Il motivo della mia decisione deriva da una scelta morale e non etica, cio� attinente la mia persona e non il costume delle genti di questo paese. Mi rendo conto che l'astensione sia stata fino a pochi anni fa addirittura segnalata presso le questure nella scheda personale degli individui e quindi non una cosa buona. Per� questa volta secondo me � opportuna pi� che mai. La considerazione di fondo deriva dal fatto che non vi � la necessit� di votare in questo contesto. La campagna elettorale � orientata su un asse di valori che non condivido: Prodi non si candida ma la lista � costruita avendo in mente lui. La cos a� ulteriormente confermata dalla piccola lista Occhetto-Di Pietro e dal ruolo che altri partiti come Rifondazione comunista hanno. Dall'altra parte, Berlusconi si candida (oppure no) comunque le elezioni sono un test per il suo governo sul quale non mi sembra opportuno esprimere una opinione. Qual � il risultato? Che sono in verifica da tempo immemorabile per spuntare gli interessi che hanno pi� a cuore: televisioni, candidati, posti di governo etc. Tutti quanti. Perch� allora dovrei preoccuparmi dell'Europa che si allarga, dell'euro, della politica estera europea soprattutto in Iraq e cose di questo genere? Oppure perch� mi dovrei preoccupare di quella che dovrebbe essere l'amministrazione della mia comunit�? Nessuno ci pensa, pensano tutti al governo, anche la lega, che voleva delegare e invece � pi� centralista che mai. Abbasso lo statalismo, abbasso il centralismo. Io guardo la Domenica Sportiva e il Processo del Luned� anzich� la scheda elettorale.
m.f.
19.2.04
Vorrei sapere che il comune mi appoggia nella mia scelta
CARO POSTO DI ANTONIO,
Non possiedo un'auto. Neanche un motorino. Neppure una bicicletta. Ho pi� anni di quanti il comune ne ammetta per fare l'abbonamento ai mezzi con lo sconto. Io, insomma, pago ogni giorno quando prendo i mezzi, pago di pi� di quanto pagherei se avessi la macchina (dopotutto, devo fare solo un paio di chilometri in totale) e il risultato � che quando c'� il blocco delle auto tutti viaggiano gratis sui mezzi. Per�, dico io, se uno ha dichiarato che non user� una macchina o un motorino, quindi inquina meno di tutti gli altri per definizione, perch� il comune lo deve sfavorire? Io vorrei avere l'abbonamento non dico gratis ma almeno con lo sconto del 50% e sapere che il comune mi appoggia nella mia scelta di non avere un mezzo di locomozione privato. Sto aiutando la collettivit� e lei come mi ripaga? Facendo lo sconto a chi ha la macchina quando non potrebbe circolare!
[i.m.]
Non possiedo un'auto. Neanche un motorino. Neppure una bicicletta. Ho pi� anni di quanti il comune ne ammetta per fare l'abbonamento ai mezzi con lo sconto. Io, insomma, pago ogni giorno quando prendo i mezzi, pago di pi� di quanto pagherei se avessi la macchina (dopotutto, devo fare solo un paio di chilometri in totale) e il risultato � che quando c'� il blocco delle auto tutti viaggiano gratis sui mezzi. Per�, dico io, se uno ha dichiarato che non user� una macchina o un motorino, quindi inquina meno di tutti gli altri per definizione, perch� il comune lo deve sfavorire? Io vorrei avere l'abbonamento non dico gratis ma almeno con lo sconto del 50% e sapere che il comune mi appoggia nella mia scelta di non avere un mezzo di locomozione privato. Sto aiutando la collettivit� e lei come mi ripaga? Facendo lo sconto a chi ha la macchina quando non potrebbe circolare!
[i.m.]
Il mio "posto", invece.
MIO CARO,
Interessante il tuo posto di antonio. Il mio "posto" invece � di solito una pagina di un "diario" un raccoglitore di sogni che�tanto tempo fa un "angelo" mi ha donato e io li' scrivo quando l'ispirazione mi prende, quando le emozioni�parlano�e la mente gli�corre dietro. Questo � il mio posto, il pi� intimo, quasi nessuno lo sa scoprire.
[k.]
