ALL'ATTENZIONE DIGITALE del direttore del Corriere della Sera
Caro Direttore,
da tempo si nota un certo stagnare nelle pagine dei nostri giornali cartacei. E, per quanto il Corriere riesca sempre a distinguersi insieme a pochi altri, si avverte in particolare la mancanza di un po' di "sangue nuovo", un'iniezione di cellule figlie di un differente Dna che arricchiscano il patrimonio genetico delle nostre pagine.
Ti segnalo, da collega (poco importante) a collega (estremamente importante), nel migliore spirito della segnalazione (cioè che porti vantaggio innanzitutto a te, più che a me o al segnalato) un giovane e bravo collega che ho già portato all'attenzione della sparuta pattuglia di lettori di questo Posto. Si tratta di Luca Galassi, che su PeaceReporter sta letteralmente facendo scintille.
Ad esempio, l'ultima sua cosa che ho letto proprio stamane: un reportage sulla sanità cinese che s'intitola Cina, il gigante malato. Leggi solo l'attacco del pezzo:
Ogni volta che suona la sirena di un'ambulanza, un maiale prende la via del mercato; ogni volta che si dorme in un letto d'ospedale, un anno di lavoro nei campi se ne va; ogni volta che si contrae una malattia seria, dieci anni di risparmi volano via. Più che a un qualsiasi rapporto, analisi o inchiesta, è affidato a un vecchio motto contadino l'esatto ritratto della condizione in cui versa il sistema sanitario cinese.
Ecco, mi chiedo e ti chiedo: perché non strapparlo alla concorrenza del web di PeaceReporter e portarlo nelle ottime pagine degli esteri di via Solferino? Ne avrebbero a che guadagnare i tuoi lettori e - permettimi l'immodestia nel dirtelo - pure il tuo giornale. Fidati, ho naso per queste cose.
Con stima e immutata simpatia,
Antonio
Ps: se poi volessi un po' rafforzare anche le peraltro notevoli pagine di economia e mercati tecnologici, dove sopra tutti l'ottimo Massimo Gaggi fa un lavoro in effetti inimitabile, prendi in considerazione anche il sottoscritto. Ok?
Ciao Direttore, tante care cose.
a.
20.11.06
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