Interessante il tuo posto di antonio. Il mio "posto" invece � di solito una pagina di un "diario" un raccoglitore di sogni che�tanto tempo fa un "angelo" mi ha donato e io li' scrivo quando l'ispirazione mi prende, quando le emozioni�parlano�e la mente gli�corre dietro. Questo � il mio posto, il pi� intimo, quasi nessuno lo sa scoprire.
[k.]
18.2.04
La p�etas dove la mettiamo?
EGREGIO POSTO DI ANTONIO,
io non mi sento in grado, penso, di poter eventualmente giudicare alcuno e quindi non capisco perch� dovrei essere giudicato. Insomma! Glielo dica al suo amico Luca Sofri, alias Wittgenstein, il blog insomma, oppure Quattroeunquarto, uno dei due, tanto per intenderci. Uomini di buona volont� contro professionisti. Io sono uomo di buona volont�, certamente. La consueta leggerezza di Wittgenstein senza dubbio alcuno un dono raro per� se uno legge dietro le righe quello che trova � pesante, ecco. Ma infatti perch� dovrei essere condannato se questa societ� mi ha fatto crescere, voglio dire se a 29 anni sono ancora forse un adolescente, come se fossi adatto a niente e io ci metto impegno ma alla fine non mi pare che mi si possa condannare solo perch� non vado bene. Non c'� pi� rispetto per gli sconfitti? La p�etas dove la mettiamo? Perch� dovremmo essere tutti bravi e vincenti? Se uno � cialtrone, non ci si dovrebbe chiedere, io penso, perch� uno � cialtrone anzich� dire che � cialtrone e basta? Mica la faccio io la televisione o i libri di scuola che non parlano delle foibe. Io sono stato un adolescente che � cresciuto credendo a quello che gli dicevano: Babbo Natale, in sostanza, e adesso mi dicono che dovevo suonare il pianoforte sulle navi da crociera e poi magari costruire una citt� accanto a Milano. Io mica voglio fare quello: sono buoni tutti a parlare in televisione, poi per� quando uno cerca di fare qualcosa con tanta passione se non ci riesce subito diventa un coglione. Non mi sembra giusto.
[Lettera firmata]
io non mi sento in grado, penso, di poter eventualmente giudicare alcuno e quindi non capisco perch� dovrei essere giudicato. Insomma! Glielo dica al suo amico Luca Sofri, alias Wittgenstein, il blog insomma, oppure Quattroeunquarto, uno dei due, tanto per intenderci. Uomini di buona volont� contro professionisti. Io sono uomo di buona volont�, certamente. La consueta leggerezza di Wittgenstein senza dubbio alcuno un dono raro per� se uno legge dietro le righe quello che trova � pesante, ecco. Ma infatti perch� dovrei essere condannato se questa societ� mi ha fatto crescere, voglio dire se a 29 anni sono ancora forse un adolescente, come se fossi adatto a niente e io ci metto impegno ma alla fine non mi pare che mi si possa condannare solo perch� non vado bene. Non c'� pi� rispetto per gli sconfitti? La p�etas dove la mettiamo? Perch� dovremmo essere tutti bravi e vincenti? Se uno � cialtrone, non ci si dovrebbe chiedere, io penso, perch� uno � cialtrone anzich� dire che � cialtrone e basta? Mica la faccio io la televisione o i libri di scuola che non parlano delle foibe. Io sono stato un adolescente che � cresciuto credendo a quello che gli dicevano: Babbo Natale, in sostanza, e adesso mi dicono che dovevo suonare il pianoforte sulle navi da crociera e poi magari costruire una citt� accanto a Milano. Io mica voglio fare quello: sono buoni tutti a parlare in televisione, poi per� quando uno cerca di fare qualcosa con tanta passione se non ci riesce subito diventa un coglione. Non mi sembra giusto.
[Lettera firmata]
Urlo del Pulcino
CARO POSTO DI ANTONIO,
Forse sarebbe stato meglio chiamarsi Urlo del Pulcino, perch� ho dato un'occhiata alle sue statistiche delle visite e sono francamente lillipuziane. Non le sembra che per telefono avrebbe fatto prima? Esiste anche la conferenza telefonica: al costo di due gettoni potrebbe parlare a tutti i suoi lettori abituali e risparmiare tempo e fatica. Oltre a evitare di intasare Google per le ricerche che riguardano Lamberto Dini - evidentemente un caso di omonimia a giudicare dal modo in cui scrive lei - e che sono state il motivo per il quale ho incappato nel suo sito. Non si preoccupi, comunque: non torner�. Per maggior sicurezza adesso cancello anche la cronologia di Explorer. Buona giornata.
[Lettera firmata]
Forse sarebbe stato meglio chiamarsi Urlo del Pulcino, perch� ho dato un'occhiata alle sue statistiche delle visite e sono francamente lillipuziane. Non le sembra che per telefono avrebbe fatto prima? Esiste anche la conferenza telefonica: al costo di due gettoni potrebbe parlare a tutti i suoi lettori abituali e risparmiare tempo e fatica. Oltre a evitare di intasare Google per le ricerche che riguardano Lamberto Dini - evidentemente un caso di omonimia a giudicare dal modo in cui scrive lei - e che sono state il motivo per il quale ho incappato nel suo sito. Non si preoccupi, comunque: non torner�. Per maggior sicurezza adesso cancello anche la cronologia di Explorer. Buona giornata.
[Lettera firmata]
16.2.04
13.2.04
Mi sono rotto i coglioni
CARO POSTO,
da ormai venti anni guido ogni giorno per ore in città. E posso dire senza tema di smentite una cosa: mi sono rotto i coglioni. Mi sono rotto i coglioni, per essere più precisi, di tutti i furgoni, furgoncini, camion e camioncini dietro ai quali finisco nelle code, e non posso neanche vedere cosa succede dopo. Mi sono rotto i coglioni di chi va piano, lento, lentissimo, si ferma a tre metri dalla prossima macchina, riparte dopo quindici secondi e se ne frega di chi sta dietro che tanto prenderà sicuramente il rosso. Mi sono rotto i coglioni di quelli con moto e motorini, che ti passano da tutte le parti e se li tocchi ti senti anche in colpa perché finiscono per terra e si fanno pure male. Mi sono rotto i coglioni delle Audi e delle Bmw, delle Mercedes e delle Golf che sono tutte aziendali o di qualche figlio di papà con l'azienda mentre io ancora non so come pagare il bollo l'anno prossimo. Mi sono rotto i coglioni delle strade e dei parcheggi, perché sono fatte male le prime e i secondi non esistono. Non ho il garage e bestemmio tutte le volte che devo spostare la macchina perché già mi immagino cosa succederà quando tornerò a casa. Mi sono rotto i coglioni dei vigili, vigilini e vigilesse: ti fermano quando gira a loro, ti fanno le multe per il minimo parcheggio fuori posto mentre tutto intorno la gente fa di brutto i cazzi suoi. E poi, quando ti fermano, li devi trattare come se fossero duchi e contesse, altrimenti si offendono e ti fanno due multe anziché una. Roba da duecento euro, che io li guadagno in una settimana e loro te li levano in due minuti. Mi sono rotto i coglioni di quella ipocrisia delle giornate col blocco delle macchine, delle marmitte catalitiche delle corsie preferenziali e delle zone ad accesso limitato. Tutte puttanate, non servono a niente e se uno ha l'appartamento in via Meravigli il minimo che si merita è una visita della Guardia di Finanza, mica il parcheggio riservato per i residenti. Mi sono anche rotto i coglioni di benzinai (ladri), meccanici (ladri), assicurazioni (ancora più ladri) e del sistema per cui avere la macchina è diventato un privilegio mentre i mezzi pubblici non funzionano (e scioperano pure) e intanto per cinquant'anni la Fiat ci ha guadagnato come i matti. Peggio di loro c'è solo Telecom e le banche. Mi sono rotto i coglioni, ma tutti i giorni devo andare avanti e indietro come un deficiente, portare mia moglie al supermercato, i due bambini a scuola e pensare pure di avere una vita, la pizza con gli amici e il cinema una volta al mese (solo film stranieri, mi sono rotto i coglioni pure delle puttanate italiote con De Sica e Boldi e dei film intellettuali dei soliti sfigati di sinistra). Mi sono rotto i coglioni, ma non c'è nessuno che mi stia a sentire: sono ancora lì che litigano sulla Cirami e sul triciclo. Il giorno delle elezioni la macchina non la muovo, perché mi sono rotto i coglioni: votino loro per chi gli pare, tanto poi fanno proprio così, come gli pare.
[lettera firmata]
da ormai venti anni guido ogni giorno per ore in città. E posso dire senza tema di smentite una cosa: mi sono rotto i coglioni. Mi sono rotto i coglioni, per essere più precisi, di tutti i furgoni, furgoncini, camion e camioncini dietro ai quali finisco nelle code, e non posso neanche vedere cosa succede dopo. Mi sono rotto i coglioni di chi va piano, lento, lentissimo, si ferma a tre metri dalla prossima macchina, riparte dopo quindici secondi e se ne frega di chi sta dietro che tanto prenderà sicuramente il rosso. Mi sono rotto i coglioni di quelli con moto e motorini, che ti passano da tutte le parti e se li tocchi ti senti anche in colpa perché finiscono per terra e si fanno pure male. Mi sono rotto i coglioni delle Audi e delle Bmw, delle Mercedes e delle Golf che sono tutte aziendali o di qualche figlio di papà con l'azienda mentre io ancora non so come pagare il bollo l'anno prossimo. Mi sono rotto i coglioni delle strade e dei parcheggi, perché sono fatte male le prime e i secondi non esistono. Non ho il garage e bestemmio tutte le volte che devo spostare la macchina perché già mi immagino cosa succederà quando tornerò a casa. Mi sono rotto i coglioni dei vigili, vigilini e vigilesse: ti fermano quando gira a loro, ti fanno le multe per il minimo parcheggio fuori posto mentre tutto intorno la gente fa di brutto i cazzi suoi. E poi, quando ti fermano, li devi trattare come se fossero duchi e contesse, altrimenti si offendono e ti fanno due multe anziché una. Roba da duecento euro, che io li guadagno in una settimana e loro te li levano in due minuti. Mi sono rotto i coglioni di quella ipocrisia delle giornate col blocco delle macchine, delle marmitte catalitiche delle corsie preferenziali e delle zone ad accesso limitato. Tutte puttanate, non servono a niente e se uno ha l'appartamento in via Meravigli il minimo che si merita è una visita della Guardia di Finanza, mica il parcheggio riservato per i residenti. Mi sono anche rotto i coglioni di benzinai (ladri), meccanici (ladri), assicurazioni (ancora più ladri) e del sistema per cui avere la macchina è diventato un privilegio mentre i mezzi pubblici non funzionano (e scioperano pure) e intanto per cinquant'anni la Fiat ci ha guadagnato come i matti. Peggio di loro c'è solo Telecom e le banche. Mi sono rotto i coglioni, ma tutti i giorni devo andare avanti e indietro come un deficiente, portare mia moglie al supermercato, i due bambini a scuola e pensare pure di avere una vita, la pizza con gli amici e il cinema una volta al mese (solo film stranieri, mi sono rotto i coglioni pure delle puttanate italiote con De Sica e Boldi e dei film intellettuali dei soliti sfigati di sinistra). Mi sono rotto i coglioni, ma non c'è nessuno che mi stia a sentire: sono ancora lì che litigano sulla Cirami e sul triciclo. Il giorno delle elezioni la macchina non la muovo, perché mi sono rotto i coglioni: votino loro per chi gli pare, tanto poi fanno proprio così, come gli pare.
[lettera firmata]
Che la penna stracci il velo
MIO CARO ANTONIO,
Cos� non � pi� possibile. Ancora mercimonio di corpi e di vanit�. La televisione, sempre lei, ci mette in posizioni orribili, al centro di vicende private che interpretiamo con familiari ma sono false, viziose, malviziose. Vorrei che tu, influente arbitro del costume, trovassi il tempo di scriverne e con acume censurare quei comportamenti, (...). Aspetto che la penna tua stracci il velo che ci oscura quotidianamente, o quantomeno che i tuoi giovani allievi sappiano ci� di cui il mondo pare non avvedersi pi�.
[b.c.]
Cos� non � pi� possibile. Ancora mercimonio di corpi e di vanit�. La televisione, sempre lei, ci mette in posizioni orribili, al centro di vicende private che interpretiamo con familiari ma sono false, viziose, malviziose. Vorrei che tu, influente arbitro del costume, trovassi il tempo di scriverne e con acume censurare quei comportamenti, (...). Aspetto che la penna tua stracci il velo che ci oscura quotidianamente, o quantomeno che i tuoi giovani allievi sappiano ci� di cui il mondo pare non avvedersi pi�.
[b.c.]
Tempo fa
UNA PERSONA CHE non ho mai avuto la fortuna di conoscere tempo fa suggeriva a me (indirettamente) e ad un mio amico di scrivere un libro di epistole. E' al tempo stesso un doppio rimpianto. Non ho colto l'occasione per incontralo e neanche quella di scrivere il libro con il mio amico. Che adesso peraltro sta diventando padre, ma purtroppo non siamo pi� vicini come allora. Ok, fatti personali. Per� ci sono tante lettere che ricevo. Forse � l'opportunit� di cominciare a saldare qualche debito con il passato?
12.2.04
Il pane � duro
EGREGIO POSTO DI ANTONIO,
Non ritengo possibile che al giorno d'oggi ci si accapigli ancora su questioni di lana caprina del mercato del lavoro quando evidentemente anni di scuola privata e sistemi esclusivi di educazione, basati sulla possibilit� di pochi che economicamente possono, consentono solo alle classi borghesi pi� agiate di veicolare i propri figli nei posti di lavoro che apparterrebbero ai lavoratori. Qui, in Italia intendo, il gioco si fa di anno in anno pi� pesante e la gente non ha coraggio di difendersi, i sindacati sono conniventi coi partiti e tutto finisce col solito magna-magna. Meno male che almeno i compagni ferrotramvieri, che vivono la loro situazione di disagio e di rischio occupazionale, hanno ancora il coraggio di lottare contro i mezzi di comunicazione asserviti agli interessi degli editori impuri e di mostrare la via alla classe lavoratrice difendendo l'interesse di tutti, compresi i pi� sfortunati. Qui, ogni giorno, la lotta per il pane diventa un'impresa titanica!
[Lettera firmata]
Non ritengo possibile che al giorno d'oggi ci si accapigli ancora su questioni di lana caprina del mercato del lavoro quando evidentemente anni di scuola privata e sistemi esclusivi di educazione, basati sulla possibilit� di pochi che economicamente possono, consentono solo alle classi borghesi pi� agiate di veicolare i propri figli nei posti di lavoro che apparterrebbero ai lavoratori. Qui, in Italia intendo, il gioco si fa di anno in anno pi� pesante e la gente non ha coraggio di difendersi, i sindacati sono conniventi coi partiti e tutto finisce col solito magna-magna. Meno male che almeno i compagni ferrotramvieri, che vivono la loro situazione di disagio e di rischio occupazionale, hanno ancora il coraggio di lottare contro i mezzi di comunicazione asserviti agli interessi degli editori impuri e di mostrare la via alla classe lavoratrice difendendo l'interesse di tutti, compresi i pi� sfortunati. Qui, ogni giorno, la lotta per il pane diventa un'impresa titanica!
[Lettera firmata]
Caro Dott. Antonio
Ho deciso, da oggi, di pubblicare alcune delle mail che i lettori mi scrivono.
a.
CARO DR. ANTONIO,
Le scrivo per manifestarle un mio sentito cruccio riguardo il nostro Paese. Siamo entrati tristamente in campagna elettorale con auspici non buoni (ieri sera il Milan ha perduto quattro a zero dalla Lazio di quel Cragnotti che ora � al gabbio) e sulle televisioni imperversano i rappresentati delle opposizioni.
Si parla del significato politico di queste europee prossime venture e io modestamente mi chiedo: � mai possibile che non ci lascino governare? Che una coalizione vada al governo col voto della maggioranza degli italiani e poi ogni votazione, dalle comunali sino alle europee valga quanto un comizio elettorale politico? Stiamo scherzando? Sui tram, una volta, c'era scritto "Non disturbare il manovratore", slogan poi ripreso negli anni bui della contestazione. Ma magari...
[r.r.]
a.
CARO DR. ANTONIO,
Le scrivo per manifestarle un mio sentito cruccio riguardo il nostro Paese. Siamo entrati tristamente in campagna elettorale con auspici non buoni (ieri sera il Milan ha perduto quattro a zero dalla Lazio di quel Cragnotti che ora � al gabbio) e sulle televisioni imperversano i rappresentati delle opposizioni.
Si parla del significato politico di queste europee prossime venture e io modestamente mi chiedo: � mai possibile che non ci lascino governare? Che una coalizione vada al governo col voto della maggioranza degli italiani e poi ogni votazione, dalle comunali sino alle europee valga quanto un comizio elettorale politico? Stiamo scherzando? Sui tram, una volta, c'era scritto "Non disturbare il manovratore", slogan poi ripreso negli anni bui della contestazione. Ma magari...
[r.r.]
Suoni dal mondo
HA INIZIATO NEL 1998 a registrare suoni durante viaggi nel mondo. Molti sono online partendo da qui. La cosa migliore dopo i cd con i suoni della natura. Tutto un genere da scoprire.
Lui, io penso, � uno dei pi� lucidi e visionari intellettuali del XXI secolo. Modesta opinione...
Lui, io penso, � uno dei pi� lucidi e visionari intellettuali del XXI secolo. Modesta opinione...
La periferica che vorrei
APPLE PRODUCE GIA' un oggetto, la stazione base per AirPort, che � un utile hub senza fili.
E' un router, cio� consente di collegare svariati Mac via senza fili, e anche di collegare la base stessa sia a un modem Ethernet a banda larga (o via modem telefonico incorporato) che a una rete locale tramite una seconda porta Ethernet.
Io la tengo in casa, vicino oltretutto al televisore (l� sta il telefono). L'idea � che consente di trasmettere dati abbastanza velocemente da un computer all'altro (la versione Extreme basata su 802.11g arriva a 54 Mbps) da consentire la visione di un film a non eccessiva risoluzione che sia contenuto in un Mac e visualizzato in un'altro, senza doversi passare il file ma solo lo streaming video.
L'idea � di aggiungere uno strato di elettronica e intelligenza alla base AirPort. In pratica, consentirgli a) di collegarsi a un televisore o monitor esterno (apposita uscita Dvi e composito) e dall'altra permettergli di diventare anche abbastanza intelligente da "guardare" nelle cartelline dei Mac in rete e cercare i contenuti di iPhoto, cartella movie, iTunes etc. Poi, con un telecomando Bluetooth (che potrebbe essere il mouse Bluetooth stesso di Apple, ma anche un qualunque telefono cellulare Bluetooth enabled o altro) consentire la navigazione nell'interfaccia proiettata sullo schermo del televisore/monitor collegato alla base.
In un attimo, mettendo insieme cose che gi� ci sono, ecco il media center distribuito. Dvd, Dvix, foto, musica e quant'altro vanno sul monitor esterno o sul televisore, ma anche gestione senza fili di monitor (evitando la "fatica" quando si torna a casa di connettere il PowerBook al Cinema Display)... Che ne dite? Apple, mi senti?
E' un router, cio� consente di collegare svariati Mac via senza fili, e anche di collegare la base stessa sia a un modem Ethernet a banda larga (o via modem telefonico incorporato) che a una rete locale tramite una seconda porta Ethernet.
Io la tengo in casa, vicino oltretutto al televisore (l� sta il telefono). L'idea � che consente di trasmettere dati abbastanza velocemente da un computer all'altro (la versione Extreme basata su 802.11g arriva a 54 Mbps) da consentire la visione di un film a non eccessiva risoluzione che sia contenuto in un Mac e visualizzato in un'altro, senza doversi passare il file ma solo lo streaming video.
L'idea � di aggiungere uno strato di elettronica e intelligenza alla base AirPort. In pratica, consentirgli a) di collegarsi a un televisore o monitor esterno (apposita uscita Dvi e composito) e dall'altra permettergli di diventare anche abbastanza intelligente da "guardare" nelle cartelline dei Mac in rete e cercare i contenuti di iPhoto, cartella movie, iTunes etc. Poi, con un telecomando Bluetooth (che potrebbe essere il mouse Bluetooth stesso di Apple, ma anche un qualunque telefono cellulare Bluetooth enabled o altro) consentire la navigazione nell'interfaccia proiettata sullo schermo del televisore/monitor collegato alla base.
In un attimo, mettendo insieme cose che gi� ci sono, ecco il media center distribuito. Dvd, Dvix, foto, musica e quant'altro vanno sul monitor esterno o sul televisore, ma anche gestione senza fili di monitor (evitando la "fatica" quando si torna a casa di connettere il PowerBook al Cinema Display)... Che ne dite? Apple, mi senti?
11.2.04
Finisce Sex and the City
COSI' ALMENO PARE da quello che dice la stampa americana:
February 3, 2004 -- Sarah Jessica Parker burst into sobs yesterday as her six years of great "Sex" came to an end.
The actress broke down during a cast and crew wrap-up after she and her co-stars, Kristen Davis, Kim Cattrall and Cynthia Nixon, shot their final "Sex and the City" scenes together in SoHo. The series ends its run on Feb. 22.
As Parker's tears flowed, Davis ran to her side and gently placed an arm around her, then began to shed tears herself.
"Sarah Jessica looked so sad, almost like she'd lost her best friends," one observer said.
Meanwhile, Parker is staying mum about one big question - whether she'll end up with Mikhail Baryshnikov's character or Mr. Big. The very last scenes for "Sex" will be shot tomorrow.
Intanto, pare che Christian Rocca del Foglio, alias Camillo, abbia incontrato una delle attrici. A me Bill Gates, a lui la gn****...
...Oppure � la solita s�la del giornalismo maramaldo e arrampichino del centro-destra (col trattino) filo-cons?
February 3, 2004 -- Sarah Jessica Parker burst into sobs yesterday as her six years of great "Sex" came to an end.
The actress broke down during a cast and crew wrap-up after she and her co-stars, Kristen Davis, Kim Cattrall and Cynthia Nixon, shot their final "Sex and the City" scenes together in SoHo. The series ends its run on Feb. 22.
As Parker's tears flowed, Davis ran to her side and gently placed an arm around her, then began to shed tears herself.
"Sarah Jessica looked so sad, almost like she'd lost her best friends," one observer said.
Meanwhile, Parker is staying mum about one big question - whether she'll end up with Mikhail Baryshnikov's character or Mr. Big. The very last scenes for "Sex" will be shot tomorrow.
Intanto, pare che Christian Rocca del Foglio, alias Camillo, abbia incontrato una delle attrici. A me Bill Gates, a lui la gn****...
...Oppure � la solita s�la del giornalismo maramaldo e arrampichino del centro-destra (col trattino) filo-cons?
Signori, si cambia!
LADIES AND GENTLEMEN, we came back to Italian due to serious problem in foreign language management... (a.k.a., my English is terrible, I must observe)
E gi� che ci siamo, due piccoli trucchi per Mac Os X. Anzi, il primo � per Safari, nella sua nuova versione 1.2. Se inserite un link nella barra indirizzi e premete contemporaneamente Enter e Alt, anzich� andare alla pagina indicata la scarica automaticamente sulla scrivania.
Per quanto riguarda Address Book, invece, per vedere in quali gruppi siano stati inseriti dei contatti, basta cliccare il solito Alt (che gli americani chiamano Option, peraltro, mentre il tasto-mela viene chiamato Command. Spero che almeno Ctrl lo chiamino Control e non qualcosa d'altro...) se cliccate Alt, insomma, si illuminano i gruppi in cui quel contatto � presente.
Bentornati ai navigatori solo di idioma italico. Scusate, ma non solo il mio inglese non � sufficientemente buono per reggere la scrittura di un blog, ma � anche talmente limitato da costringermi a non scrivere le cose che mi interessano perch� non so come esprimerle in modo minimamente accettabile... Almeno ho capito che non serve che spedisca il mio curriculum al New York Times (almeno, non in inglese...)
E gi� che ci siamo, due piccoli trucchi per Mac Os X. Anzi, il primo � per Safari, nella sua nuova versione 1.2. Se inserite un link nella barra indirizzi e premete contemporaneamente Enter e Alt, anzich� andare alla pagina indicata la scarica automaticamente sulla scrivania.
Per quanto riguarda Address Book, invece, per vedere in quali gruppi siano stati inseriti dei contatti, basta cliccare il solito Alt (che gli americani chiamano Option, peraltro, mentre il tasto-mela viene chiamato Command. Spero che almeno Ctrl lo chiamino Control e non qualcosa d'altro...) se cliccate Alt, insomma, si illuminano i gruppi in cui quel contatto � presente.
Bentornati ai navigatori solo di idioma italico. Scusate, ma non solo il mio inglese non � sufficientemente buono per reggere la scrittura di un blog, ma � anche talmente limitato da costringermi a non scrivere le cose che mi interessano perch� non so come esprimerle in modo minimamente accettabile... Almeno ho capito che non serve che spedisca il mio curriculum al New York Times (almeno, non in inglese...)
4.2.04
Winter
THERE ARE STILL no leaves on the trees
So sad...
So sad...
3.2.04
I was there
A Night at the Party
THERE IS A retail shop in Milan that is turned five. They celebrate last saturday. I was there. (it is a spawn of Mac users...)
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